Joaquín Cortés si racconta nello studio di Silvia Toffanin a Verissimo. Il ballerino ha rivelato cosa è successo nel 2023 quando a causa di un malore è stato portato d’urgenza al pronto soccorso con la saturazione d’ossigeno molto bassa. Joaquin parla senza filtri della paura di non farcela, dello stop forzato alla danza e del legame viscerale con la madre Basilia.
Il malore a teatro e il ricovero
Joaquin Cortés ripercorre il momento in cui ha capito che qualcosa non andava: stava ballando a teatro quando ha iniziato a sentirsi male. «Sono andato all’ospedale. L’ossigeno era bassissimo, mi dicono che non potevo andare via». Seguono accertamenti continui, visite, controlli serrati. La diagnosi è chiara e preoccupante: «Si trattava di asma insieme alla polmonite».
I medici gli spiegano che, se avesse affrontato un terzo concerto consecutivo, non sarebbe arrivato fin qui.
Joaquín resta dieci giorni in ospedale e poi affronta una lunga fase di recupero: «Due, tre mesi per riprendermi». Un periodo durissimo per chi vive di movimento: «Non potevo fare sport, non potevo ballare».
La morte della madre Basilia
Il racconto più struggente è quello dedicato alla madre: «Quando mamma Basilia è mancata, sono stato chiuso nella sua stanza per mesi», confessa. Un dolore totalizzante: «È stato il momento più difficile della mia vita, pensavo di non farcela, che dovessi morire con lei. Sono stato quattro, cinque mesi chiuso nella sua camera, a dormire nel suo letto, paralizzato dal dolore». La madre era tutto per lui: «Lei è stata sempre il motore della mia vita. Ad un certo punto ho sentito un abbraccio intorno a me che mi ha spinto ad alzarmi e ad andare avanti».
Ultimo aggiornamento: domenica 14 dicembre 2025, 19:35
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