Factor ha presento oggi la nuova ONE, una bici che rappresenta l’evoluzione più avanzata del marchio nel settore delle road bike aerodinamiche e che avevamo già visto all’Italian Bike Festival dello scorso settembre. L’azienda la definisce la bici da strada più veloce al mondo tra quelle omologate dall’UCI, un’affermazione che arriva dopo un lungo percorso di ricerca e sviluppo iniziato con la Hanzo, il progetto olimpico per la pista – e proseguito con la Ostro VAM, oggi tra i modelli più affermati del brand.
La ONE nasce in un momento in cui le regole UCI stanno vivendo una fase di transizione. Alcuni vincoli dimensionali, in particolare nella zona del cannotto di sterzo, sono stati rivisti, aprendo margini di manovra che in passato erano preclusi. Molti marchi hanno interpretato questo cambiamento come un’opportunità per aggiornamenti progressivi. Factor invece ha scelto di spingersi fino ai limiti consentiti, lavorando su un design che porta al massimo l’integrazione delle forme e la riduzione della resistenza all’aria.
Il controllo della produzione
Il controllo della produzione interna è uno degli elementi centrali del progetto. Factor gestisce direttamente la lavorazione dei telai, la costruzione della forcella Bayonet e lo sviluppo del cockpit integrato. Questo approccio consente una coerenza progettuale che va oltre la semplice somma dei componenti. Telaio, forcella e manubrio sono stati studiati come un’unica struttura, valutata con simulazioni fluidodinamiche e testata più volte in galleria del vento. L’obiettivo non è soltanto quello di ottenere un risparmio aerodinamico, ma di garantire una risposta prevedibile e stabile anche alle velocità più elevate.
Quelle forme del ciclismo moderno
La geometria della ONE segue le nuove esigenze del ciclismo moderno. Negli ultimi anni molti atleti professionisti hanno adottato posizioni più avanzate, con selle più anteriori, pedivelle più corte e manubri più stretti. Queste scelte consentono di assumere una postura più raccolta e favorevole alla penetrazione aerodinamica. Factor ha progettato la ONE per supportare questo tipo di assetto, mantenendo il controllo della bici anche nelle situazioni più impegnative, come discese tecniche o accelerazioni fuori sella.
Il debutto agonistico della ONE è arrivato prima del lancio ufficiale. Il prototipo è stato messo alla prova in gara e ha ottenuto la vittoria in una tappa del Critérium du Dauphiné. Una scelta che ha permesso a Factor di validare sul campo il progetto e dimostrarne la competitività. Per l’azienda è un passaggio chiave: portare la bici nelle condizioni reali di corsa prima della commercializzazione permette di raccogliere dati concreti e di ottimizzare ulteriormente il prodotto finale.
La ONE si inserisce così nella strategia Factor di proporre una bici pensata come sistema completo, non come un semplice telaio aerodinamico. Il marchio insiste su un concetto: la velocità non è la somma di singoli elementi, ma deriva dall’interazione fra geometria, rigidità, stabilità, integrazione e qualità costruttiva. La ONE vuole rappresentare la sintesi di questi fattori, interpretando le nuove possibilità regolamentari e anticipando le esigenze dei ciclisti professionisti e degli appassionati che cercano massime prestazioni.

