Milano – La Procura di Milano ha aperto un fascicolo modello 45, registro degli atti non costituenti notizia di reato, dopo la serie di criticità organizzative nel reparto cure intensive del San Raffaele di Milano, emerse durante il fine settimana di Sant’Ambrogio.
L’atto formale con l’apertura dell’inchiesta
La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano ha dunque aperto un’inchiesta – al momento senza ipotesi di reato né indagati -, dopo le prime verifiche da parte dei carabinieri del Nas. La loro relazione, arrivata stamane in Procura insieme a quella della Squadra mobile, si affiancherà alla documentazione dell’Ispettorato del lavoro. Il fascicolo è stato affidato al pm Paolo Filippini.
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La denuncia dei sindacati: “Pazienti in pericolo”
A sollevare il caso erano stati i sindacati con una denuncia a firma della coordinatrice della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dell’ospedale San Raffaele di Milano. Nel documento si segnalava “il grave pericolo in cui si trovano i pazienti ricoverati” nella struttura e si allegavano una serie di email intercorse tra i medici del reparto di Medicina alta intensità, admission room e cure intensive e la direzione sanitaria.

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Il reparto con la cooperativa esterna nel caos
Il riferimento è al caos che si è verificato in particolar modo la notte tra il 6 e il 7 dicembre scorsi nel reparto di cure intensive, al terzo piano del cosiddetto iceberg, dove operavano gli infermieri di una cooperativa lucana. Il personale esterno, come ricostruito, è andato in difficoltà su tutti i versanti: dalla somministrazione dei farmaci, alle procedure standard, alla comunicazione con i medici.
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Le dimissioni di Galli e l’arrivo di Centenari
In seguito alle segnalazioni, il cda del Gruppo San Donato si è riunito d’urgenza votando la revoca dell’incarico all’amministratore unico Francesco Galli che nel frattempo si era già dimesso. Al suo posto è stato nominato Marco Centenari che ha già chiarito che “la sicurezza dei pazienti è la priorità dell’ospedale” privato convenzionato con il sistema sanitario nazionale e che l’operato complessivo “non può essere valutato in base una singolo episodio

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La riorganizzazione del padiglione Iceberg: compiti divisi
Nel frattempo, stando a quanto riferito da fonti sindacali all’AGI, nel padiglione dell’Iceberg sono state divise la zona dell’Admission Room e quella di Medicina ad alta intensità affidando una parte alla cooperativa e un’altra a personale interno.
L’assessore Bertolaso: “Era prevedibile”
Il commento di Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, non si è fatto attendere: “Ovviamente è qualcosa di assolutamente prevedibile – dice, commentando l’apertura dell’inchiesta . visto quello che e’ successo”. “Noi – ha puntualizzato – stiamo portando avanti tutte le attività di controllo e monitoraggio su quello che è accaduto. Poi ognuno adotterà quelle che sono le decisioni che dovrà adottare qualora dovessero risultare inefficienze, errori o colpe. E’ chiaro che, come si sa benissimo, nel corso di un’indagine si sta zitti e si aspetta di sapere quelle che sono poi ledecisioni”.