Un operatore della Mezzaluna Rossa palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la sede centrale dell’organizzazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. L’attacco ha causato l’incendio del primo piano dell’edificio, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa palestinese in un comunicato pubblicato su X. 62 le vittime a Gaza nelle ultime 24 ore, incluse 38 che erano in attesa di cibo. Lo riporta Al Jazeera citando fonti ospedaliere. Sei persone sono morte nelle ultime 24 ore a causa della carestia e della malnutrizione nella Striscia di Gaza, hanno riferito oggi fonti  mediche palestinesi citate da Wafa. Soffrono anche gli ostaggi, circa 20 ritenuti ancora vivi. Un video shock diffuso da Hamas mostra un giovane israeliano ridotto a uno scheletro sotto un tunnel, in un cupo parallelismo con i gazawi che muoiono di fame. Languono i negoziati. Hamas ha ribadito che non accetterà di deporre le armi finché non verrà istituito uno Stato palestinese. Sugli aiuti a Gaza, al via la \”collaborazione operativa\” dell’Italia, con Emirati Arabi e Giordania.\n

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, ha guidato questa mattina un’incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, presso la moschea di Al-Aqsa, accompagnato dal parlamentare del Likud Amit Halevi. Lo riferice l’agenzia plaestinese Wafa.

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Riconoscere uno Stato palestinese è “del tutto irrazionale”. Primo, “perché non esiste un reale Stato palestinese”. Secondo, “perché se esistesse, sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas”, ha detto il ministro degli Esteri israeliano Saar in una intervista a Libero.

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Un’indagine interna dell’Idf dimostra che l’aumento del tasso di suicidi tra soldati e riservisti è collegato alla guerra multifronte in corso in Israele. Lo ha riferito l’emittente pubblica israeliana Kan, secondo cui, la maggior parte dei recenti suicidi tra i soldati derivano da esperienze traumatiche a cui sono stati esposti, dalla perdita di compagni e dall’incapacità di affrontare il trauma. La notizia, secondo cui la maggior parte dei recenti suicidi tra i soldati delle Idf sono stati collegati a circostanze legate al combattimento e al peso psicologico dei soggiorni prolungati nelle zone di guerra, è stata smentita dall’esercito. \”La maggior parte dei suicidi tra i soldati è il risultato della complessa realtà della guerra. La guerra ha delle conseguenze\”, ha dichiarato a Kan un alto funzionario militare. \”Si tratta di sfide estremamente difficili, e i casi sono numerosi. Stiamo implementando lezioni sistematiche, fornendo più strumenti ai comandanti, con particolare attenzione alla formazione e all’identificazione dei segnali di disagio. Sono presenti sul campo operatori di salute mentale. Abbiamo aumentato di 200 unità il numero di operatori di salute mentale per i soldati in servizio attivo e di 600 unità per i riservisti\”.

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Secondo fonti sanitarie e media, il bilancio delle vittime di oggi a Gaza sale a 44 persone, di cui 23 sono state uccise mentre attendevano la consegna di aiuti umanitari. Funzionari dell’ospedale di Gaza e testimoni affermano che 23 persone sono state uccise dal fuoco israeliano mentre cercavano aiuti vicino ai siti della Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Fonti locali hanno denunciato che i civili sono stati colpiti da armi da fuoco mentre la folla affamata si accalcava intorno ai siti di distribuzione di aiuti.

\n”,”postId”:”1809aec4-0567-4021-960b-61248a324f70″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T12:02:00.291Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T14:02:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Siamo per Stato palestinese, ma va costruito con la pace\””,”content”:”

\”Noi siamo a favore della creazione di uno Stato palestinese, perché è giusto che si realizzi il sogno di quel popolo, ma prima bisogna costruirlo. Stiamo lavorando per costruire quello Stato ma senza la pace quello Stato non si può costruire. Oggi c’è Gaza, c’è la Cisgiordania, una parte governata dall’Autorità palestinese e una parte da Hamas. Non possiamo riconoscere che esiste uno Stato dove c’è Hamas, ma noi lo Stato palestinese lo vogliamo e siamo al lavoro per costruirlo\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando agli Stati generali del Sud di Forza Italia. \”La dichiarazione politica è molto facile, costruire uno Stato palestinese con un percorso politico è molto più complicato e molto più serio\”. Ma, ha concluso Tajani, \”a Israele diciamo: basta\”: \”Hamas deve uscire dalla storia del popolo palestinese, ma Israele deve comprendere che c’è una priorità, che è la salvezza di centinaia di migliaia di vite umane\”.

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\”In questo momento non ci sono, in base al diritto costituzionale e al diritto pubblico internazionale, le condizioni oggettive perche’ ci sia uno Stato palestinese. Dobbiamo lavorare per costruirlo, questo si’. Noi stiamo facendo questo, riconoscere uno Stato che non c’e’ e’ soltanto un esercizio teorico\”. Lo dice, a margine degli Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia a Reggio Calabria, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. \”Questo non significa che non si deve dire a Israele basta bombardamenti, basta attacchi contro la popolazione civile, basta vittime – aggiunge – come dobbiamo dire a Hamas basta usare il popolo palestinese come scudo umano, basta tenere in condizioni disumane ostaggi che non hanno nessuna responsabilita’ nella politica di Israele. 

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“Una delle ragioni di questa tragedia a Gaza, per certi aspetti disumana, incomprensibile, è proprio questa, che mentre interviene la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e coloro che proteggono le persone, poi continuano i combattimenti, continuano purtroppo le mostre, tutto ciò è intollerabile”. Sono le parole del Sottosegretario Alfredo Mantovano a margine del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata.

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\”Basta bombardamenti a Gaza, liberazione degli ostaggi. Siamo il Paese che ha accolto più profughi da Gaza, altri 50 arriveranno nei prossimi giorni. Ma basta bombardamenti, i criminali sono quelli di Hamas ma Israele deve capire che c’è una priorità: la salvezza di vite umane. Noi siamo a favore di due Stati ma finchè c’è Hamas non si può riconoscere la Stato palestinese. Le dichiarazioni politiche sono facile, costruire un percorso politico per arrivare allo Stato di Palestina è molto più complicato ma più serio\”. Lo dice Antonio Tajani agli Stati generali del Mezzogiorno di Fi. 

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\”Israele deve comprendere che c’è una priorità che è la salvezza di centinaia di vite umane\”. Così il segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, chiudendo gli Stati generali del Mezzogiorno organizzati dal suo partito e in corso a Reggio Calabria.  \”Basta bombardamenti a Gaza, sì alla liberazione degli ostaggi – ha aggiunto – Bisogna costruire la pace e bisogna aiutare la popolazione. Abbiamo deciso di accogliere altri 50 palestinesi che arriveranno nei prossimi giorni. Però basta bombardamenti, il popolo palestinese non ha colpa, i criminali sono quelli di Hamas, sono loro che tengono in condizioni disumane gli ostaggi\”.

“,”postId”:”b56dbeb1-cf54-4165-8101-da89bd9da088″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T11:28:36.950Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T13:28:36+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Katz promette sovranità rafforzata su Monte del Tempio”,”content”:”

Il ministro della Difesa Israel Katz promette che Israele rafforzera’ la sua presa su Gerusalemme, incluso il Monte del Tempio. La sua dichiarazione arriva in un clima di alta tensione dopo la visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir. La sua visita ad Al Aqsa ha suscitato un’ondata di sdegno e preoccupazione nel mondo arabo. In un post su X, Katz ha condiviso immagini di se stesso mentre visita il Muro Occidentale e posa con i soldati dell’Idf, affermando di aver pregato per il ritorno degli ostaggi, la pace per le comunita’ israeliane, la difesa delle forze di sicurezza e la sconfitta di Hamas.

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\”La politica di Israele volta a mantenere lo status quo sul Monte del Tempio non e’ cambiata e non cambiera’\”. Ad affermarlo e’ l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, in risposta alla visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir, che ha suscitato un’ondata di sdegno e preoccupazione nel mondo arabo. 

“,”postId”:”b95366e5-9426-442e-955a-aa55294bacf4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T10:59:16.387Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T12:59:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Siria, media: \”Attacco a forze sicurezza a Sweida. Un morto\” “,”content”:”

Gruppi armati hanno attaccato le forze di sicurezza siriane nella provincia drusa di Sweida, nel sud del Paese, e un agente e’ rimasto ucciso. Lo ha riferito la tv di stato siriana Ekhbariya. \”Gruppi fuorilegge hanno violato l’accordo di cessate il fuoco nella provincia di Sweida, attaccato le forze di sicurezza interne e bombardato diversi villaggi nelle campagne della provincia\”, ha riferito una fonte della sicurezza all’emittente. \”Questi attacchi confermano la determinazione dei gruppi fuorilegge a mantenere Sweida in una spirale di tensione, escalation e caos\”, ha sottolineato la stessa fonte.

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Altri sei palestinesi sono morti di fame a Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Salute, a quanto riferisce al Jazeera. Il bilancio totale delle vittime della carestia è salito così a 175, tra cui 93 bambini, secondo la fonte.

“,”postId”:”308cc8d4-480f-402d-9a32-5afc9e7fdd12″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T10:47:05.950Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T12:47:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mantovano: \”Italia sta facendo massimo per alleviare sofferenze Gaza\””,”content”:”

“L’esperienza di questi giovani che provengono da Paesi in conflitto tra di loro o da Paesi al cui interno ci sono conflitti è un’esperienza che deve scuotere ancora di più le autorità di tutte le Nazioni impegnate per arrivare alla pace. L’Italia, come sapete, sta facendo il massimo per alleviare le sofferenze delle popolazioni di Gaza, sta partecipando alla missione di invio di aiuti alimentari e sta facendo ogni sforzo perché cessi questa tragedia terribile”. Lo ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano a margine del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata. Riguardo al lancio di aiuti, ha spiegato che “Il lancio è certo, le autorità sono pronte. Si tratta di coordinarsi anche con le autorità degli altri Paesi perché ciò avvenga in modo ordinato”. A essere coinvolte, risponde “l’Aeronautica Militare, la Protezione civile, c’è spazio per l’intelligence: tutte le realtà che finora, a cominciare dal ministro degli Esteri, sono già intervenute in quell’area per spostare in Italia centinaia di bambini che poi sono andati negli ospedali pediatrici con i loro familiari”. Rispondendo, infine ad una domanda sull’attacco alla Mezzaluna Rossa Mantovano ha detto: \”é uno degli aspetti più disumani e incomprensibili di questa tragedia, che anche quando intervengono la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e altri soggetti impegnati nella protezione delle persone continuano i combattimenti e tutto cio è intollerabile\”.

