Martedì 16 dicembre gli Stati Uniti ospiteranno a Doha una conferenza con i Paesi partner per pianificare la Forza internazionale di stabilizzazione per Gaza. Prevista la presenza di rappresentati di almeno 25 Paesi coinvolti in incontri sulla struttura di comando e altre questioni relative alla forza di Gaza. Intanto Meloni porta Abu Mazen sul palco di Atreju, la festa di Fdi. ‘Italia centrale nel percorso verso la pace con la prospettiva dei due Stati’, afferma la premier. Il presidente dell’Anp chiede che ‘l’Italia prosegua nel percorso per riconoscere la Palestina, noi siamo pronti a collaborare’.\n\n

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Al via all’hotel Rome Cavalieri agli incontri,del capo dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, con i leader dei partiti di centrosinistra. Il primo ad essere ricevuto è stato il segretario del Prc Maurizio Acerbo. Sono già arrivati la segretaria del Pd Elly Schlein, che sarà la seconda, e il presidente del Movimento Cinque stelle Giuseppe Conte. Attesi i leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

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Il rappresentante del Programma Mondiale della Sanità (Oms) nei Territori Palestinesi, Rik Peeperkorn, ha dichiarato che solo 18 ospedali su 36 e il 43% dei centri di assistenza sanitaria primaria di Gaza sono parzialmente funzionanti. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Nonostante le enormi difficoltà, l’ospedale Shifa di Gaza City è di nuovo parzialmente operativo.    Peeperkorn ha affermato che a Gaza persiste una grave carenza di medicinali essenziali e di forniture mediche necessarie, tra le altre cose, per il trattamento delle malattie cardiache, il trapianto di rene e l’emodialisi, e la chirurgia di terapia intensiva: \”Sebbene i tassi di approvazione per le forniture fossero migliorati, il processo di invio di medicinali e attrezzature mediche a Gaza è rimasto inutilmente lento e complesso\”.  L’Oms ha anche affrontato molte difficoltà nel portare a Gaza reagenti di laboratorio e componenti essenziali per macchinari. Molti articoli sono stati respinti perché classificati come \”a duplice uso\”. Le forniture mediche devono ricevere un’autorizzazione generale per entrare a Gaza e devono essere spedite rapidamente in modo da poter far fronte alle esigenze urgenti, ha aggiunto. Peeperkorn ha sottolineato che \”è in questo contesto che la tempesta Byron ha colpito Gaza, aggravando le sofferenze delle famiglie già sfollate. Migliaia di loro si sono rifugiate in zone costiere prive di sistemi di drenaggio o barriere protettive. Solo lungo la costa di Khan Younis, oltre 4.000 persone vivevano in zone ad alto rischio. Almeno dieci persone sarebbero morte nelle ultime 24 ore a causa delle forti piogge. Questa settimana sono stati segnalati anche due decessi di neonati o bambini sotto i cinque anni per ipotermia\”. 

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Un palestinese è stato ucciso stamattina da colpi d’arma da fuoco dell’esercito israeliano a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo afferma l’agenzia palestinese Wafa, citando fonti mediche. Si chiamava Muhammad Sabri Al-Adham, e aveva 19 anni.    Secondo Wafa, l’Idf continua a lanciare attacchi aerei su aree del quartiere di Al-Tuffah, a est di Gaza City, e a nord di Rafah, mentre proseguono le operazioni per far saltare in aria le case dei cittadini a est di Khan Yunis, a sud della Striscia.    Con l’uccisione di Al-Adham, il bilancio delle vittime palestinesi dall’accordo di cessate il fuoco dell’11 ottobre scorso è salito a 385, con 1.007 feriti, mentre sono stati recuperati 627 corpi.

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Secondo quanto riferito a Reuters da due funzionari statunitensi, scrive il Times of Israel, truppe internazionali potrebbero essere schierate nella Striscia di Gaza già dal mese prossimo per formare una forza di stabilizzazione autorizzata dall’Onu, ma non è ancora chiaro come verrà disarmato il gruppo terroristico palestinese Hamas. I funzionari, parlando a condizione di anonimato, hanno affermato che la Forza Internazionale di Stabilizzazione (Isf) non combatterà Hamas sottolineando che molti paesi hanno espresso interesse a contribuire e che i funzionari statunitensi stanno attualmente definendo le dimensioni, la composizione, l’alloggio, l’addestramento e le regole di ingaggio dell’Isf. Il Comando centrale degli Stati Uniti ospiterà una conferenza a Doha il 16 dicembre con le nazioni partner per pianificare la Forza internazionale di stabilizzazione per Gaza, hanno affermato i funzionari.

