servizio di Milena Franco

In Italia c’è un sistema che ha cambiato il modo di parlare di mobilità urbana. Non si tratta di una pista ciclabile, né di un nuovo mezzo elettrico, ma di un’idea semplice diventata un modello: Pin Bike, il progetto nato in Puglia che oggi coinvolge più di 27.000 ciclisti in oltre 40 città tra Italia ed Europa.

L’obiettivo? Rendere la bicicletta una scelta quotidiana, non un’attività da weekend. E i numeri raccontano un impatto concreto: oltre 10 milioni di chilometri certificati, 1600 tonnellate di CO2 risparmiate e più di 2,5 milioni di euro distribuiti in incentivi.

Pin bikeCome funziona: il sensore che certifica ogni pedalata

Alla base del sistema c’è un sensore da installare sulla bici, collegato allo smartphone. Il dispositivo certifica ogni tragitto e distingue la pedalata dall’uso dell’auto: un elemento fondamentale per garantire incentivi trasparenti e affidabili.

Grazie a questa tecnologia, enti pubblici, scuole, aziende e università possono incentivare gli spostamenti in bici, in media 25 centesimi a chilometro, senza bisogno di nuove infrastrutture.

La stessa logica è stata estesa ai mezzi pubblici attraverso i Beacon, piccole centraline installate su autobus e tram che premiano anche chi sceglie il trasporto pubblico e consentono di monitorare l’affluenza in tempo reale.

Pin bikeDove la gamification incontra il territorio

Pin Bike non è solo tecnologia: è un ecosistema che trasforma ogni pedalata in un vantaggio concreto. Attraverso il meccanismo dei voucher elettronici, i chilometri diventano sconti da spendere nei negozi di quartiere, nei mercati rionali, nei cinema e nei teatri.

Sfide settimanali, missioni, badge e classifiche stimolano l’engagement e rendono l’esperienza divertente e continua. Gli utenti possono inoltre donare i loro incentivi ad associazioni locali, attivando un circolo virtuoso che unisce mobilità, economia e solidarietà.

Kit pin bikeOpen data: la trasparenza come alleata della città

Ogni progetto Pin Bike genera una pagina pubblica di Open Data, consultabile da chiunque, senza login.

In tempo reale è possibile vedere:

  • chilometri percorsi
  • emissioni evitate
  • incentivi distribuiti
  • partecipazione attiva

Uno strumento essenziale per decisori pubblici e cittadini, utile a misurare l’efficacia delle politiche di mobilità.

Non solo commuting: ora Pin Bike guarda anche al turismo

Negli ultimi anni Pin Bike ha esteso il suo raggio d’azione oltre il pendolarismo quotidiano.
Il sistema si sta affermando anche nel turismo lento e ciclabile, grazie a missioni personalizzate che premiamo l’esplorazione di borghi, aree naturali e percorsi tematici.

Un elemento interessante è la possibilità di vincolare una parte degli incentivi all’anno successivo, creando continuità e fidelizzazione nel rapporto con il territorio.

Anche gli incentivi per l’acquisto di biciclette stanno trovando in Pin Bike uno strumento di controllo: i contributi possono essere legati all’utilizzo reale del mezzo nei mesi successivi, grazie al sistema antifrode.

Sicurezza e cultura: il valore sociale del progetto

Pin Bike sostiene attivamente la cultura della mobilità sicura. La campagna “No Dooring”, dedicata al rischio dell’apertura improvvisa delle portiere, ha sensibilizzato migliaia di automobilisti e ciclisti sui pericoli più comuni della strada.

Il progetto collabora con scuole, associazioni e festival, promuovendo un approccio educativo che punta a costruire la “cultura della bici” come competenza civica.

Pin bikeSIAMUS: quando la mobilità incontra l’intelligenza artificiale

Tra le evoluzioni più significative c’è SIAMUS, Sistema Integrato di Analisi della Mobilità Urbana Sostenibile, una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per leggere e interpretare i flussi di mobilità.
Le città possono così:

  • valutare il funzionamento delle infrastrutture
  • capire dove intervenire
  • monitorare l’uso della bici e dei percorsi pedonali
  • pianificare investimenti basati su dati reali

Nuovi progetti in arrivo

Parallelamente, l’azienda sta sviluppando nuovi strumenti e soluzioni digitali destinati a rafforzare ulteriormente l’ecosistema Pin Bike.

Tra i filoni in crescita ci sono:

  • servizi permanenti per la sicurezza dei ciclisti
  • integrazioni più strette con i trasporti pubblici
  • sistemi avanzati per gestire gli incentivi
  • piattaforme dedicate alle comunità locali e sportive
  • sistemi di analisi per migliorare la salute pubblica

L’obiettivo è permettere alle città di adottare soluzioni sempre più flessibili, scalabili e adatte ai cambiamenti del tessuto urbano.

Pin bikeUna pedalata alla volta

Pin Bike dimostra che una città può cambiare quando la tecnologia incontra la partecipazione delle persone.
La bici torna protagonista non solo come mezzo “verde”, ma come scelta pratica, economica e accessibile che rende la vita urbana più fluida e piacevole.

E dietro ogni pedalata c’è un messaggio semplice:

la vera ricompensa non è il voucher, ma il respiro in più che restituiamo alla nostra città (e a noi stessi).

“Pedalare per cambiare, cambiare per respirare” non è solo un motto, ma un percorso collettivo che si costruisce giorno dopo giorno, corsia dopo corsia, pedalata dopo pedalata.