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Il lancio di aiuti da aerei su Gaza non basta a sconfiggere la carestia: nella Striscia devono entrare generi di prima necessita’ su camion via terra. A sostenerlo e’ stato ministro degli Esteri tedesco, Johann\nWadephul, in un’intervista alla radio pubblica tedesca\n’Deutschland Frunk’. \”Il blocco che Israele ha imposto ha praticamente portato a una carestia nella Striscia di Gaza\”, ha detto Wadephul, \”i nostri lanci aerei possono portare solo un piccolo sollievo, facciamo tutto quel che si puo’ aiutare, ma bisogna andare via terra\”.

“,”postId”:”1c421ab3-ab1e-4c49-bb15-2279326f2a54″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T10:45:02.705Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T12:45:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: \”Hamas sta facendo morire di fame gli ostaggi\” “,”content”:”

\”Affamato. Spezzato. Costretto a scavarsi la fossa. Questa è la vera carestia a Gaza: Hamas sta facendo morire di fame gli ostaggi\”. Lo scrive il ministero degli Esteri israeliano sul suo account X postando il video diffuso dal gruppo terroristico dell’ostaggio Eyatar David, scheletrico e senza forze, mentre viene costretto a scavarsi la fossa dentro un tunnel dove è tenuto prigioniero da 667 giorni.

“,”postId”:”df496b67-e98c-40d6-be1c-fd9b867dc8cc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T10:36:04.338Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T12:36:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Non ci sono condizioni per riconoscere Stato Palestina\””,”content”:”

\”In questo momento non ci sono, in base al diritto costituzionale e al  diritto pubblico internazionale, le condizioni oggettive perché ci sia  uno Stato palestinese.Dobbiamo lavorare per costruirlo, questo sì. Noi  stiamo facendo questo, riconoscere uno Stato che non c’è è soltanto un  esercizio teorico\”. A dirlo il ministro degli Esteri e vicepremier  Antonio Tajani, parlando con i giornalisti agli Stati generali del  Mezzogiorno di Forza Italia.\”Questo – ha aggiunto – non significa che  non si deve dire a Israele basta bombardamenti, basta attacchi contro la  popolazione civile, basta vittime.Come dobbiamo dire a Hamas basta  usare il popolo palestinese come scudo umano, basta tenere in condizioni  disumane ostaggi che non hanno nessuna responsabilità nella politica di  Israele.Quindi dobbiamo lanciare dei messaggi forti proprio per  costruire la pace.Noi siamo schierati dalla parte della pace, non siamo  contro il popolo palestinese, non siamo contro il popolo israeliano\”.  \”Attenzione anche – ha detto Tajani – a non creare, con un linguaggio  violento, nuovi sentimenti di antisemitismo.Questo è  inaccettabile.Quindi bisogna sempre usare un linguaggio a favore della  pace, non un linguaggio di odio.Diciamo a Israele basta, diciamo ad  Hamas basta, ora è il momento del dialogo, è il momento del cessate il  fuoco per costruire una pace duratura in quel martoriato Medio  Oriente.Non sarà facile ma non bisogna arrendersi di fronte alle  difficoltà\”.

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Durante la notte, l’Idf ha concluso un’operazione contro sospetti trafficanti di armi nell’area di Hader, nel sud della Siria. Lo ha dichiarato il portavoce militare, precisando che, grazie a un monitoraggio d’intelligence e a un’approfondita attività sul terreno, le forze hanno effettuato irruzioni simultanee in quattro località diverse, individuando numerosi armamenti destinati al traffico illegale.

“,”postId”:”207ee96c-b8d1-4ed5-872a-188c091515b3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T10:22:41.066Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T12:22:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar: \”Hamas ringrazia i Paesi che riconoscono la Palestina\” “,”content”:”

In una intervista a al Jazeera \”il terrorista di Hamas Ghazi Hamed ringrazia l’iniziativa di diversi Paesi di riconoscere uno Stato palestinese: è uno dei frutti del 7 ottobre. Abbiamo dimostrato che la vittoria su Israele non è impossibile e le nostre armi sono un simbolo della dignità palestinese\”. \”Se questa è la persona che ti applaude, cosa dice di te?\”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar commentando l’intervista del leader e negoziatore di Hamas Ghazi Hamad in cui ha difeso gli attacchi del 7 ottobre. \”Lasciatemi dire: prima del 7 ottobre, il mondo stava anche solo discutendo della Palestina? Chiedete al presidente Abu Mazen, qualcuno stava prestando attenzione?\”, ha detto Hamed nell’intervista. \”Hanno detto all’Autorità Palestinese di dimenticare la soluzione a due Stati. Il 7 ottobre ha cambiato tutto questo. Sì, abbiamo pagato un prezzo, ma quale opzione avevamo? Arrenderci a Ben Gvir e ai suoi coloni estremisti? Stava profanando Al-Aqsa, parlando ogni giorno di annettere la Cisgiordania. Le nostre opzioni erano: arrendersi o resistere. Grazie alla resistenza, abbiamo visto grandi risultati: il mondo sta di nuovo riconoscendo la Palestina. L’immagine di Israele come democrazia è distrutta. Il mito dell’invincibilità israeliana è scomparso. Oggi, le persone stanno marciando contro il genocidio in ogni capitale occidentale. Netanyahu è ricercato dalla Corte Penale Internazionale. Israele è accusato di genocidio e pulizia etnica. E dopo 22 mesi di guerra, Israele non ha ancora sconfitto Gaza, recuperato i prigionieri, o stabilito il controllo. Gaza è diventata un modello di resistenza eroica\”, ha detto il leader di Hamas.

“,”postId”:”a91bf688-e747-464d-ada5-8263b2393b4b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T10:06:31.843Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T12:06:31+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Onu: da 19 maggio solo 10% aiuti ha raggiunto civili a Gaza “,”content”:”

Secondo i dati pubblici dell’Onu (Monitoring & Tracking DashboardUN2720)  un sistema che traccia ogni camion di aiuti che entra a Gaza utilizzando codici Qr, tra il 19 maggio e il 2 agosto, sono state scaricate circa 40.000 tonnellate di aiuti umanitari, ma solo 4.100 tonnellate (il 10%) sono arrivate a destinazione. Il resto è stato contrassegnato come \”intercettato\”, cioè i carichi \”sono stati dirottati lungo il tragitto dentro Gaza sia pacificamente da parte di persone affamate che con la forza da parte di attori armati\”.

“,”postId”:”032c78e3-9e64-4683-b71e-96d9dff103a6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T09:55:16.282Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T11:55:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Madre ostaggio ucciso: \”Meglio arrendersi ad Hamas che lasciare muoiano di fame\””,”content”:”

\”Dobbiamo arrenderci. Non ho paura di dirlo. Arrendersi è meno terribile che lasciare che gli ostaggi muoiano di fame\”. Lo ha dichiarato all’emittente pubblica israeliana, Iris Haim, madre di Yotam Haim, tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza e che, dopo essere riuscito a fuggire, fu ucciso accidentalmente insieme ad altri due ostaggi dai soldati dell’Idf nel dicembre 2023. Secondo la donna, Israele deve accettare le richieste di Hamas nei negoziati per un accordo sugli ostaggi e \”la guerra non dovrebbe durare per 20 anni. Dovremmo arrenderci, alzare bandiera bianca e poi tornare in guerra, perché questo nemico non se ne andrà da nessuna parte\”, ha aggiunto.

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Sei persone sono morte nelle ultime 24 ore a causa della carestia e della malnutrizione nella Striscia di Gaza, hanno riferito oggi fonti mediche palestinesi citate da Wafa. I decessi sono stati registrati in diversi ospedali del territorio. 

“,”postId”:”7325b399-735d-4703-a971-b79585560b4b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T09:47:38.570Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T11:47:38+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gran Bretagna accoglierà e curerà 300 bimbi malati da Gaza”,”content”:”

Centinaia di bambini gravemente malati saranno trasferiti da Gaza verso la Gran Bretagna, dove saranno curati gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale (Nhs). A riferirlo e’ stato oggi il Times di Londra, anticipando un piano che il governo annuncera’ nelle prossime settimane. L’esecutivo di Keir Starmer permettera’ l’ingresso nel Paese a 300 giovani al massimo, ha spiegato una fonte autorevole di Whitehall. Il programma operera’ in parallelo con un’iniziativa del gruppo Project Pure Hope, fondato da medici volontari sempre allo scopo di portare bambini malati e feriti da Gaza al Regno Unito per ricevere cure.

\n”,”postId”:”fa0d8e5c-3c25-4989-88e5-7d83e790c66e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T09:38:59.306Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T11:38:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mantovano: \”Italia sta facendo il massimo per aiuti Gaza\””,”content”:”

\”L’Italia sta facendo il massimo per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza. Partecipa alla missione di invio degli aiuti alimentari e compie ogni sforzo per porre fine a questa tragedia terribile\”. Cosi’ il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al termine della messa conclusiva del Giubileo dei Giovani presieduta dal Papa a Tor Vergata. Parlando con i giornalisti, Mantovano ha confermato che il lancio degli aiuti \”e’ certo, le autorita’ sono pronte. Si tratta solo di coordinarsi con i partner internazionali affinche’ tutto avvenga in modo ordinato\”.

“,”postId”:”b93b872e-a720-4a05-99e4-fa5c246297d0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T09:31:15.010Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T11:31:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mantovano: \”Intollerabile nuovo attacco a Gaza\””,”content”:”

\”E’ uno degli aspetti piu’ disumani e incomprensibili di questa tragedia. Anche quando intervengono la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e altri soggetti impegnati nella protezione delle persone, i combattimenti continuano. Tutto questo è intollerabile\”. Cosi’ il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al termine della messa a Tor Vergata riguardo alle notizie giunte in mattinata dalla Mezzaluna Rossa, secondo cui un nuovo bombardamento avrebbe causato vittime civili.

\n”,”postId”:”2c74f9c5-1eb8-490a-bd82-fccdb4334425″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T09:14:58.316Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T11:14:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Decine di migliaia a Sydney alla marcia pro-pal, anche Assange”,”content”:”

Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla Marcia per l’umanità, nonostante la pioggia torrenziale, a Sydney in Australia. Tra i manifestanti che brandivano cartelli con slogan e appelli ai politici per lo stop della guerra a Gaza – riporta la Bbc – è stato avvistato il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. Anche il parlamentare federale australiano Ed Husic e l’ex premier del Nuovo Galles del Sud Bob Carr. La marcia sull’Harbour Bridge si è svolta dopo essere stata autorizzata – ricorda il media britannico – dalla Corte Suprema solo alla vigilia, in quella che gli organizzatori hanno definito una decisione \”storica\”. L’ultima chiusura del Sydney Harbour Bridge per un’assemblea pubblica risale al 2023, quando circa 50.000 persone marciarono lungo l’iconica carreggiata per il World Pride.

