Abbiamo incontrato Augusto “Gus” Baldoni, fondatore e proprietario di Baldoni Bike Shop, un punto di riferimento storico per Forlì e per tutta l’alta Romagna, terra di ciclisti e grande passione per le due ruote a pedali.

L’occasione è stata fare una chiacchierata sul progetto Collect & Ride di Canyon e raccogliere la sua esperienza come Partner Service Canyon, collaborazione avviata nel marzo 2023.

Ci siamo seduti per una chiacchierata “virtuale” con lui e con Christian, storico collaboratore del negozio: un dialogo ricco di aneddoti su percorsi, idee, evoluzioni a tutto tondo nel mondo della bicicletta.

Prima di parlare di progetti e partnership: Augusto, chi sei e come nasce il tuo percorso nel ciclismo e il tuo rapporto con le bici?

Vengo da una famiglia di ciclisti, mio padre e ancor prima mio nonno erano dei corridori amatoriali. Io ho iniziato a gareggiare a otto anni e ho corso fino ai 24, arrivando anche in nazionale su pista da juniores.
La mia passione è diventata un lavoro quando sono entrato a L’Albero delle Ruote, dove per sette anni ho fatto di tutto: officina, vendita, magazzino. Lì ho conosciuto Lorenzo Cherubini Jovanotti, che in quegli anni viveva a Forlì, gli preparai la bici del suo primo viaggio da lì siamo diventati amici e compagni di avventura.

Romagnolo doc, equazione facile, anche amante della bicicletta: che tipo di ciclista sei oggi? Agonista, cicloturista, avventuriero, o…?

Sono tutte queste cose assieme. Se mi attacco il numero sulla schiena mi scatta ancora qualcosa dentro che mi porta a viverla non come una passeggiata ma con quella sana competitività che regala adrenalina.
Sono cicloturista perché mi piace viaggiare; carico la bici e parto, vivendo a fondo la terra e le persone che incontro lungo la strada, sempre con il mio ritmo di pedalata, cercando di gustarmi le sensazioni di libertà e fatica. Bicicletta da corsa, gravel, bici da viaggio, elettrica o da discesa non importa: sono un ciclista trasversale. Tutto ciò che è bici mi entusiasma.

Ti butto lì due date. 1998 viaggio in Cina e Pakistan e Settembre 2001 inaugurazione di Baldoni Bike Shop. Quando e da dove nasce l’idea di aprire un negozio tutto tuo?

Giustissimo! Jovanotti mi invita a fare una ciclo-vacanza con lui e così nel 1998 partiamo per un viaggio in bici attraverso Pakistan e Cina. Un viaggio assurdo, un’avventura incredibile dove ci capita davvero di tutto.

In seguito, abbiamo fatto un paio di Nove Colli insieme e un secondo viaggio in Cile e Argentina scavallando le Ande a 5000 metri per poi entrare in Ecuador e Colombia. Infine, quest’estate abbiamo fatto da casa sua (a Cortona, ndr) fino ai laghi di Fusine per il suo primo concerto per soli bikers, in bici tappa dopo tappa.

Il viaggio del 98 è stato determinante perché ha fatto scattare in me qualcosa; non avevo in principio idee o esigenze di intraprendere questo grande cambiamento, ma in questo viaggio dove mi sono trovato in difficoltà anche solo per trovar da bere e mangiare, sono tornato con una forza e una consapevolezza che mi han portato ad aver il coraggio di fare il grande passo.

Lorenzo ci mise del suo, mi spronò e fu il primo a dire che dovevo buttarmi; nel negozio in cui ero coprivo gran parte delle mansioni quindi secondo lui ero già pronto. E così poco tempo dopo (a settembre 2001) mi sono messo in proprio e abbiamo aperto Baldoni Bike Shop.

In 25 anni come è cambiata nel tempo la vostra realtà?

