Il Dna e il parente di 500 anni fa

«Però in giro vedo un sacco di interpretazioni un po’ tirate per i capelli, un po’ come se qualcuno volesse vederci del male a tutti i costi», continua. «A me è sembrata una perizia molto chiara e che ha appianato tantissimi punti. Quindi io sono contento che finalmente sia arrivata. L’unica cosa che mi viene da dire è che si parla di linea paterna, e tutti associano all’idea papà, nonno, fratelli, ma in realtà sarebbe la linea patrilineare, che in realtà prende da quando quell’Y, quella linea familiare, si è originata in Italia. Quindi in realtà, fosse anche quello, non è detto che sia per forza un mio parente diretto tutt’oggi. Può anche essere che 500 anni fa, quando si è creata la linea familiare che oggi è portato ai Sempio, in giro in Italia ci siano altre persone che condividono questa cosa e che oggi non siano imparentati con me».