Correggio (Reggio Emilia), 13 dicembre 2025 – “Siamo stati inseguiti con un forcone, strattonati e Bernini è addirittura stato travolto da un furgone. Pazzesco”. La denuncia arriva dall’onorevole del M5s Stefania Ascari, dall’ex deputato del Movimento 5 stelle Paolo Bernini, attivista di Animal Equality e dal consigliere regionale Lorenzo Casadei, vittime di una violenta aggressione questa mattina a Correggio.
Il sopralluogo nel macello ‘sotto accusa’
Ascari, Bernini e Casadei si sono recati nel macello di proprietà dell’azienda Zerbini e Ragazzi, finita al centro di una investigazione condotta da Animal Equality, organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare, per effettuare un sopralluogo a fronte della denuncia relativa a presunti maltrattamenti animali e atti di crudeltà. Il titolare del macello ed alcuni collaboratori sono usciti dalla struttura per poi aggredire tutti e tre gli esponenti del movimento che ora intendono denunciare pubblicamente l’accaduto.
La violenta aggressione
“Ci hanno rincorso con un forcone e hanno iniziato a spintonare. Mi hanno gridato in faccia insulti sessisti: devi morire prostituta, bastarda, devi crepare – racconta l’onorevole Ascari -. Hanno preso Casadei per il collo e investito Bernini. Grazie all’intervento dei carabinieri si è evitato il peggio”. Uguale il racconto dello stesso Casadei: “Abbiamo deciso di fare un sopralluogo veloce per capire cosa fosse accaduto – afferma Casadei -. Appena siamo arrivati, il tempo di parlare al di fuori della struttura e ci hanno subito aggredito. Sembrava un film. Noi eravamo dall’altra parte della strada e ci ha spaventati sinceramente. Non ce lo aspettavamo: non ci hanno neppure dato il tempo di qualificarci. Inizialmente il titolare è uscito con altre persone per fermarci: credo temesse volessimo fare riprese di nascosto ma non era certo quella la nostra intenzione. Eravamo immobili e ci hanno aggredito dopo averci insultato pesantemente; io sono stato preso per il collo. Sono arrivati i carabinieri, abbiamo spiegato le nostre motivazioni ma nel frattempo Bernini, spaventato, si era allontanato e una di queste persone, alla guida di un camioncino, gli è andata addosso, colpendolo. Avevano forse paura che scappassimo: un gesto gravissimo. I carabinieri hanno preso le nostre deposizioni e abbiamo spiegato ai titolari che non stavamo facendo un’inchiesta ma un sopralluogo come istituzioni: siamo abituati a incontrare le persone. Capiamo la pressione che possono avere ma noi ci siamo presentati lì con il massimo rispetto”.
Bernini in questo momento si trova al pronto soccorso.
“Sono sotto choc: eravamo dall’altra parte della strada, su suolo pubblico. Stavamo semplicemente facendo un video. A quel punto sono uscite delle persone dal macello: prima le minacce, poi l’inseguimento. Sono stato costretto a scappare per mettermi in salvo – afferma ancora scosso Bernini -. Questa non è solo violenza contro delle persone. È violenza contro il diritto di informare, contro la politica, contro la democrazia. E io continuo a pensare una cosa molto semplice: chi non rispetta gli animali difficilmente rispetta gli esseri umani. Non ci faremo intimidire. Continueremo a chiedere verità, controlli e responsabilità”.
Interrogazione parlamentare per far luce su cosa avviene nel macello
L’onorevole Ascari ha presentato recentemente una interrogazione al Ministero della Salute e al Ministero delle Politiche Agricole per chiedere che si faccia luce su quanto avviene all’interno del macello. Di seguito il testo dell’interrogazione. Nella serata di mercoledì 3 dicembre, le immagini diffuse dal TgR Emilia-Romagna hanno suscitato profonda indignazione in migliaia di telespettatori. Si tratta dei contenuti dell’investigazione condotta da Animal Equality, organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare, all’interno di un macello situato nel territorio di Correggio, che ha portato all’attenzione pubblica pratiche e condizioni di detenzione di migliaia di equidi, connotate da forte rilevanza etica e istituzionale”. “L’indagine – continuano l’associazione in una nota – è stata condotta all’interno del macello di proprietà dell’azienda Zerbini e Ragazzi e la documentazione è stata registrata tra novembre 2024 e giugno 2025. Come documentato, all’interno del macello del reggiano, asini e cavalli venivano tenuti per giorni nelle stalle, anche con poca acqua a disposizione e in condizioni igieniche molto degradate, ad esempio costretti a rimanere nei propri escrementi. É stata inoltre documentata la presenza di un cavallo morto, lasciato per tutta la notte fuori dalle stalle, senza alcun intervento immediato. Dalle verifiche dei tecnici incaricati dall’associazione è emerso che, in dozzine di casi, il primo tentativo di stordimento necessario alla macellazione dei cavalli non è risultato efficace, al punto da costringere gli operatori a intervenire con un secondo stordimento e causando così ulteriore sofferenza agli animali”.
Non conformi all’Agenzia europea per la sicurezza alimentare
“L’analisi dei corpi dei cavalli macellati ha inoltre permesso di identificare elementi che rimandano al loro precedente impiego: età avanzata, segni evidenti di sella e schiena imbarcata, zoccoli ferrati e altre tracce di consunzione, indicatori di un uso prolungato prima dell’arrivo al macello. Viene chiesto, nell’interrogazione parlamentare, quali iniziative intendano adottare i Ministeri competenti per contrastare le diffuse irregolarità riscontrate a danno degli animali; se i Ministeri siano in grado di predisporre un elenco completo degli animali macellati, tracciandone la provenienza e garantendo che non si tratti di soggetti non destinati alla produzione alimentare”