Tantissimo. Siamo partiti da uno spazio di 78 mq e siamo arrivati oggi a quasi 500 mq di negozio più 300 di magazzino. Decisamente un bel salto. Abbiamo creato una nuova società (marchio Gusoline Bike, dove produciamo bici su misura in acciaio e in titanio), un e-commerce per entrambe le società, spingendo forte sui social dove mi sono speso in prima persona mettendoci la faccia su tutto, cercando di testare e vivere tutte le situazioni del mondo bici a 360°. Abbiamo sempre portato avanti idee ed esperienze vissute sulla nostra pelle e non su quella di altri, diventando nel tempo un punto di riferimento di cui la gente si fida.

Gusoline: come nasce l’idea di un vostro marchio di biciclette?

Avevo il sogno di una bici con il mio nome, come era stato per il negozio. Durante il Covid si è presentata l’occasione per riprendere l’idea.

Nei viaggi che avevamo fatto con Jova, dove le aziende ci fornivano le bici da usare, ragionai sul fatto che di una mi piaceva un aspetto, dell’altra un altro e così mi venne l’idea di creare una bicicletta per il viaggio successivo. Bici da viaggio custom, in acciaio, tubazioni Columbus e Dedacciai (che hanno appoggiato il progetto). Così con il lavoro di ingegneri e staff e abbiamo creato Gusoline. Abbiamo fatto l’ultimo viaggio con Jova insieme e ci è piaciuta. Da lì, l’idea di non farla solo per noi ma di produrla.

Tre bici in acciaio, due gravel, una addirittura con le geometrie intercambiabili e una da “viaggione” con tutti i cavi esterni. Abbiamo creato la società, l’abbigliamento dedicato e infine all’ultimo Bike Festival a Misano abbiamo presentato la Gravel in Titanio, che completa pesa 8,2 kg con geometrie super (angoli carro corto, angolo sterzo più o meno chiuso, ecc..) che mi piacciono da morire (sono un appassionato di geometrie, misure e assetti).

Così è nato il progetto Gusoline che sinceramente ci è un po’ come “esploso nelle mani”, non pensavamo, anche perché abbiamo una clientela abituata a marchi e modelli top di gamma e quindi non era scontato che si potessero trovar bene. Invece questi telai in acciaio e titanio, con geometrie racing molto performanti e al contempo confortevoli, stanno piacendo tantissimo.

Arriviamo al cuore dell’intervista: come è nata la collaborazione con Canyon e il progetto Collect & Ride?

[Risponde Christian, dipendente storico di Baldoni Bike Shop]

Mi occupo di assistenza clienti, ordini e vendita. L’idea è nata quando si è unito a noi Marco Melini, ex meccanico di squadre professionistiche, che aveva già lavorato sulle Canyon ai tempi di Katusha.
Abbiamo visto che in Romagna non c’erano Service Partner Canyon: li abbiamo contattati subito. L’azienda stava puntando molto sulla capillarità del servizio e la nostra zona era prioritaria. Dopo aver inviato i dati del negozio e un incontro in sede a Sommacampagna, l’iter è stato rapido: da marzo 2023 siamo Partner Service ufficiali.

Che cosa offre al cliente il servizio Collect & Ride?

Lo sviluppo e la diffusione del progetto “Collect & Ride”, ha dato al cliente la possibilità (scelta libera all’atto dell’acquisto online) di far spedire la bici, anziché al proprio domicilio, direttamente al Service Partner più vicino a lui; questo servizio ha un costo minimo per il cliente che si accumula direttamente sul prezzo di acquisto della bici.

Per quanto riguarda la fase di consegna della Canyon nuova (acquistata direttamente online dal cliente), se il cliente sceglie l’opzione “Collect & Ride”, la bici arriva in negozio da noi, che in pochissimi giorni eseguiamo montaggio, settaggio e consegna. Se il cliente ci fornisce la sua scheda biomeccanica o ci dà indicazioni in merito, procediamo anche alla messa a misura della bicicletta.