“,”postId”:”a79d229b-423c-4147-85fc-b146b3192487″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T09:14:27.154Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T11:14:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mezzaluna Rossa, attacco nostra sede è crimine guerra”,”content”:”

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha condannato l’attacco israeliano al suo quartier generale a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in cui uno degli operatori e’ morto e due sono rimasti feriti. \”Questo attacco deliberato a una struttura protetta della Mezzaluna Rossa è una grave violazione del diritto umanitario internazionale: e’ un crimine di guerra\”, ha denunciato l’organizzazione in una dichiarazione pubblicata sul suo account X. Il quartier generale colpito era chiaramente identificabile e la sua posizione era nota alle forze israeliane, ha assicurato la Mezzaluna Rossa: \”Non si e’ trattato di un errore\”, 

“,”postId”:”929d831a-b059-4811-ade0-34034d0359d7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T09:13:51.818Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T11:13:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Giordania, visita Ben Gvir a Spianata Moschee provocazione”,”content”:”

La Giordania ha condannato con forza come \”provocatoria\” la visita compiuta oggi dal ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, l’ultranazionalista Itamar Ben Gvir, alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme. In una dichiarazione, il portavoce del ministero degli Esteri del regno hashemita, Sufian al Qudah, ha definito l’iniziativa di Ben Gvir una \”flagrante violazione del diritto internazionale, una provocazione inaccettabile e un’escalation da condannare\”. Israele, ha ricordato al Qudah, \”non ha alcuna sovranita’ sulla sacra moschea di Al Aqsa\”, il terzo luogo piu’ sacro dell’islam dopo la Mecca e Medina. Custode dei luoghi santi musulmani è invece proprio la Giordania.

\n”,”postId”:”bfd37b28-4137-4f50-b2a8-202b624a7845″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T08:55:59.410Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T10:55:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, arrivano 2 autocisterne di gasolio dal valico di Rafah”,”content”:”

Due autocisterne con 107 tonnellate di gasolio stanno per entrare a Gaza dal valico di Rafah con l’Egitto. Lo ha reso noto la tv statale egiziana Al Qahera, citata da Al Arabiya. Non c’è ancora conferma che i camion siano effettivamente entrati. L’ultimo ingresso di autocisterne di carburante nella Striscia era stato il 10 luglio. Dal marzo scorso Isreale ha ridotto drasticamente il flusso di rifornimenti a Gaza, per indebolire Hamas, provocando però una grave carenza di cibo per la popolazione. La mancanza di carburante ha danneggiato anche pesantemente l’operatività degli ospedali. 

“,”postId”:”afe93aa5-af71-4aec-81ec-c5082299ea1c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T08:47:53.366Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T10:47:53+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Giubileo dei giovani, Papa: \”Siamo con i ragazzi di Gaza e dell’Ucraina\””,”content”:”

\”Siamo con i giovani di Gaza, con i giovani dell’Ucraina e di ogni terra insanguinata dalla guerra\”. Lo ha detto il Papa all’Angelus, alla fine della messa. \”Voi siete il segno – ha detto Prevost al milione di ragazzi che hanno partecipato alla celebrazione – che un altro mondo è possibile, un mondo di amicizia in cui i conflitti non vengono risolti con le armi ma con il dialogo\”. 

“,”postId”:”5309845f-0eae-412b-bc19-e318557caf66″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T08:43:08.251Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T10:43:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Governo Gaza, solo 36 camion di aiuti sono entrati ieri”,”content”:”

Solo 36 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza ieri, nonostante il peggioramento della situazione umanitaria nell’enclave, hanno avvertito i funzionari palestinesi. Secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza, scrive Sky News, la maggior parte dei rifornimenti umanitari è stata saccheggiata e rubata, \”a causa dello stato di caos in materia di sicurezza che l’occupazione israeliana perpetua sistematicamente e deliberatamente\”. 

“,”postId”:”378a7f3e-b12a-4e6e-8983-f6528389a7db”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T08:36:58.739Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T10:36:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, 18 palestinesi uccisi stamani, 13 cercavano cibo”,”content”:”

Almeno 18 palestinesi sono stati uccisi stamani da fuoco e attacchi aerei isrealiani a Gaza. Tredici delle vittime cercavano aiuti umanitari. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa, citando fonti sanitarie. Tredici persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco nei pressi del centro di distribuzione aiuti di Rafah della Gaza Humanitarian Foundation. Altre due vittime sono state provocate da un bombardamento di aerei israeliani contro una scuola che ospita sfollati a ovest di Khan Yunis, ad Al-Amal. Quattro palestinesi sono stati uccisi da un attacco contro persone che cercavano aiuti nel corridoio di Netzarim, nel centro di Gaza. Altri tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco contro un assembramento di persone a est di Gaza City, a Shujaiya. Secondo fonti palestinesi, le vittime a Gaza dall’inizio della guerra sono arrivate a 60.430, con oltre 148.722 feriti. Ma si teme che molte vittime siano ancora sotto le macerie degli edifici distrutti, in zone di guerra dove è impossibile recuperarle. 

“,”postId”:”e5a40c80-b361-4451-8524-e06ed3624206″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T08:28:54.373Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T10:28:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kallas: \”Video ostaggi israeliani emaciati sono spaventosi e barbari\””,”content”:”

I video pubblicati da Hamas e dalla Jihad islamica che mostrano ostaggi israeliani emaciati sono \”spaventosi\” e barbari. Lo ha affermato il capo degli affari esteri dell’Ue, Kaja Kallas. \”Le immagini degli ostaggi israeliani sono spaventose e mettono a nudo la barbarie di Hamas – ha scritto su X – Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. Hamas deve disarmarsi e porre fine al suo dominio a Gaza. Allo stesso tempo, gli aiuti umanitari su larga scala devono poter raggiungere chi ne ha bisogno\”.

“,”postId”:”506f4bb2-a96f-41fc-a741-883b8fdc0583″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T08:06:49.963Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T10:06:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Cri: \”Gesto intollerabile attacco a sede Mezzaluna Palestinese\” “,”content”:”

\”Un gesto intollerabile\”. Così il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro definisce l’attacco nel sud di Gaza che ha provocato la morte di un operatore della Mezzaluna Rossa Palestinese e il ferimento di altri tre. \”Troppo il sangue versato dagli operatori umanitari – aggiunge – in questo conflitto, troppo quello versato dai civili\”.  \”Attaccare edifici o veicoli identificati con il nostro emblema, attaccare operatori sanitari, – ricorda – è contrario alle norme del diritto internazionale umanitario e, soprattutto, è un duro colpo ai diritti e alla dignità della popolazione civile che, messa in ginocchio dal conflitto, rischia di non ricevere le cure necessarie, già rese difficili a causa della guerra\” conclude Valastro.

“,”postId”:”ced6fff3-acd5-47b9-b283-f2c51d04acea”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T07:58:52.145Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T09:58:52+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Entrano a Gaza primi camion carburante da marzo\””,”content”:”

Almeno due camion carichi di carburante sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah. A mostrarlo sono video che circolano sui social media. E’ la prima fornitura di carburante che arriva della Striscia da marzo.

“,”postId”:”3f9a6aa4-2c71-4b7b-b989-6d1bee5ce664″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T07:45:06.747Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T09:45:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, Sa’ar: \”Abbiamo rallentato programma nucleare, ma adesso produce missili\””,”content”:”

\”Il programma nucleare iraniano è stato fatto arretrare di alcuni anni, ma adesso Teheran produce missili. Abbiamo preso di mira tutte le componenti della filiera nucleare, compresi l’arricchimento, la trasformazione e la militarizzazione del materiale radioattivo. Secondo le nostre stime, prima del nostro attacco di giugno, l’Iran era a circa sei mesi dalla possibilità di produrre una bomba nucleare\”. Lo ha detto a Libero il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, aggiungendo che \”ora c’è un impegno molto chiaro, non solo da parte di Israele, ma anche degli Stati Uniti, a intervenire di nuovo per impedire che l’Iran ottenga armi nucleari. E credo che gli Stati Uniti abbiano dimostrato con i fatti di prendere la questione molto seriamente\”. Sa’ar sottolinea che Teheran non ha smesso di essere pericoloso, \”perché c’è un altro pericolo che viene dall’Iran: il programma di missili balistici. Hanno in programma di produrne circa 300 al mese, un numero incredibile. E questo esporrebbe il nostro piccolo Stato a un pericolo insostenibile. Abbiamo gravemente danneggiato la loro capacità di produrre missili balistici. Quindi, anche da questo punto di vista, oggi siamo in una posizione migliore e questo è importante anche per la sicurezza dell’Europa, come i governi europei sanno bene. Spero che i Paesi dell’E3 – Germania, Regno Unito e Francia – attivino questo mese la clausola di ‘snapback’, che consente di reintrodurre le sanzioni contro l’Iran, per impedire ogni comportamento destabilizzante. Questo include anche il sostegno a gruppi terroristici e ad attori statali e non statali in tutta la regione, come Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen, che tra l’altro rappresentano una seria minaccia anche per l’economia italiana\”.

“,”postId”:”6c0c26f2-7ad5-4210-93f4-a9e6d8defd2a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T07:35:09.487Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T09:35:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Saar: \”La Palestina sarebbe uno Stato di Hamas\” “,”content”:”

\”Ad oggi, circa 145 Paesi riconoscono lo Stato palestinese. Ma è un riconoscimento del tutto irrazionale, innanzitutto perché non esiste un reale Stato palestinese. In secondo luogo perché, se uno Stato palestinese oggi esistesse, sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas. Sarebbe lo Stato più radicalizzato del pianeta, situato a pochi chilometri da tutti i nostri centri abitati. Renderebbe la regione ancora più instabile e sarebbe un enorme vantaggio per l’Iran, perché gli consentirebbe di avere, tramite Hamas  nella Striscia di Gaza, nuovi confini con Israele, come li ha già tramite Hezbollah. E questo senza che Israele abbia confini con l’Iran. Non ci sarebbe davvero alcuna razionalità in una scelta del genere\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, intervistato da Libero. Saar commenta anche le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: \”Mi è spiaciuto per ciò che ha detto il presidente Mattarella. Abbiamo grande rispetto per lui e per l’Italia, ma il nostro presidente Herzog ed io gli abbiamo risposto sottolineando che stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale, e che queste accuse non rappresentano il modo in cui operiamo\”. In ogni caso \”credo che Italia e Israele siano amici. Sappiamo che c’è un’enorme ondata anti-israeliana alimentata dai resoconti dei media, che, per usare un eufemismo, non sono sempre accurati né equilibrati. Ma credo che i rapporti tra noi siano forti e che supereremo questo periodo\”. Per il ministro \”dire che stiamo commettendo un genocidio è completamente falso, è pura propaganda antisemita\”. E per quanto riguarda la posizione del Vaticano \”siamo delusi da qualsiasi Stato o entità che riconosca unilateralmente uno Stato palestinese, perché questo serve solo ad allontanarci dalla pace e dalla sicurezza\”. Saar poi parla anche di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi: \”Albanese è un’antisemita, è ossessionata con Israele, come di recente è emerso molto bene nelle tensioni nate con l’amministrazione americana\”, afferma. 

