di
Giuseppe Arrighetti

La denuncia è scattata lo scorso 27 novembre: la Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Domenica i funerali di un altro bimbo stroncato giovedì da un improvviso malore a soli 22 mesi

Un neonato morto in ospedale, per le complicazioni legate al parto: è quanto si conosce finora di una denuncia raccolta, lo scorso 27 novembre, dalla Procura di Brescia che ha deciso di aprire un fascicolo a carico di ignoti per fare luce sul dramma che ha colpito una famiglia della Valcamonica.

Secondo quanto finora ricostruito, la mamma era entrata in sala parto all’ospedale di Esine e aveva dato alla luce il suo bambino nonostante tante complicazioni fossero intervenute durante il travaglio. Il bimbo però, dopo essere nato, era andato in sofferenza e i medici avevano deciso di trasferirlo d’urgenza all’ospedale Civile di Brescia, dove era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale. Tuttavia, le cure non sono bastate per aiutarlo a superare le difficoltà affrontate durante la nascita. L’Asst Valcamonica, vista l’indagine in corso, preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione in attesa che la magistratura possa approfondire il caso e svolgere tutti gli accertamenti necessari.



















































Saranno invece celebrati domenica 14 dicembre a Boario i funerali del piccolo Tommaso Pedersoli, il bambino di ventidue mesi morto giovedì sera all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era arrivato venerdì scorso in eliambulanza. Il piccolo era a casa, nella frazione di Angone, quando all’improvviso aveva avuto una crisi respiratoria: i genitori, papà Mirko e mamma Alessia, avevano chiesto l’intervento dell’Areu e l’elicottero lo aveva portato subito a Bergamo, dove è rimasto aggrappato alla vita fino a giovedì sera, quando il suo cuoricino ha cessato di battere. 

I funerali si svolgeranno alle 14,30 nella chiesa di Santa Maria delle Nevi (la chiesa degli alpini) da don Danilo Vezzoli: «Le nostre comunità sono scosse e provate, una morte inspiegabile che ci riempie di dolore, quando mancano pochi giorni a Natale. I genitori e i familiari di Tommaso sono molto conosciuti ad Angone e siamo tutti senza parole». I genitori, nonostante il dolore, avevano autorizzato la donazione degli organi del loro bambino, ma non è stato possibile.


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13 dicembre 2025 ( modifica il 13 dicembre 2025 | 19:58)