di
Paolo Tomaselli

Il tecnico nerazzurro in vista della partita col Genoa: La realtà del campo è diversa da quello che si racconta sulla mia squadra. Per me abbiamo sbagliato solo il primo tempo con l’Udinese e il secondo a Napoli»

«Non ho sassolini da togliermi, ma non mi piacciono le etichette. E sull’Inter si mettono troppe etichette. Basta partire dalla percezione di questa estate attorno a noi, che era molto negativa e misurarla con le aspettative che ci sono. Io vedo quello che stiamo facendo, non valuto solo vittoria e sconfitte e penso che stiamo facendo un grande campionato. Ci sono degli alti e bassi, ma stiamo lavorando tanto per togliere i bassi…».

Cristian Chivu riparte dalla trasferta di Genova contro il suo amico Daniele De Rossi (domenica ore 18, Dazn e Sky) per ricaricare una squadra delusa dalla sconfitta su rigore contro il Liverpool, sesto ko in 21 partite della gestione del tecnico rumeno, (escluso il Mondiale per club). L’Inter giocherà sapendo già i risultati di Napoli e Roma che la precedono in vetta di un punto: «La realtà del campo è diversa da quello che si racconta sulla mia squadra. Per me abbiamo sbagliato solo il primo tempo con l’Udinese e il secondo a Napoli. Abbiamo sempre cercato di essere propositivi, senza speculare: certo qualcuno può dire che speculare vuol dire portare a casa qualcosa in più…».
Si capisce che il tecnico ha voglia di riscatto. Ma il Genoa è la quarta squadra per media punti (2 a partita) da quando l’ha presa in mano De Rossi: «Anche noi come ha detto Daniele ai suoi dovremo fare una partita perfetta – spiega Chivu – . Lui è un amico, ho sempre ammirato l’intelligenza emotiva e quella calcistica che ha. Cosa possiamo portare di nuovo noi tecnici più giovani? L’umiltà di capire che dobbiamo imparare da quelli più bravi di noi».




















































13 dicembre 2025 ( modifica il 13 dicembre 2025 | 14:44)