“,”postId”:”9bf2e78e-5da7-4ef6-8aef-7b4b96302845″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T07:20:58.998Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T09:20:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ben-Gvir guida incursione di coloni intorno ad Al-Aqsa”,”content”:”

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, ha guidato stamani una incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, presso la moschea di Al-Aqsa, accompagnato dal parlamentare del Likud Amit Halevi. Lo riferice l’agenzia plaestinese Wafa.    Secondo il Dipartimento islamico Waqf di Gerusalemme (l’organizzazione che gestisce gli edifici musulmani dell’area), almeno 1.251 coloni hanno occupato i cortili intorno alla moschea. I coloni hanno celebrato rituali, con preghiere, danze e canti ad alta voce, che si sono sentiti in tutta la spianata.In precedenza, intorno alla mezzanotte, Ben-Gvir aveva guidato una marcia di coloni attraverso la Città vecchia, in occasione di quello che i gruppi ebraici estremisti definiscono l’anniversario della distruzione del Tempio. Questi gruppi hanno diffuso appelli per incursioni di massa dei coloni ad A-Aqsa domenica mattina, per celebrare l’anniversario. Questi fatti seguono una campagna di appelli e cambiamenti politici, fra i quali il controverso ordine di Ben-Gvir alla polizia di permettere ai coloni di cantare e danzare sulla Spianata. A maggio, il ministro aveva dichiarato pubblicamente che \”la preghiera e il prostrarsi sono ora possibili sul Monte del Tempio\”, in contrasto con la tradizione storica del sito. 

“,”postId”:”aa721d25-55c4-4680-88f4-1aefd8dfb0c9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T07:19:58.472Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T09:19:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Governo Gaza: \”Ieri entrati solo 36 camion\” “,”content”:”

Ieri sono entrati a Gaza solo 36 camion di aiuti, molto al di sotto dei 500-600 che secondo le Nazioni Unite sono necessari per soddisfare le esigenze degli abitanti della Striscia. A riferirlo e’ stato l’ufficio stampa del governo di Gaza, riporta al Jazeera. La maggior parte dei camion sono stati saccheggiati prima che il loro contenuto potesse essere distribuito, ha spiegato l’ufficio, che ha accusato Israele di fomentare \”il caos sistematicamente e deliberatamente\”. E’ necessaria \”l’apertura immediata dei valichi e l’ingresso di quantità sufficienti di aiuti e latte in polvere per bambini\”, ha sottolineato ancora la fonte.

“,”postId”:”55cabefc-989b-42bb-bf8d-a119cc65b7cc”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T07:00:37.642Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T09:00:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ben Gvir: \”Conquistare e occupare tutta Gaza\””,”content”:”

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, è tornato a invocare l’occupazione di Gaza. \”Bisogna conquistare tutta Gaza, dichiarare sovranità su tutta la Striscia, eliminare ogni membro di Hamas e incoraggiare l’emigrazione volontaria\”, ha dichiarato dopo una visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme. \”Solo in questo modo riporteremo a casa gli ostaggi e vinceremo la guerra\”, ha assicurato in un video pubblicato su X.

“,”postId”:”91e3874f-f5b7-4512-8b4d-c2da2f97a982″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T06:38:23.195Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T08:38:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kallas: \”Immagini ostaggi denunciano barbarie Hamas\” “,”content”:”

L’Unione europea ha condannato Hamas per i video di due ostaggi israeliani in condizioni fisiche terribili. \”Le immagini degli ostaggi israeliani sono spaventose e denunciano la barbarie di Hamas\”, ha scritto su X l’Alto rappresentante Kaja Kallas. \”Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. Hamas deve disarmarsi e porre fine al suo dominio a Gaza\”, ha proseguito. \”Allo stesso tempo, è necessario consentire che gli aiuti\numanitari su larga scala raggiungano chi ne ha bisogno\”, ha\nsottolineato Kallas. 

“,”postId”:”895684f6-e09e-4fd6-a14e-bca4c99dd941″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T06:32:44.743Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T08:32:44+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Sa’ar: \”Delusi da Quirinale e Vaticano. Ma amici di Italia\””,”content”:”

Israele non ha fatto mistero di non avere condiviso le posizioni sulla guerra a Gaza e il riconoscimento dello Stato della Palestina espresse dal Quirinale e dal Vaticano. E lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Gideon Sa’ar in un’intervista a ‘Libero’.\n\”Mi è dispiaciuto per cio’ che ha detto il presidente Mattarella. Abbiamo grande rispetto per lui e per l’Italia, ma il nostro presidente Herzog e io gli abbiamo risposto sottolineando che stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale\”, ha ricordato. Detto questo, \”credo che Italia e Israele siano amici\”. Quanto al riconoscimento della Palestina, \”certo che siamo delusi\” dal Vaticano, ha ammesso, \”siamo delusi da qualsiasi Stato o entita’ che riconosca unilateralmente uno Stato palestinese perche’ questo serve solo ad allontanarci dalla pace e della sicura\”. Per Sa’ar, \”un riconoscimento e’ del tutto irrazionale. Se uno Stato palestinese oggi esistesse sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas\”.

“,”postId”:”604245cb-1667-44ac-90f6-97cef77f3492″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T06:11:01.788Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T08:11:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Riconoscimento Palestina solo a fine percorso\””,”content”:”

La Palestina potra’ essere riconosciuta solo quando ci saranno basi solide di uno Stato. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha ribadito in un’intervista al Corriere della Sera.\n\”Il riconoscimento e’ un atto formale importante e noi siamo\nconcretamente favorevoli. Ma oggi non ci sono i presupposti\nconcreti per uno Stato palestinese\”, ha spiegato.\n\”Dobbiamo costruire le condizioni per uno Stato che riconosca\nIsraele e sia riconosciuto da Israele. La reciprocita’ non e’\nsecondaria. Gaza e Cisgiordania dovrebbero essere riunificate.\nLe Nazioni Unite potrebbero guidare missione di caschi blu a\nguida araba per garantire la stabilita’ della Striscia, l’Italia\nsarebbe pronta a partecipare\”, ha assicurato.\n\”Pero’ non possiamo riconoscere qualcosa che di fatto non\nesiste\”, ha insistito, \”il riconoscimento deve arrivare alla\nfine di un percorso, quando ci saranno tutti gli ‘ingredienti’\ncostituzionali di uno Stato. A settembre, all’Assemblea Onu se\nne discutera’ in maniera approfondita, ma intanto dobbiamo\nraggiungere il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi\”.\nTajani ha poi ribadito che l’Italia e’ impegnata a portare aiuto\nalla popolazione di Gaza e l’urgenza di mettere fine alle\nsofferenze. \”La nostra condanna per quello che accade e’ chiara,\nl’hanno ribadito sia Mattarella sia Meloni. Quel che sta facendo\nil governo israeliano e’ oltre la linea rossa\”, ha detto.

“,”postId”:”f310672b-23d6-484b-893f-a5d609572216″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-03T05:48:19.670Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-03T07:48:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Nyt: vittime Hamas e Hezbollah portano Unrwa in tribunale “,”content”:”

Vittime e famigliari di persone uccise o ferite in attacchi di Hamas e Hezbollah hanno citato in giudizio l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata ai palestinesi (Unrwa), accusata di aiutare i gruppi armati e alimentare il terrorismo. Lo scrive il New York Times.\nLa causa è stata presentata giovedi’ in tribunale federale nel\ndistretto di Columbia da cittadini americani che vivono in\nIsraele e negli Stati Uniti, e da loro familiari. E’ la seconda\nvolta che accade: un procedimento simile era stato aperto l’anno\nscorso anno al tribunale federale di Manhattan.\nIn quell’occasione, l’allora amministrazione Biden chiari’ che\nl’Unrwa gode di immunita’ diplomatica e non puo’ essere\nprocessata, ma ad aprile il dipartimento di Giustizia ha\nribaltato il parere e aperto la strada a questa nuova denuncia.

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L’organizzazione internazionale Azione contro la violenza armata (Aoav) ha affermato che quasi nove indagini militari israeliane su dieci che riguardano presunte violazioni dei diritti umani o crimini di guerra commesse dai suoi soldati dall’inizio della guerra a Gaza sono state chiuse senza trovare colpe o sono rimaste senza soluzione. Lo scrive il Guardian. Tra le indagini irrisolte figurano l’uccisione di almeno 112 palestinesi in coda per la farina a Gaza City nel febbraio 2024, ha affermato l’Ong, e un attacco aereo che ha ucciso 45 persone in un campo con tende a Rafah nel maggio 2024 .    Rimane irrisolta anche l’inchiesta sull’uccisione di 31 palestinesi mentre si recavano a ritirare cibo in un punto di distribuzione a Rafah il 1° giugno. Secondo testimoni sarebbero stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco. Poco dopo, le forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che le notizie erano \”false\”, ma hanno precisato al quotidiano britannico che l’incidente era \”ancora in fase di revisione\”.    Iain Overton e Lucas Tsantzouris, del team dell’Aoav, hanno affermato che le statistiche suggeriscono che Israele sta cercando di creare un \”modello di impunità non riuscendo a incolpare nella stragrande maggioranza dei casi le loro forze\”.

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Decine di manifestanti che chiedono un’intesa sulla la restituzione degli ostaggi nelle mani di Hamas hanno bloccato questa mattina l’autostrada Ayalon a Tel Aviv. Lo riferisce il Times of Israel. I dimostranti hanno cartelli con su scritto: \”Abbandonare gli ostaggi è come distruggere il terzo tempio. Tutti lascino Gaza con un unico\naccordo\”. Ieri sera oltre diecimila persone si sono radunate a piazza\ndegli Ostaggi sempre a Tel Aviv, dopo che Hamas ha diffuso i video con Evyatar David e Rom Braslavski gravemente denutriti, e David costretto a scavare quello che potrebbe essere la sua fossa in un tunnel di Gaza. Il fratello maggiore di David, Ilay, ha accusato Hamas di avere inscenato \”una delle campagne piu’ orribili che si possano\nimmaginare\” e di usare la sofferenza come strumento contorto per\nla sua propaganda. Evyatar David ha esortato il governo israeliano e i leader mondiali, in particolare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ad arrivare al rilascio degli ostaggi \”con ogni mezzo\”.

