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Giovanni Carboni risulta nell’elenco dei corridori sospesi, da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, ormai dal lontano 11 settembre 2025. Il corridore marchigiano all’epoca del provvedimento era un corridore della Unibet Tietema Rockets, formazione di licenza francese e di matrice neerlandese, dove era approdato giusto qualche mese prima. L’UCI aveva fermato l’italiano a causa di “anomalie nel passaporto biologico, riconducibili alla stagione 2024”, periodo in cui Carboni correva per la Continental giapponese JCL Ukyo. Dopo tre mesi, rispetto alla sospensione, è arrivata la decisione da parte della squadra, nel frattempo diventata Unibet Rose Rockets, di concludere unilateralmente il contratto di Carboni.

“Dopo attenta valutazione, abbiamo deciso di concludere in anticipo la nostra collaborazione con Giovanni Carboni. Questa decisione segue la notifica di sospensione provvisoria che abbiamo ricevuto dall’UCI – il testo della nota diffusa dalla squadra diretta da Bas Tietema e Josse WesterI fatti riguardano un’inchiesta risalente a un periodo precedente all’arrivo di Carboni nella nostra squadra“.

Da casa Unibet Rose Rockets fanno sapere che “dopo la notizia abbiamo iniziato un dialogo con il corridore. Fatta sicuramente salva la presunzione di innocenza riguardante l’indagine in corso, un nostro controllo interno ha confermato la violazione, da parte di Carboni, dei principi di trasparenza e di lealtà dovuti da un corridore. La nostra decisione è autonoma rispetto al processo disciplinare in corso da parte dell’UCI e sottolinea la nostra imprescindibile attitudine nei confronti dell’integrità, della trasparenza e della comunicazione diretta, in linea con i nostri valori e con il nostro status di membri del Movimento per un Ciclismo Credibile (MPCC)”.

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