© Sirotti
Tom Pidcock torna su strada questa settimana. Conclusa la parentesi vincente in MTB, con il campione olimpico della disciplina che si è preso un altro titolo nella sua straordinaria bacheca grazie al successo gli Europei, il portacolori della Q36.5 Pro Cycling si prepara ora per l’ennesimo switch di una carriera vissuta in costante equilibrio. Assente dalle competizioni su strada ormai da giugno, quando corse la neonata Andorra Classic a pochi giorni dalla conclusione del Giro d’Italia, concluso con una 16ª posizione che non gli ha certo permesso di terminare con il sorriso, il folletto britannico ha un nuovo GT nel mirino, con la Vuelta a España in cui farà ritorno dopo quattro anni dalla sua prima e ultima partecipazione (fu il suo GT di esordio), ma che soprattutto lo vedrà per la prima volta in carriera correde due grandi giri nello stesso anno.
Tornato ad allenarsi a pieno ritmo, prima delle tre settimane in terra spagnola, il classe 1999 guiderà il team elvetico anche alla Arctic Race of Norway, con un approccio diverso rispetto a quello di molti altri, che scelgono le corse spagnole anche per acclimatarsi alle condizioni meteo della zona, ovviamente sempre impegnative nel mese di agosto. Una scelta che può avere chiaramente più ragioni, ma che appare ideale per le sue caratteristiche, forse per la ricerca di punti importanti per la squadra (in palio ci sono tre inviti automatici alle corse WorldTour 2026 per le squadre professional), oppure per acquisire da subito fiducia su un terreno in cui può lasciare subito il segno.
“Penso che ogni volta che si partecipa a un Grande Giro sia bene testare le gambe in anticipo su strada – spiega il suo storico allenatore Kurt Bogaerts a CyclingWeekly – Per Tom è davvero stimolante andare in posti diversi e partecipare a gare che non ha mai fatto prima. Questa è una gara che non abbiamo ancora fatto, ed è anche per questo che all’inizio dell’anno eravamo così entusiasti di partecipare all’AlUla Tour, così come non avevamo mai fatto la Ruta del Sol. Avevamo sentito parlare molto dell’Arctic Race, avevamo sentito che era una bella gara e quindi penso che sarà l’ideale per noi per testare le gambe. Avevamo tre opportunità con la squadra: potevamo partecipare al Tour de l’Ain, alla Vuelta a Burgos o all’Arctic Race. Abbiamo scelto l’ultima con Tom e sarà un ottimo inizio, un buon test per noi in vista del prossimo blocco di gare”.
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