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Funzionari dell’intelligence Usa hanno temporaneamente sospeso la condivisione di alcune informazioni chiave con Israele durante l’amministrazione Biden, a causa di preoccupazioni sul modo in cui il Paese stava conducendo la guerra a Gaza: lo scrive la Reuters sul proprio sito, citando sei persone a conoscenza dei fatti.    Nella seconda metà del 2024, gli Stati Uniti hanno interrotto il flusso video in diretta proveniente da un drone statunitense sopra Gaza, che il governo israeliano stava utilizzando per rintracciare ostaggi e militanti di Hamas. La sospensione è durata almeno alcuni giorni, hanno affermato cinque delle fonti. Gli Stati Uniti hanno inoltre limitato l’uso di alcune informazioni di intelligence da parte di Israele nella caccia a obiettivi militari di alto valore a Gaza, hanno detto due delle fonti, che hanno preferito non specificare quando sia stata presa questa decisione. La decisione è arrivata mentre crescevano le preoccupazioni nella comunità dell’intelligence statunitense per il numero di civili uccisi nelle operazioni militari israeliane a Gaza.    I funzionari erano inoltre preoccupati che lo Shin Bet, l’agenzia di sicurezza interna israeliana, stesse trattando in modo inappropriato i prigionieri palestinesi, hanno aggiunto le fonti. Gli ufficiali temevano che Israele non avesse fornito sufficienti garanzie di rispettare il diritto di guerra nell’uso delle informazioni americane, stando a tre delle fonti. Secondo la legge statunitense, le agenzie di intelligence devono ricevere tali garanzie prima di condividere informazioni con un Paese straniero.

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Martedì 16 dicembre gli Stati Uniti ospiteranno a Doha una conferenza con i Paesi partner per pianificare la Forza internazionale di stabilizzazione per Gaza. Prevista la presenza di rappresentati di almeno 25 Paesi coinvolti in incontri sulla struttura di comando e altre questioni relative alla forza di Gaza. Intanto Meloni porta Abu Mazen sul palco di Atreju, la festa di Fdi. ‘Italia centrale nel percorso verso la pace con la prospettiva dei due Stati’, afferma la premier. Il presidente dell’Anp chiede che ‘l’Italia prosegua nel percorso per riconoscere la Palestina, noi siamo pronti a collaborare’.

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meno di un minuto fa

Al via gli incontri di Abu Mazen con i leader di centrosinistra

Al via all’hotel Rome Cavalieri agli incontri,del capo dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, con i leader dei partiti di centrosinistra. Il primo ad essere ricevuto è stato il segretario del Prc Maurizio Acerbo. Sono già arrivati la segretaria del Pd Elly Schlein, che sarà la seconda, e il presidente del Movimento Cinque stelle Giuseppe Conte. Attesi i leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

11:16

Oms: “A Gaza sono parzialmente funzionanti 18 ospedali su 36”

Il rappresentante del Programma Mondiale della Sanità (Oms) nei Territori Palestinesi, Rik Peeperkorn, ha dichiarato che solo 18 ospedali su 36 e il 43% dei centri di assistenza sanitaria primaria di Gaza sono parzialmente funzionanti. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Nonostante le enormi difficoltà, l’ospedale Shifa di Gaza City è di nuovo parzialmente operativo.    Peeperkorn ha affermato che a Gaza persiste una grave carenza di medicinali essenziali e di forniture mediche necessarie, tra le altre cose, per il trattamento delle malattie cardiache, il trapianto di rene e l’emodialisi, e la chirurgia di terapia intensiva: “Sebbene i tassi di approvazione per le forniture fossero migliorati, il processo di invio di medicinali e attrezzature mediche a Gaza è rimasto inutilmente lento e complesso”.  L’Oms ha anche affrontato molte difficoltà nel portare a Gaza reagenti di laboratorio e componenti essenziali per macchinari. Molti articoli sono stati respinti perché classificati come “a duplice uso”. Le forniture mediche devono ricevere un’autorizzazione generale per entrare a Gaza e devono essere spedite rapidamente in modo da poter far fronte alle esigenze urgenti, ha aggiunto. Peeperkorn ha sottolineato che “è in questo contesto che la tempesta Byron ha colpito Gaza, aggravando le sofferenze delle famiglie già sfollate. Migliaia di loro si sono rifugiate in zone costiere prive di sistemi di drenaggio o barriere protettive. Solo lungo la costa di Khan Younis, oltre 4.000 persone vivevano in zone ad alto rischio. Almeno dieci persone sarebbero morte nelle ultime 24 ore a causa delle forti piogge. Questa settimana sono stati segnalati anche due decessi di neonati o bambini sotto i cinque anni per ipotermia”. 

