Mads Pedersen è da tempo uno dei corridori più forti del panorama mondiale. Il danese, che si era rivelato al grande pubblico vincendo, da giovanissimo, il Mondiale 2019, è andato in crescendo di stagione in stagione, inanellando successi e risultati di grande spessore. Pedersen, 29 anni, è già a quota 60 successi da professionista, ma nel suo animo c’è un vuoto agonistico ancora da colmare, quello della vittoria in una Classica Monumento. Il portacolori della Lidl-Trek vanta 4 piazzamenti fra i primi 10 alla Milano-Sanremo, tre podi al Giro delle Fiandre e due terzi posti alla Parigi-Roubaix.
Il danese ha annunciato il suo programma per la stagione entrante e questi tre appuntamenti sono appuntati con i più classici dei circoletti rossi. Gli stessi segni sono però presenti sull’agenda 2026 di Tadej Pogačar, anche questa da poco svelata, e saranno, con ogni probabilità, anche quelli distintivi del calendario di Mathieu van der Poel. Pedersen, quindi, si troverà di fronte una concorrenza a dir poco principesca, sulle strade che portano alla gloria “monumentale”.
“Direi che è abbastanza evidente che io stia cercando la vittoria in quelle corse – le parole di Pedersen riportate da Domestique – La Roubaix, in particolare, è la corsa dei miei sogni, e provare a vincere queste gare è il motivo per cui la mia squadra mi paga. Se non credessi di potercela fare, perché dovrebbe crederlo la Lidl-Trek? Chiaramente, è dura, perché ci sono dei corridori molto forti da affrontare”.
Il riferimento di Pedersen è ai due campioni sopracitati: “Noi comunque crediamo davvero che sia possibile batterli – aggiunge l’iridato di Harrogate 2019 – Ma, allo stesso tempo, io sono ben conscio del fatto che quei due hanno più talento e sono corridori più grandi rispetto a me. Però, in giorni particolari, posso star loro davanti. L’ho già dimostrato, almeno con uno dei due (Van der Poel – ndr). Tadej è uno osso diverso, ma noi continueremo a lavorare in modo da presentarci al meglio in gara. Crediamo sia possibile crescere ancora di quell’1-2 per cento che mi serve per battere quei due”.
Oltre alla Roubaix, Pedersen guarda con predilezione alla Sanremo, confortato da quanto fatto recentemente da un collega, abbastanza simile a lui in termini di qualità fisiche. “Devo migliorare in quello sforzo da 10 minuti che è richiesto per fare la Cipressa – annota Pedersen – Quando ho visto cosa ha fatto Filippo Ganna l’anno scorso, ho pensato di poterlo fare anche io, senza togliere niente alla prestazione di Ganna, perché lui è uno dei migliori al mondo. Ma penso di essere capace di fare lo stesso ed è per questo motivo che penso di poter vincere la Milano-Sanremo”.