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Sessantadue palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito ad Al Jazeera fonti ospedaliere. Il bilancio delle vittime include 38 persone che cercavano aiuti nei siti di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf).

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Un operatore della MezzalunaRossa palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la sede centrale dell’organizzazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo ha annunciato l’organizzazione.  L’attacco ha causato l’incendio del primo piano dell’edificio, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa palestinese in un comunicato pubblicato su X. \”Un membro dello staff della Mezzaluna Rossa Palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che le forze israeliane hanno preso di mira la sede centrale della Società a Khan Younis, appiccando un incendio al primo piano dell’edificio\”, ha dichiarato l’organizzazione umanitaria in un post su X.    Un video, che secondo la Mezzaluna rossa \”cattura i momenti iniziali\” dell’attacco, mostra incendi in un edificio, e pavimenti coperti di macerie.    L’attacco arriva due giorni dopo la visita dell’inviato statunitense Steve Witkoff a un centro di soccorso sostenuto dagli Stati Uniti a Gaza per ispezionare gli sforzi per far arrivare cibo nel devastato territorio palestinese.    Nel marzo scorso, 8 membri dello staff della Mezzaluna Rossa, sei dell’agenzia di protezione civile di Gaza e un dipendente dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi sono stati uccisi in un attacco delle forze israeliane nel sud di Gaza, secondo l’ agenzia umanitaria delle Nazioni Unite Ocha.

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Un operatore della Mezzaluna Rossa palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la sede centrale dell’organizzazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. L’attacco ha causato l’incendio del primo piano dell’edificio, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa palestinese in un comunicato pubblicato su X. 62 le vittime a Gaza nelle ultime 24 ore, incluse 38 che erano in attesa di cibo. Lo riporta Al Jazeera citando fonti ospedaliere. Sei persone sono morte nelle ultime 24 ore a causa della carestia e della malnutrizione nella Striscia di Gaza, hanno riferito oggi fonti  mediche palestinesi citate da Wafa. Soffrono anche gli ostaggi, circa 20 ritenuti ancora vivi. Un video shock diffuso da Hamas mostra un giovane israeliano ridotto a uno scheletro sotto un tunnel, in un cupo parallelismo con i gazawi che muoiono di fame. Languono i negoziati. Hamas ha ribadito che non accetterà di deporre le armi finché non verrà istituito uno Stato palestinese. Sugli aiuti a Gaza, al via la “collaborazione operativa” dell’Italia, con Emirati Arabi e Giordania.

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, ha guidato questa mattina un’incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, presso la moschea di Al-Aqsa, accompagnato dal parlamentare del Likud Amit Halevi. Lo riferice l’agenzia plaestinese Wafa.

Riconoscere uno Stato palestinese è “del tutto irrazionale”. Primo, “perché non esiste un reale Stato palestinese”. Secondo, “perché se esistesse, sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas”, ha detto il ministro degli Esteri israeliano Saar in una intervista a Libero.

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meno di un minuto fa

Media, aumento tasso suicidi tra soldati è legato alla guerra

Un’indagine interna dell’Idf dimostra che l’aumento del tasso di suicidi tra soldati e riservisti è collegato alla guerra multifronte in corso in Israele. Lo ha riferito l’emittente pubblica israeliana Kan, secondo cui, la maggior parte dei recenti suicidi tra i soldati derivano da esperienze traumatiche a cui sono stati esposti, dalla perdita di compagni e dall’incapacità di affrontare il trauma. La notizia, secondo cui la maggior parte dei recenti suicidi tra i soldati delle Idf sono stati collegati a circostanze legate al combattimento e al peso psicologico dei soggiorni prolungati nelle zone di guerra, è stata smentita dall’esercito. “La maggior parte dei suicidi tra i soldati è il risultato della complessa realtà della guerra. La guerra ha delle conseguenze”, ha dichiarato a Kan un alto funzionario militare. “Si tratta di sfide estremamente difficili, e i casi sono numerosi. Stiamo implementando lezioni sistematiche, fornendo più strumenti ai comandanti, con particolare attenzione alla formazione e all’identificazione dei segnali di disagio. Sono presenti sul campo operatori di salute mentale. Abbiamo aumentato di 200 unità il numero di operatori di salute mentale per i soldati in servizio attivo e di 600 unità per i riservisti”.

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7 minuti fa

Almeno 44 morti a Gaza di cui 23 richiedenti aiuti

Secondo fonti sanitarie e media, il bilancio delle vittime di oggi a Gaza sale a 44 persone, di cui 23 sono state uccise mentre attendevano la consegna di aiuti umanitari. Funzionari dell’ospedale di Gaza e testimoni affermano che 23 persone sono state uccise dal fuoco israeliano mentre cercavano aiuti vicino ai siti della Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Fonti locali hanno denunciato che i civili sono stati colpiti da armi da fuoco mentre la folla affamata si accalcava intorno ai siti di distribuzione di aiuti.

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8 minuti fa

Tajani: “Siamo per Stato palestinese, ma va costruito con la pace”

“Noi siamo a favore della creazione di uno Stato palestinese, perché è giusto che si realizzi il sogno di quel popolo, ma prima bisogna costruirlo. Stiamo lavorando per costruire quello Stato ma senza la pace quello Stato non si può costruire. Oggi c’è Gaza, c’è la Cisgiordania, una parte governata dall’Autorità palestinese e una parte da Hamas. Non possiamo riconoscere che esiste uno Stato dove c’è Hamas, ma noi lo Stato palestinese lo vogliamo e siamo al lavoro per costruirlo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando agli Stati generali del Sud di Forza Italia. “La dichiarazione politica è molto facile, costruire uno Stato palestinese con un percorso politico è molto più complicato e molto più serio”. Ma, ha concluso Tajani, “a Israele diciamo: basta”: “Hamas deve uscire dalla storia del popolo palestinese, ma Israele deve comprendere che c’è una priorità, che è la salvezza di centinaia di migliaia di vite umane”.

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9 minuti fa

Tajani: “Non ci sono ora condizioni per Stato Palestina”

“In questo momento non ci sono, in base al diritto costituzionale e al diritto pubblico internazionale, le condizioni oggettive perche’ ci sia uno Stato palestinese. Dobbiamo lavorare per costruirlo, questo si’. Noi stiamo facendo questo, riconoscere uno Stato che non c’e’ e’ soltanto un esercizio teorico”. Lo dice, a margine degli Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia a Reggio Calabria, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Questo non significa che non si deve dire a Israele basta bombardamenti, basta attacchi contro la popolazione civile, basta vittime – aggiunge – come dobbiamo dire a Hamas basta usare il popolo palestinese come scudo umano, basta tenere in condizioni disumane ostaggi che non hanno nessuna responsabilita’ nella politica di Israele. 

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40 minuti fa

Mantovano: “Intollerabili combattimenti durante soccorsi”

“Una delle ragioni di questa tragedia a Gaza, per certi aspetti disumana, incomprensibile, è proprio questa, che mentre interviene la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e coloro che proteggono le persone, poi continuano i combattimenti, continuano purtroppo le mostre, tutto ciò è intollerabile”. Sono le parole del Sottosegretario Alfredo Mantovano a margine del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata.

41 minuti fa

Tajani: “Basta bombardamenti a Gaza”

“Basta bombardamenti a Gaza, liberazione degli ostaggi. Siamo il Paese che ha accolto più profughi da Gaza, altri 50 arriveranno nei prossimi giorni. Ma basta bombardamenti, i criminali sono quelli di Hamas ma Israele deve capire che c’è una priorità: la salvezza di vite umane. Noi siamo a favore di due Stati ma finchè c’è Hamas non si può riconoscere la Stato palestinese. Le dichiarazioni politiche sono facile, costruire un percorso politico per arrivare allo Stato di Palestina è molto più complicato ma più serio”. Lo dice Antonio Tajani agli Stati generali del Mezzogiorno di Fi. 

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41 minuti fa

Tajani: “Israele comprenda che la priorità è salvare vite”

“Israele deve comprendere che c’è una priorità che è la salvezza di centinaia di vite umane”. Così il segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, chiudendo gli Stati generali del Mezzogiorno organizzati dal suo partito e in corso a Reggio Calabria.  “Basta bombardamenti a Gaza, sì alla liberazione degli ostaggi – ha aggiunto – Bisogna costruire la pace e bisogna aiutare la popolazione. Abbiamo deciso di accogliere altri 50 palestinesi che arriveranno nei prossimi giorni. Però basta bombardamenti, il popolo palestinese non ha colpa, i criminali sono quelli di Hamas, sono loro che tengono in condizioni disumane gli ostaggi”.

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42 minuti fa

Katz promette sovranità rafforzata su Monte del Tempio

Il ministro della Difesa Israel Katz promette che Israele rafforzera’ la sua presa su Gerusalemme, incluso il Monte del Tempio. La sua dichiarazione arriva in un clima di alta tensione dopo la visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir. La sua visita ad Al Aqsa ha suscitato un’ondata di sdegno e preoccupazione nel mondo arabo. In un post su X, Katz ha condiviso immagini di se stesso mentre visita il Muro Occidentale e posa con i soldati dell’Idf, affermando di aver pregato per il ritorno degli ostaggi, la pace per le comunita’ israeliane, la difesa delle forze di sicurezza e la sconfitta di Hamas.

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49 minuti fa

Ufficio Netanyahu: “Non cambia status quo Monte del Tempio”

“La politica di Israele volta a mantenere lo status quo sul Monte del Tempio non e’ cambiata e non cambiera’”. Ad affermarlo e’ l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, in risposta alla visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir, che ha suscitato un’ondata di sdegno e preoccupazione nel mondo arabo. 

12:59

Siria, media: “Attacco a forze sicurezza a Sweida. Un morto”

Gruppi armati hanno attaccato le forze di sicurezza siriane nella provincia drusa di Sweida, nel sud del Paese, e un agente e’ rimasto ucciso. Lo ha riferito la tv di stato siriana Ekhbariya. “Gruppi fuorilegge hanno violato l’accordo di cessate il fuoco nella provincia di Sweida, attaccato le forze di sicurezza interne e bombardato diversi villaggi nelle campagne della provincia”, ha riferito una fonte della sicurezza all’emittente. “Questi attacchi confermano la determinazione dei gruppi fuorilegge a mantenere Sweida in una spirale di tensione, escalation e caos”, ha sottolineato la stessa fonte.

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12:52

Media: “Altri sei morti di fame a Gaza. 175 in tutto”

Altri sei palestinesi sono morti di fame a Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Salute, a quanto riferisce al Jazeera. Il bilancio totale delle vittime della carestia è salito così a 175, tra cui 93 bambini, secondo la fonte.