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11:16

Wafa: Idf uccide giovane palestinese nel nord della Striscia’

Un palestinese è stato ucciso stamattina da colpi d’arma da fuoco dell’esercito israeliano a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo afferma l’agenzia palestinese Wafa, citando fonti mediche. Si chiamava Muhammad Sabri Al-Adham, e aveva 19 anni.    Secondo Wafa, l’Idf continua a lanciare attacchi aerei su aree del quartiere di Al-Tuffah, a est di Gaza City, e a nord di Rafah, mentre proseguono le operazioni per far saltare in aria le case dei cittadini a est di Khan Yunis, a sud della Striscia.    Con l’uccisione di Al-Adham, il bilancio delle vittime palestinesi dall’accordo di cessate il fuoco dell’11 ottobre scorso è salito a 385, con 1.007 feriti, mentre sono stati recuperati 627 corpi.

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10:47

Media: truppe internazionali a Gaza già dal mese prossimo

Secondo quanto riferito a Reuters da due funzionari statunitensi, scrive il Times of Israel, truppe internazionali potrebbero essere schierate nella Striscia di Gaza già dal mese prossimo per formare una forza di stabilizzazione autorizzata dall’Onu, ma non è ancora chiaro come verrà disarmato il gruppo terroristico palestinese Hamas. I funzionari, parlando a condizione di anonimato, hanno affermato che la Forza Internazionale di Stabilizzazione (Isf) non combatterà Hamas sottolineando che molti paesi hanno espresso interesse a contribuire e che i funzionari statunitensi stanno attualmente definendo le dimensioni, la composizione, l’alloggio, l’addestramento e le regole di ingaggio dell’Isf. Il Comando centrale degli Stati Uniti ospiterà una conferenza a Doha il 16 dicembre con le nazioni partner per pianificare la Forza internazionale di stabilizzazione per Gaza, hanno affermato i funzionari.

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08:17

“Usa sospesero alcune informazioni di intelligence con Israele in era Biden”

Funzionari dell’intelligence Usa hanno temporaneamente sospeso la condivisione di alcune informazioni chiave con Israele durante l’amministrazione Biden, a causa di preoccupazioni sul modo in cui il Paese stava conducendo la guerra a Gaza: lo scrive la Reuters sul proprio sito, citando sei persone a conoscenza dei fatti.    Nella seconda metà del 2024, gli Stati Uniti hanno interrotto il flusso video in diretta proveniente da un drone statunitense sopra Gaza, che il governo israeliano stava utilizzando per rintracciare ostaggi e militanti di Hamas. La sospensione è durata almeno alcuni giorni, hanno affermato cinque delle fonti. Gli Stati Uniti hanno inoltre limitato l’uso di alcune informazioni di intelligence da parte di Israele nella caccia a obiettivi militari di alto valore a Gaza, hanno detto due delle fonti, che hanno preferito non specificare quando sia stata presa questa decisione. La decisione è arrivata mentre crescevano le preoccupazioni nella comunità dell’intelligence statunitense per il numero di civili uccisi nelle operazioni militari israeliane a Gaza.    I funzionari erano inoltre preoccupati che lo Shin Bet, l’agenzia di sicurezza interna israeliana, stesse trattando in modo inappropriato i prigionieri palestinesi, hanno aggiunto le fonti. Gli ufficiali temevano che Israele non avesse fornito sufficienti garanzie di rispettare il diritto di guerra nell’uso delle informazioni americane, stando a tre delle fonti. Secondo la legge statunitense, le agenzie di intelligence devono ricevere tali garanzie prima di condividere informazioni con un Paese straniero.

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