Per quanto riguarda il post-vendita agiamo sia come officina per manutenzione ordinaria e/o straordinaria del mezzo, sia come punto per le garanzie o qualsiasi situazione nelle quali il cliente abbia bisogno di chiarimenti o implementazioni con parti originali Canyon e non solo.
Su tutto quello che è garanzia il cliente non paga nulla e viene tutto rimborsato puntualmente a noi da Canyon.

È sicuramente un plus e una sicurezza per il cliente saper di poter contare su un punto di appoggio sul territorio per ogni esigenza dovesse avere con la sua bici Canyon.

Per diventare Service Partner serve un corso specifico?

Sì, abbiamo fatto la formazione nella sede di Canyon Italia a Sommacampagna: è stata davvero una bella giornata dove abbiamo avuto la possibilità di immergerci all’interno del mondo Canyon e dei suoi prodotti. Ci hanno fatto partecipare a una serie di corsi tecnici super intensivi.

Abbiamo preso un sacco di appunti pratici per poi facilitarci il lavoro una volta rientrati in negozio. È stata un’esperienza molto utile. Anche l’Assistenza Canyon si è sempre dimostrata disponibilissima ad aiutarci telefonicamente soprattutto agli inizi, ogni volta che li abbiamo contattati per quesiti di natura tecnica.

Ci sono vincoli, fee o durate minime per diventare Service Partner di Canyon?

No, nessuna fee e nessun obbligo economico

Quali benefici ha portato al negozio diventare Service Partner Canyon?

Principalmente volti nuovi. Prima vedevamo poche Canyon, ora tante. All’inizio sembrava dispendioso, poi abbiamo capito che offrire un buon servizio porta fidelizzazione: molti tornano per manutenzione, accessori, abbigliamento.
Una clientela che probabilmente non sarebbe mai entrata in negozio senza questo servizio.

Avete ribaltato il cliché del “cliente con bici comprata online”. Funziona davvero?

Assolutamente sì. Non siamo mai stati “permalosi”: ogni cliente va accolto, che abbia comprato da noi o no. Questo atteggiamento paga e l’accordo con Canyon ha rafforzato ancora di più questa filosofia.

A marzo 2026 saranno tre anni da Partner Service Canyon. Tracciate un piccolo bilancio: potete dirvi soddisfatti di aver fatto questa scelta?

Fino a marzo 2025 (quindi in due anni circa) i casi di garanzia aperti in Canyon sono stati circa una settantina. A quel numero vanno aggiunte anche tutte le riparazioni non oggetto di garanzia ma di manutenzioni ordinaria. Quindi numeri nuovi per l’officina, che prima non vedeva passare al suo interno questi clienti.

Poi è esploso il Collect & Ride: da marzo 2025 ad oggi una trentina. Da settembre (quindi negli ultimi due mesi) un’altra decina di volti nuovi che hanno scelto noi come punto di montaggio e ritiro della loro nuova Canyon acquistata online. Insomma, il servizio sta funzionando. A posteriori possiamo dire che è stata un’idea e una scelta vincente, ne siamo veramente molto soddisfatti.

Augusto, l’ultima domanda è per te: quale sarà il tuo prossimo viaggio-avventura? Magari lo farai su una Canyon?

Ho moltissime idee: a gennaio o febbraio, quando la stagione ciclistica rallenta un attimo, vorrei andare un paio di settimane a vivere in un ranch in Brasile (mettendomi a disposizione per curare i cavalli), dove ho già un contatto. Lì vicino c’è un bike park; quindi, mi porterei anche la bici per pedalare (non può mai mancare). Oppure con Gusoline abbiamo fatto un accordo con Nico Valsesia che organizza tour in Spagna e Marocco e quindi mi piacerebbe proporre un tour-escursione in quelle zone, sto un attimo valutando.

Altra cosa ancora, due anni fa ho fatto la Patagonia, portando due dei miei più grandi amici e creando un contatto là con un ragazzo che ci ha fatto da guida. Potrei magari ritornarci un po’ da solo.

Su una bici Canyon? Perché no, mai dire mai: io sono pronto.

[Contenuto realizzato in collaborazione con Canyon]