12:47

Mantovano: “Italia sta facendo massimo per alleviare sofferenze Gaza”

“L’esperienza di questi giovani che provengono da Paesi in conflitto tra di loro o da Paesi al cui interno ci sono conflitti è un’esperienza che deve scuotere ancora di più le autorità di tutte le Nazioni impegnate per arrivare alla pace. L’Italia, come sapete, sta facendo il massimo per alleviare le sofferenze delle popolazioni di Gaza, sta partecipando alla missione di invio di aiuti alimentari e sta facendo ogni sforzo perché cessi questa tragedia terribile”. Lo ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano a margine del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata. Riguardo al lancio di aiuti, ha spiegato che “Il lancio è certo, le autorità sono pronte. Si tratta di coordinarsi anche con le autorità degli altri Paesi perché ciò avvenga in modo ordinato”. A essere coinvolte, risponde “l’Aeronautica Militare, la Protezione civile, c’è spazio per l’intelligence: tutte le realtà che finora, a cominciare dal ministro degli Esteri, sono già intervenute in quell’area per spostare in Italia centinaia di bambini che poi sono andati negli ospedali pediatrici con i loro familiari”. Rispondendo, infine ad una domanda sull’attacco alla Mezzaluna Rossa Mantovano ha detto: “é uno degli aspetti più disumani e incomprensibili di questa tragedia, che anche quando intervengono la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e altri soggetti impegnati nella protezione delle persone continuano i combattimenti e tutto cio è intollerabile”.

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12:46

Crisi umanitaria a Gaza, si aggrava la malnutrizione bambini. VIDEOCrisi umanitaria a Gaza, si aggrava la malnutrizione bambini | Video Sky - Sky TG24Crisi umanitaria a Gaza, si aggrava la malnutrizione bambini | Video Sky – Sky TG24Vai al contenuto

12:46

Germania: “Lancio aiuti non basta. Servono tir via terra”

Il lancio di aiuti da aerei su Gaza non basta a sconfiggere la carestia: nella Striscia devono entrare generi di prima necessita’ su camion via terra. A sostenerlo e’ stato ministro degli Esteri tedesco, Johann
Wadephul, in un’intervista alla radio pubblica tedesca
‘Deutschland Frunk’. “Il blocco che Israele ha imposto ha praticamente portato a una carestia nella Striscia di Gaza”, ha detto Wadephul, “i nostri lanci aerei possono portare solo un piccolo sollievo, facciamo tutto quel che si puo’ aiutare, ma bisogna andare via terra”.

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12:45

Israele: “Hamas sta facendo morire di fame gli ostaggi”

“Affamato. Spezzato. Costretto a scavarsi la fossa. Questa è la vera carestia a Gaza: Hamas sta facendo morire di fame gli ostaggi”. Lo scrive il ministero degli Esteri israeliano sul suo account X postando il video diffuso dal gruppo terroristico dell’ostaggio Eyatar David, scheletrico e senza forze, mentre viene costretto a scavarsi la fossa dentro un tunnel dove è tenuto prigioniero da 667 giorni.

12:36

Tajani: “Non ci sono condizioni per riconoscere Stato Palestina”

“In questo momento non ci sono, in base al diritto costituzionale e al  diritto pubblico internazionale, le condizioni oggettive perché ci sia  uno Stato palestinese.Dobbiamo lavorare per costruirlo, questo sì. Noi  stiamo facendo questo, riconoscere uno Stato che non c’è è soltanto un  esercizio teorico”. A dirlo il ministro degli Esteri e vicepremier  Antonio Tajani, parlando con i giornalisti agli Stati generali del  Mezzogiorno di Forza Italia.”Questo – ha aggiunto – non significa che  non si deve dire a Israele basta bombardamenti, basta attacchi contro la  popolazione civile, basta vittime.Come dobbiamo dire a Hamas basta  usare il popolo palestinese come scudo umano, basta tenere in condizioni  disumane ostaggi che non hanno nessuna responsabilità nella politica di  Israele.Quindi dobbiamo lanciare dei messaggi forti proprio per  costruire la pace.Noi siamo schierati dalla parte della pace, non siamo  contro il popolo palestinese, non siamo contro il popolo israeliano”.  “Attenzione anche – ha detto Tajani – a non creare, con un linguaggio  violento, nuovi sentimenti di antisemitismo.Questo è  inaccettabile.Quindi bisogna sempre usare un linguaggio a favore della  pace, non un linguaggio di odio.Diciamo a Israele basta, diciamo ad  Hamas basta, ora è il momento del dialogo, è il momento del cessate il  fuoco per costruire una pace duratura in quel martoriato Medio  Oriente.Non sarà facile ma non bisogna arrendersi di fronte alle  difficoltà”.

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12:26

Idf: operazione contro trafficanti di armi nel sud della Siria

Durante la notte, l’Idf ha concluso un’operazione contro sospetti trafficanti di armi nell’area di Hader, nel sud della Siria. Lo ha dichiarato il portavoce militare, precisando che, grazie a un monitoraggio d’intelligence e a un’approfondita attività sul terreno, le forze hanno effettuato irruzioni simultanee in quattro località diverse, individuando numerosi armamenti destinati al traffico illegale.

12:22

Sa’ar: “Hamas ringrazia i Paesi che riconoscono la Palestina”

In una intervista a al Jazeera “il terrorista di Hamas Ghazi Hamed ringrazia l’iniziativa di diversi Paesi di riconoscere uno Stato palestinese: è uno dei frutti del 7 ottobre. Abbiamo dimostrato che la vittoria su Israele non è impossibile e le nostre armi sono un simbolo della dignità palestinese”. “Se questa è la persona che ti applaude, cosa dice di te?”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar commentando l’intervista del leader e negoziatore di Hamas Ghazi Hamad in cui ha difeso gli attacchi del 7 ottobre. “Lasciatemi dire: prima del 7 ottobre, il mondo stava anche solo discutendo della Palestina? Chiedete al presidente Abu Mazen, qualcuno stava prestando attenzione?”, ha detto Hamed nell’intervista. “Hanno detto all’Autorità Palestinese di dimenticare la soluzione a due Stati. Il 7 ottobre ha cambiato tutto questo. Sì, abbiamo pagato un prezzo, ma quale opzione avevamo? Arrenderci a Ben Gvir e ai suoi coloni estremisti? Stava profanando Al-Aqsa, parlando ogni giorno di annettere la Cisgiordania. Le nostre opzioni erano: arrendersi o resistere. Grazie alla resistenza, abbiamo visto grandi risultati: il mondo sta di nuovo riconoscendo la Palestina. L’immagine di Israele come democrazia è distrutta. Il mito dell’invincibilità israeliana è scomparso. Oggi, le persone stanno marciando contro il genocidio in ogni capitale occidentale. Netanyahu è ricercato dalla Corte Penale Internazionale. Israele è accusato di genocidio e pulizia etnica. E dopo 22 mesi di guerra, Israele non ha ancora sconfitto Gaza, recuperato i prigionieri, o stabilito il controllo. Gaza è diventata un modello di resistenza eroica”, ha detto il leader di Hamas.

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12:06

Onu: da 19 maggio solo 10% aiuti ha raggiunto civili a Gaza

Secondo i dati pubblici dell’Onu (Monitoring & Tracking DashboardUN2720)  un sistema che traccia ogni camion di aiuti che entra a Gaza utilizzando codici Qr, tra il 19 maggio e il 2 agosto, sono state scaricate circa 40.000 tonnellate di aiuti umanitari, ma solo 4.100 tonnellate (il 10%) sono arrivate a destinazione. Il resto è stato contrassegnato come “intercettato”, cioè i carichi “sono stati dirottati lungo il tragitto dentro Gaza sia pacificamente da parte di persone affamate che con la forza da parte di attori armati”.

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11:55

Madre ostaggio ucciso: “Meglio arrendersi ad Hamas che lasciare muoiano di fame”

“Dobbiamo arrenderci. Non ho paura di dirlo. Arrendersi è meno terribile che lasciare che gli ostaggi muoiano di fame”. Lo ha dichiarato all’emittente pubblica israeliana, Iris Haim, madre di Yotam Haim, tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza e che, dopo essere riuscito a fuggire, fu ucciso accidentalmente insieme ad altri due ostaggi dai soldati dell’Idf nel dicembre 2023. Secondo la donna, Israele deve accettare le richieste di Hamas nei negoziati per un accordo sugli ostaggi e “la guerra non dovrebbe durare per 20 anni. Dovremmo arrenderci, alzare bandiera bianca e poi tornare in guerra, perché questo nemico non se ne andrà da nessuna parte”, ha aggiunto.

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11:54

Media Gaza, 6 morti in 24 ore per la carestia

Sei persone sono morte nelle ultime 24 ore a causa della carestia e della malnutrizione nella Striscia di Gaza, hanno riferito oggi fonti mediche palestinesi citate da Wafa. I decessi sono stati registrati in diversi ospedali del territorio. 

11:47

Gran Bretagna accoglierà e curerà 300 bimbi malati da Gaza

Centinaia di bambini gravemente malati saranno trasferiti da Gaza verso la Gran Bretagna, dove saranno curati gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale (Nhs). A riferirlo e’ stato oggi il Times di Londra, anticipando un piano che il governo annuncera’ nelle prossime settimane. L’esecutivo di Keir Starmer permettera’ l’ingresso nel Paese a 300 giovani al massimo, ha spiegato una fonte autorevole di Whitehall. Il programma operera’ in parallelo con un’iniziativa del gruppo Project Pure Hope, fondato da medici volontari sempre allo scopo di portare bambini malati e feriti da Gaza al Regno Unito per ricevere cure.

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11:38

Mantovano: “Italia sta facendo il massimo per aiuti Gaza”

“L’Italia sta facendo il massimo per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza. Partecipa alla missione di invio degli aiuti alimentari e compie ogni sforzo per porre fine a questa tragedia terribile”. Cosi’ il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al termine della messa conclusiva del Giubileo dei Giovani presieduta dal Papa a Tor Vergata. Parlando con i giornalisti, Mantovano ha confermato che il lancio degli aiuti “e’ certo, le autorita’ sono pronte. Si tratta solo di coordinarsi con i partner internazionali affinche’ tutto avvenga in modo ordinato”.

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11:31

Mantovano: “Intollerabile nuovo attacco a Gaza”

“E’ uno degli aspetti piu’ disumani e incomprensibili di questa tragedia. Anche quando intervengono la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e altri soggetti impegnati nella protezione delle persone, i combattimenti continuano. Tutto questo è intollerabile”. Cosi’ il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al termine della messa a Tor Vergata riguardo alle notizie giunte in mattinata dalla Mezzaluna Rossa, secondo cui un nuovo bombardamento avrebbe causato vittime civili.

