Juan Ayuso non vede l’ora di iniziare la sua nuova avventura con la Lidl-Trek. Il corridore spagnolo ha scelto di accasarsi nella squadra che ha appena acquisito la licenza tedesca dopo i dissidi con l’UAE Team Emirates XRG, con la quale vi erano delle incomprensioni piuttosto evidenti. Non a caso, il passista scalatore aveva parlato di “metodi dittatoriali” di quella che ormai è la sua ex squadra, scegliendo di cambiare aria prima della naturale scadenza di contratto. Nei giorni scorsi, comunque, poco prima della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione della Lidl-Trek, lo stesso spagnolo ha pubblicato una lettera di scuse nei confronti della UAE Team Emirates XRG, ringraziandola per gli anni passati insieme. Tutto alle spalle, dunque? Probabilmente sì, ma qualche strascico sembra comunque rimasto.

In un’intervista concessa a MARCA, lo stesso Juan Ayuso ha elogiato l’ambiente nel suo nuovo team, appunto la Lidl-Trek, senza risparmiare quella che pare a tutti gli effetti una stoccata all’UAE Team Emirates XRG: “Mi sto trovano molto bene. Sia la squadra sia tutte le persone che ci sono dietro sono persone amabili. Sento un appoggio che non avevo prima e questo dice molto del modo di lavorare che hanno qui. Non vivo come pressione l’ambizione di essere la squadra più forte. Sono ambizioso, ma sappiamo che questo sport ha dei rischi: cadute, infortuni, imprevisti. La squadra è ambiziosa, ma anche molto umana. Possono succedere molte cose, lo sport è così. Qui capiscono che siamo persone, non robot, e questo è molto importante. Dal primo momento mi hanno indicato quelle che desiderano siano le ambizioni. Questa è una squadra emblematica, indipendente, con una traiettoria impressionante. Qui hanno corso Cancellara, i fratelli Schleck, Contador, Nibali… arrivare dopo questi nomi stellari è una grande opportunità e un orgoglio”.

Lo spagnolo ha poi parlato dei rivali e della possibilità di partecipare al Mondiale: “Fino ad ora Tadej ha dimostrato di essere superiore. Lavoriamo per accorciare questo gap nel 2026, 2027… E speriamo che in qualche anno si possa colmare. Bisogna essere realisti. Sicuramente continuerà a dominare nel 2026, ma dobbiamo allenarci duramente per poter accorciare le distanze. Il Mondiale? Non ho ancora parlato con Valverde (il selezionatore della Spagna, ndr). Però sì, mi piacerebbe esserci. È un mondiale molto duro, come le classiche in Canada. Se tutto va normalmente, sarà difficile che io sia alla Vuelta. Fare il Mondiale sarà il grande obiettivo. Ma non voglio dire sì o no ora perché possono succedere molte cose”.