di
Timothy Ormezzano

Un gol di Vlasic regala al Torino la prima vittoria dopo sei difficili giornate di campionato e soprattutto dopo le tre sconfitte consecutive che avevano tanto turbato l’ambiente.

Il Toro riparte, la Cremonese si ferma. Vittoria fondamentale per i granata, che all’Olimpico supera 1-0 i grigiorossi, ko dopo i successi contro Bologna e Lecce. La scossa data in settimana dal presidente Cairo, sostituendo il ds Vagnati con Petrachi, ha funzionato. 

Un gol di Vlasic al 27′ restituisce il successo e il sorriso ai granata, che muovono la classifica dopo tre ko consecutivi, nonostante i brividi finali. Il numero 10 croato conferma il suo magic moment: 5 reti (più 2 assist) nelle ultime 6 uscite tra il Toro e la sua Nazionale.



















































I granata di Baroni alzano i giri dopo venti minuti di studio. Adams, servito molto bene da Asllani, impegna severamente Audero con un bel diagonale. Poi, al 27′, la svolta: cross di Gineitis, Zapata controlla con qualche difficoltà ma Baschirotto va a vuoto e Vlasic, sotto misura, segna di prima intenzione. La Cremonese reagisce subito, ma Paleari, preferito a Israel, risponde presente sulla rovesciata di Bonazzoli. Poi Vardy non sfrutta un retropassaggio sbagliato di Lazaro, incespicando a tu per tu con lo stesso Paleari. Nel finale del primo tempo, Maripan viene anticipato due volte sul più bello, in area grigiorossa. 

La ripresa si apre con un contropiede sprecato dai granata sull’asse Pedersen-Adams. Nicola aumenta il peso offensivo, inserendo anche l’ex Sanabria, mentre nel Toro dopo tre partite ai box si rivede Simeone (al posto di Zapata). I granata ci provano due volte con Adams. Tra i due tentativi, uno parato e l’altro fuori bersaglio, la Cremo sfiora il pari con il subentrato Moumbagna, che da due passi, in scivolata, spara altissimo. 

Sui titoli di coda, il Cholito cerca il bis, ma il suo mancino è centrale. Dopo un recupero lunghissimo (10 minuti), con un tocco al limite in area di Simeone — prima con la spalla e poi con il braccio — non giudicato da rigore dall’arbitro e dal Var, arriva il triplice fischio di Marinelli. E i fuochi d’artificio della curva Maratona. 

13 dicembre 2025 ( modifica il 13 dicembre 2025 | 17:19)