di
Laura Martellini
Si è spento venerdì a soli 44 anni. L’affetto dello spettacolo per Andrea, nato a Velletri nel 1981 e divenuto un riferimento per attori e protagonisti del grande schermo. L’attrice: «Ironico, vitale e vulnerabile. Un innovatore»
È stato fra i primi social media manager del cinema italiano, curando per anni i profili del sito «Best Movie» e dei David di Donatello. Andrea Algieri, una presenza fissa ai festival del cinema da Roma a Venezia, pioniere di un legame che prima di lui era flebilissimo, si è spento venerdì scorso a soli 44 anni. Era nato a Velletri nel 1981, mostrando da subito uno spiccato interesse per l’arte, la fotografia, il cinema. Fra i ricordi di lui più intensi, quello dell’attrice Anna Foglietta, in tandem con un preciso ritratto che ne ha fatto Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del cinema italiano-premi David di Donatello: «Andrea è stato un creativo, un innovatore, ha raccontato il cinema e la sua magia con il suo cellulare, ha taggato il mondo. Ci ha insegnato un nuovo mestiere, l’ha fatto per noi, e anche per me, per tutti gli universi di cinema che ha attraversato. È stato importante per il cinema tutto di cui non smetteva di amare l’anima e il caos».
«Il meno egocentrico e più leale in questo mondo di pazzi»
ancora: «Si metteva in scena, ogni abito e ogni calzino un racconto, eppure era il meno egocentrico e il più leale in questo mondo di pazzi. Mi ha insegnato tante cose, tantissime. Tutti gli dobbiamo un pezzo del nostro amore per il cinema. Io gli ho voluto bene, gli voglio bene, come al figlio scapestrato che ogni tanto rimbrotti ma che ti ripaga con gioia e affetto. Un grande professionista e un piccolo visionario. Ricordatelo così. Il David resterà la sua casa perché l’ha fatto risuonare su tutti i social, gli ha regalato un po’ di follia in più. Grazie Andrea. Per la lettera che mi hai scritto e per quell’inevitabile: “Selfie?”. Abbraccio qui tutti quelli che l’hanno amato e la sua bella famiglia».
Foglietta: «Per quello che conta, ti voglio bene»
Da Anna Foglietta una valanga d’affetto: «Ci siamo conosciuti tantissimi anni fa e non ricordo più nemmeno per chi lavorassi e cosa abbiamo fatto. Ma so caro Andrea, ovunque tu sia, che la tua presenza era davvero inconfondibile. Uomo ironico, appassionato, vitale e vulnerabile. Sensibile, tanto, e sintonizzato col mondo. Sei stato davvero occhi importanti per me.. incontrarti tra i fotografi con i tuoi sorrisi sempre generosi, era un motivo di serenità.. spesso sottovalutiamo l’importanza del rito e tu Andrea per me lo eri e provo un enorme dispiacere al pensiero che non vedrò più i tuoi occhi azzurri tra flash e videocamere a sorridermi con amore. Ci facevamo sempre un selfie e questo che pubblico è uno degli ultimi che abbiamo fatto assieme. Mannaggia davvero.. stento a crederci.. eri troppo giovane e troppo pieno di vita per uscire di scena così. Nel corso di questi anni tanti se ne sono andati, Luca Svizzeretto, Pietro Coccia e ora tu. Non credo riuscirò mai a dimenticarvi. Io continuerò a cercarti e tu continua a guardarci. Per quello che conta Andrea, ti voglio bene».
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14 dicembre 2025
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