11:14

Decine di migliaia a Sydney alla marcia pro-pal, anche Assange

Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla Marcia per l’umanità, nonostante la pioggia torrenziale, a Sydney in Australia. Tra i manifestanti che brandivano cartelli con slogan e appelli ai politici per lo stop della guerra a Gaza – riporta la Bbc – è stato avvistato il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. Anche il parlamentare federale australiano Ed Husic e l’ex premier del Nuovo Galles del Sud Bob Carr. La marcia sull’Harbour Bridge si è svolta dopo essere stata autorizzata – ricorda il media britannico – dalla Corte Suprema solo alla vigilia, in quella che gli organizzatori hanno definito una decisione “storica”. L’ultima chiusura del Sydney Harbour Bridge per un’assemblea pubblica risale al 2023, quando circa 50.000 persone marciarono lungo l’iconica carreggiata per il World Pride.

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11:14

Mezzaluna Rossa, attacco nostra sede è crimine guerra

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha condannato l’attacco israeliano al suo quartier generale a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in cui uno degli operatori e’ morto e due sono rimasti feriti. “Questo attacco deliberato a una struttura protetta della Mezzaluna Rossa è una grave violazione del diritto umanitario internazionale: e’ un crimine di guerra”, ha denunciato l’organizzazione in una dichiarazione pubblicata sul suo account X. Il quartier generale colpito era chiaramente identificabile e la sua posizione era nota alle forze israeliane, ha assicurato la Mezzaluna Rossa: “Non si e’ trattato di un errore”, 

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11:13

Giordania, visita Ben Gvir a Spianata Moschee provocazione

La Giordania ha condannato con forza come “provocatoria” la visita compiuta oggi dal ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, l’ultranazionalista Itamar Ben Gvir, alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme. In una dichiarazione, il portavoce del ministero degli Esteri del regno hashemita, Sufian al Qudah, ha definito l’iniziativa di Ben Gvir una “flagrante violazione del diritto internazionale, una provocazione inaccettabile e un’escalation da condannare”. Israele, ha ricordato al Qudah, “non ha alcuna sovranita’ sulla sacra moschea di Al Aqsa”, il terzo luogo piu’ sacro dell’islam dopo la Mecca e Medina. Custode dei luoghi santi musulmani è invece proprio la Giordania.

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10:55

Gaza, arrivano 2 autocisterne di gasolio dal valico di Rafah

Due autocisterne con 107 tonnellate di gasolio stanno per entrare a Gaza dal valico di Rafah con l’Egitto. Lo ha reso noto la tv statale egiziana Al Qahera, citata da Al Arabiya. Non c’è ancora conferma che i camion siano effettivamente entrati. L’ultimo ingresso di autocisterne di carburante nella Striscia era stato il 10 luglio. Dal marzo scorso Isreale ha ridotto drasticamente il flusso di rifornimenti a Gaza, per indebolire Hamas, provocando però una grave carenza di cibo per la popolazione. La mancanza di carburante ha danneggiato anche pesantemente l’operatività degli ospedali. 

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10:47

Giubileo dei giovani, Papa: “Siamo con i ragazzi di Gaza e dell’Ucraina”

“Siamo con i giovani di Gaza, con i giovani dell’Ucraina e di ogni terra insanguinata dalla guerra”. Lo ha detto il Papa all’Angelus, alla fine della messa. “Voi siete il segno – ha detto Prevost al milione di ragazzi che hanno partecipato alla celebrazione – che un altro mondo è possibile, un mondo di amicizia in cui i conflitti non vengono risolti con le armi ma con il dialogo”. 

10:43

Governo Gaza, solo 36 camion di aiuti sono entrati ieri

Solo 36 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza ieri, nonostante il peggioramento della situazione umanitaria nell’enclave, hanno avvertito i funzionari palestinesi. Secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza, scrive Sky News, la maggior parte dei rifornimenti umanitari è stata saccheggiata e rubata, “a causa dello stato di caos in materia di sicurezza che l’occupazione israeliana perpetua sistematicamente e deliberatamente”. 

10:36

Gaza, 18 palestinesi uccisi stamani, 13 cercavano cibo

Almeno 18 palestinesi sono stati uccisi stamani da fuoco e attacchi aerei isrealiani a Gaza. Tredici delle vittime cercavano aiuti umanitari. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa, citando fonti sanitarie. Tredici persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco nei pressi del centro di distribuzione aiuti di Rafah della Gaza Humanitarian Foundation. Altre due vittime sono state provocate da un bombardamento di aerei israeliani contro una scuola che ospita sfollati a ovest di Khan Yunis, ad Al-Amal. Quattro palestinesi sono stati uccisi da un attacco contro persone che cercavano aiuti nel corridoio di Netzarim, nel centro di Gaza. Altri tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco contro un assembramento di persone a est di Gaza City, a Shujaiya. Secondo fonti palestinesi, le vittime a Gaza dall’inizio della guerra sono arrivate a 60.430, con oltre 148.722 feriti. Ma si teme che molte vittime siano ancora sotto le macerie degli edifici distrutti, in zone di guerra dove è impossibile recuperarle. 

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10:28

Kallas: “Video ostaggi israeliani emaciati sono spaventosi e barbari”

I video pubblicati da Hamas e dalla Jihad islamica che mostrano ostaggi israeliani emaciati sono “spaventosi” e barbari. Lo ha affermato il capo degli affari esteri dell’Ue, Kaja Kallas. “Le immagini degli ostaggi israeliani sono spaventose e mettono a nudo la barbarie di Hamas – ha scritto su X – Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. Hamas deve disarmarsi e porre fine al suo dominio a Gaza. Allo stesso tempo, gli aiuti umanitari su larga scala devono poter raggiungere chi ne ha bisogno”.

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10:06

Cri: “Gesto intollerabile attacco a sede Mezzaluna Palestinese”

“Un gesto intollerabile”. Così il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro definisce l’attacco nel sud di Gaza che ha provocato la morte di un operatore della Mezzaluna Rossa Palestinese e il ferimento di altri tre. “Troppo il sangue versato dagli operatori umanitari – aggiunge – in questo conflitto, troppo quello versato dai civili”.  “Attaccare edifici o veicoli identificati con il nostro emblema, attaccare operatori sanitari, – ricorda – è contrario alle norme del diritto internazionale umanitario e, soprattutto, è un duro colpo ai diritti e alla dignità della popolazione civile che, messa in ginocchio dal conflitto, rischia di non ricevere le cure necessarie, già rese difficili a causa della guerra” conclude Valastro.

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09:58

Media: “Entrano a Gaza primi camion carburante da marzo”

Almeno due camion carichi di carburante sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah. A mostrarlo sono video che circolano sui social media. E’ la prima fornitura di carburante che arriva della Striscia da marzo.

09:45

Iran, Sa’ar: “Abbiamo rallentato programma nucleare, ma adesso produce missili”

“Il programma nucleare iraniano è stato fatto arretrare di alcuni anni, ma adesso Teheran produce missili. Abbiamo preso di mira tutte le componenti della filiera nucleare, compresi l’arricchimento, la trasformazione e la militarizzazione del materiale radioattivo. Secondo le nostre stime, prima del nostro attacco di giugno, l’Iran era a circa sei mesi dalla possibilità di produrre una bomba nucleare”. Lo ha detto a Libero il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, aggiungendo che “ora c’è un impegno molto chiaro, non solo da parte di Israele, ma anche degli Stati Uniti, a intervenire di nuovo per impedire che l’Iran ottenga armi nucleari. E credo che gli Stati Uniti abbiano dimostrato con i fatti di prendere la questione molto seriamente”. Sa’ar sottolinea che Teheran non ha smesso di essere pericoloso, “perché c’è un altro pericolo che viene dall’Iran: il programma di missili balistici. Hanno in programma di produrne circa 300 al mese, un numero incredibile. E questo esporrebbe il nostro piccolo Stato a un pericolo insostenibile. Abbiamo gravemente danneggiato la loro capacità di produrre missili balistici. Quindi, anche da questo punto di vista, oggi siamo in una posizione migliore e questo è importante anche per la sicurezza dell’Europa, come i governi europei sanno bene. Spero che i Paesi dell’E3 – Germania, Regno Unito e Francia – attivino questo mese la clausola di ‘snapback’, che consente di reintrodurre le sanzioni contro l’Iran, per impedire ogni comportamento destabilizzante. Questo include anche il sostegno a gruppi terroristici e ad attori statali e non statali in tutta la regione, come Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen, che tra l’altro rappresentano una seria minaccia anche per l’economia italiana”.

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09:35

Saar: “La Palestina sarebbe uno Stato di Hamas”

“Ad oggi, circa 145 Paesi riconoscono lo Stato palestinese. Ma è un riconoscimento del tutto irrazionale, innanzitutto perché non esiste un reale Stato palestinese. In secondo luogo perché, se uno Stato palestinese oggi esistesse, sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas. Sarebbe lo Stato più radicalizzato del pianeta, situato a pochi chilometri da tutti i nostri centri abitati. Renderebbe la regione ancora più instabile e sarebbe un enorme vantaggio per l’Iran, perché gli consentirebbe di avere, tramite Hamas  nella Striscia di Gaza, nuovi confini con Israele, come li ha già tramite Hezbollah. E questo senza che Israele abbia confini con l’Iran. Non ci sarebbe davvero alcuna razionalità in una scelta del genere”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, intervistato da Libero. Saar commenta anche le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Mi è spiaciuto per ciò che ha detto il presidente Mattarella. Abbiamo grande rispetto per lui e per l’Italia, ma il nostro presidente Herzog ed io gli abbiamo risposto sottolineando che stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale, e che queste accuse non rappresentano il modo in cui operiamo”. In ogni caso “credo che Italia e Israele siano amici. Sappiamo che c’è un’enorme ondata anti-israeliana alimentata dai resoconti dei media, che, per usare un eufemismo, non sono sempre accurati né equilibrati. Ma credo che i rapporti tra noi siano forti e che supereremo questo periodo”. Per il ministro “dire che stiamo commettendo un genocidio è completamente falso, è pura propaganda antisemita”. E per quanto riguarda la posizione del Vaticano “siamo delusi da qualsiasi Stato o entità che riconosca unilateralmente uno Stato palestinese, perché questo serve solo ad allontanarci dalla pace e dalla sicurezza”. Saar poi parla anche di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi: “Albanese è un’antisemita, è ossessionata con Israele, come di recente è emerso molto bene nelle tensioni nate con l’amministrazione americana”, afferma. 

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09:20

Ben-Gvir guida incursione di coloni intorno ad Al-Aqsa

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, ha guidato stamani una incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, presso la moschea di Al-Aqsa, accompagnato dal parlamentare del Likud Amit Halevi. Lo riferice l’agenzia plaestinese Wafa.    Secondo il Dipartimento islamico Waqf di Gerusalemme (l’organizzazione che gestisce gli edifici musulmani dell’area), almeno 1.251 coloni hanno occupato i cortili intorno alla moschea. I coloni hanno celebrato rituali, con preghiere, danze e canti ad alta voce, che si sono sentiti in tutta la spianata.In precedenza, intorno alla mezzanotte, Ben-Gvir aveva guidato una marcia di coloni attraverso la Città vecchia, in occasione di quello che i gruppi ebraici estremisti definiscono l’anniversario della distruzione del Tempio. Questi gruppi hanno diffuso appelli per incursioni di massa dei coloni ad A-Aqsa domenica mattina, per celebrare l’anniversario. Questi fatti seguono una campagna di appelli e cambiamenti politici, fra i quali il controverso ordine di Ben-Gvir alla polizia di permettere ai coloni di cantare e danzare sulla Spianata. A maggio, il ministro aveva dichiarato pubblicamente che “la preghiera e il prostrarsi sono ora possibili sul Monte del Tempio”, in contrasto con la tradizione storica del sito. 

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09:19

Governo Gaza: “Ieri entrati solo 36 camion”

Ieri sono entrati a Gaza solo 36 camion di aiuti, molto al di sotto dei 500-600 che secondo le Nazioni Unite sono necessari per soddisfare le esigenze degli abitanti della Striscia. A riferirlo e’ stato l’ufficio stampa del governo di Gaza, riporta al Jazeera. La maggior parte dei camion sono stati saccheggiati prima che il loro contenuto potesse essere distribuito, ha spiegato l’ufficio, che ha accusato Israele di fomentare “il caos sistematicamente e deliberatamente”. E’ necessaria “l’apertura immediata dei valichi e l’ingresso di quantità sufficienti di aiuti e latte in polvere per bambini”, ha sottolineato ancora la fonte.

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09:00

Ben Gvir: “Conquistare e occupare tutta Gaza”

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, è tornato a invocare l’occupazione di Gaza. “Bisogna conquistare tutta Gaza, dichiarare sovranità su tutta la Striscia, eliminare ogni membro di Hamas e incoraggiare l’emigrazione volontaria”, ha dichiarato dopo una visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme. “Solo in questo modo riporteremo a casa gli ostaggi e vinceremo la guerra”, ha assicurato in un video pubblicato su X.

08:38

Kallas: “Immagini ostaggi denunciano barbarie Hamas”

L’Unione europea ha condannato Hamas per i video di due ostaggi israeliani in condizioni fisiche terribili. “Le immagini degli ostaggi israeliani sono spaventose e denunciano la barbarie di Hamas”, ha scritto su X l’Alto rappresentante Kaja Kallas. “Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. Hamas deve disarmarsi e porre fine al suo dominio a Gaza”, ha proseguito. “Allo stesso tempo, è necessario consentire che gli aiuti
umanitari su larga scala raggiungano chi ne ha bisogno”, ha
sottolineato Kallas. 

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08:32

Sa’ar: “Delusi da Quirinale e Vaticano. Ma amici di Italia”

Israele non ha fatto mistero di non avere condiviso le posizioni sulla guerra a Gaza e il riconoscimento dello Stato della Palestina espresse dal Quirinale e dal Vaticano. E lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Gideon Sa’ar in un’intervista a ‘Libero’.
“Mi è dispiaciuto per cio’ che ha detto il presidente Mattarella. Abbiamo grande rispetto per lui e per l’Italia, ma il nostro presidente Herzog e io gli abbiamo risposto sottolineando che stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale”, ha ricordato. Detto questo, “credo che Italia e Israele siano amici”. Quanto al riconoscimento della Palestina, “certo che siamo delusi” dal Vaticano, ha ammesso, “siamo delusi da qualsiasi Stato o entita’ che riconosca unilateralmente uno Stato palestinese perche’ questo serve solo ad allontanarci dalla pace e della sicura”. Per Sa’ar, “un riconoscimento e’ del tutto irrazionale. Se uno Stato palestinese oggi esistesse sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas”.

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08:11

Tajani: “Riconoscimento Palestina solo a fine percorso”

La Palestina potra’ essere riconosciuta solo quando ci saranno basi solide di uno Stato. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha ribadito in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il riconoscimento e’ un atto formale importante e noi siamo
concretamente favorevoli. Ma oggi non ci sono i presupposti
concreti per uno Stato palestinese”, ha spiegato.
“Dobbiamo costruire le condizioni per uno Stato che riconosca
Israele e sia riconosciuto da Israele. La reciprocita’ non e’
secondaria. Gaza e Cisgiordania dovrebbero essere riunificate.
Le Nazioni Unite potrebbero guidare missione di caschi blu a
guida araba per garantire la stabilita’ della Striscia, l’Italia
sarebbe pronta a partecipare”, ha assicurato.
“Pero’ non possiamo riconoscere qualcosa che di fatto non
esiste”, ha insistito, “il riconoscimento deve arrivare alla
fine di un percorso, quando ci saranno tutti gli ‘ingredienti’
costituzionali di uno Stato. A settembre, all’Assemblea Onu se
ne discutera’ in maniera approfondita, ma intanto dobbiamo
raggiungere il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”.
Tajani ha poi ribadito che l’Italia e’ impegnata a portare aiuto
alla popolazione di Gaza e l’urgenza di mettere fine alle
sofferenze. “La nostra condanna per quello che accade e’ chiara,
l’hanno ribadito sia Mattarella sia Meloni. Quel che sta facendo
il governo israeliano e’ oltre la linea rossa”, ha detto.

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07:48

Nyt: vittime Hamas e Hezbollah portano Unrwa in tribunale

Vittime e famigliari di persone uccise o ferite in attacchi di Hamas e Hezbollah hanno citato in giudizio l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata ai palestinesi (Unrwa), accusata di aiutare i gruppi armati e alimentare il terrorismo. Lo scrive il New York Times.
La causa è stata presentata giovedi’ in tribunale federale nel
distretto di Columbia da cittadini americani che vivono in
Israele e negli Stati Uniti, e da loro familiari. E’ la seconda
volta che accade: un procedimento simile era stato aperto l’anno
scorso anno al tribunale federale di Manhattan.
In quell’occasione, l’allora amministrazione Biden chiari’ che
l’Unrwa gode di immunita’ diplomatica e non puo’ essere
processata, ma ad aprile il dipartimento di Giustizia ha
ribaltato il parere e aperto la strada a questa nuova denuncia.

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07:23

Ong: per Israele l’88% dei casi di presunti abusi è senza accuse

L’organizzazione internazionale Azione contro la violenza armata (Aoav) ha affermato che quasi nove indagini militari israeliane su dieci che riguardano presunte violazioni dei diritti umani o crimini di guerra commesse dai suoi soldati dall’inizio della guerra a Gaza sono state chiuse senza trovare colpe o sono rimaste senza soluzione. Lo scrive il Guardian. Tra le indagini irrisolte figurano l’uccisione di almeno 112 palestinesi in coda per la farina a Gaza City nel febbraio 2024, ha affermato l’Ong, e un attacco aereo che ha ucciso 45 persone in un campo con tende a Rafah nel maggio 2024 .    Rimane irrisolta anche l’inchiesta sull’uccisione di 31 palestinesi mentre si recavano a ritirare cibo in un punto di distribuzione a Rafah il 1° giugno. Secondo testimoni sarebbero stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco. Poco dopo, le forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che le notizie erano “false”, ma hanno precisato al quotidiano britannico che l’incidente era “ancora in fase di revisione”.    Iain Overton e Lucas Tsantzouris, del team dell’Aoav, hanno affermato che le statistiche suggeriscono che Israele sta cercando di creare un “modello di impunità non riuscendo a incolpare nella stragrande maggioranza dei casi le loro forze”.

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07:21

Corteo blocca autostrada Tel Aviv: “Ostaggi abbandonati”

Decine di manifestanti che chiedono un’intesa sulla la restituzione degli ostaggi nelle mani di Hamas hanno bloccato questa mattina l’autostrada Ayalon a Tel Aviv. Lo riferisce il Times of Israel. I dimostranti hanno cartelli con su scritto: “Abbandonare gli ostaggi è come distruggere il terzo tempio. Tutti lascino Gaza con un unico
accordo”. Ieri sera oltre diecimila persone si sono radunate a piazza
degli Ostaggi sempre a Tel Aviv, dopo che Hamas ha diffuso i video con Evyatar David e Rom Braslavski gravemente denutriti, e David costretto a scavare quello che potrebbe essere la sua fossa in un tunnel di Gaza. Il fratello maggiore di David, Ilay, ha accusato Hamas di avere inscenato “una delle campagne piu’ orribili che si possano
immaginare” e di usare la sofferenza come strumento contorto per
la sua propaganda. Evyatar David ha esortato il governo israeliano e i leader mondiali, in particolare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ad arrivare al rilascio degli ostaggi “con ogni mezzo”.

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07:07

Al Jazeera: “62 morti in un giorno a Gaza”

Sessantadue palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito ad Al Jazeera fonti ospedaliere. Il bilancio delle vittime include 38 persone che cercavano aiuti nei siti di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf).

07:05

Attacco israeliano contro sede Mezzaluna rossa, un morto

Un operatore della MezzalunaRossa palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la sede centrale dell’organizzazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo ha annunciato l’organizzazione.  L’attacco ha causato l’incendio del primo piano dell’edificio, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa palestinese in un comunicato pubblicato su X. “Un membro dello staff della Mezzaluna Rossa Palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che le forze israeliane hanno preso di mira la sede centrale della Società a Khan Younis, appiccando un incendio al primo piano dell’edificio”, ha dichiarato l’organizzazione umanitaria in un post su X.    Un video, che secondo la Mezzaluna rossa “cattura i momenti iniziali” dell’attacco, mostra incendi in un edificio, e pavimenti coperti di macerie.    L’attacco arriva due giorni dopo la visita dell’inviato statunitense Steve Witkoff a un centro di soccorso sostenuto dagli Stati Uniti a Gaza per ispezionare gli sforzi per far arrivare cibo nel devastato territorio palestinese.    Nel marzo scorso, 8 membri dello staff della Mezzaluna Rossa, sei dell’agenzia di protezione civile di Gaza e un dipendente dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi sono stati uccisi in un attacco delle forze israeliane nel sud di Gaza, secondo l’ agenzia umanitaria delle Nazioni Unite Ocha.

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