L’incidente è avvenuto in provincia di Bari domenica 3 agosto attorno alle 8:30 di mattina. In totale erano cinque le persone in bici. Aperta un’inchiesta per omicidio stradale plurimo. Nel 2025 hanno perso la vita 130 ciclisti
3 agosto 2025 (modifica alle 17:18) – MILANO
Erano usciti in cinque e facevano parte dello stesso gruppo, il Ciclo Avis Andria. Attorno alle 8:30 di domenica 3 agosto sono stati travolti da un’auto in Puglia, sulla provinciale 231, in direzione sud, all’altezza di Terlizzi, provincia di Bari. Tre sono morti, uno è ferito ed è stato portato in ospedale, mentre il quinto è illeso. Le vittime si chiamavano Antonio Porro, Sandro Abruzzese e Vincenzo Mantovani e avevano tra i 30, 50 e 70 anni. Abruzzese era vice presidente del gruppo ciclistico amatoriale mentre Porro ne era consigliere.
prima ricostruzione—
Secondo la prima ricostruzione il gruppo di ciclisti è stato travolto da una Lancia Delta che era condotta da un un 32enne originario di Ruvo. L’uomo avrebbe perso il controllo del mezzo a motore, per cause in corso di accertamento, investendo i ciclisti per poi finire la sua corsa contro il guardrail. Nell’incidente è rimasto ferito anche il conducente dell’auto che ha allertato i soccorsi e poi è stato portato al policlinico di Bari. La procura di Trani ha aperto un fascicolo per omicidio stradale plurimo: l’automobilista è stato iscritto ne registro degli indagati. Le polizie locali di Terlizzi e Ruvo, assieme ai carabinieri, indagano per ricostruire l’accaduto. La sindaca di Andria Giovanna Bruno ha ricordato le vittime non solo per “l’amore per le due ruote e per lo sport” ma anche per “la campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue”.
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130 ciclisti morti—
Con i tre ciclisti travolti e uccisi a Terlizzi sale a 130 il numero dei ciclisti deceduti da inizio anno sulle strade italiane. Lo comunica l’Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, che con lo specifico Osservatorio Sapidata-Asaps conta e geolocalizza tutti i sinistri mortali con veicoli a due ruote. Da gennaio sono morti 119 uomini e 11 donne, undici gli incidenti avvenuti negli ultimi 15 giorni, cinque quelli giù accertati ad agosto di cui 4 in Puglia. Molte le vittime oltre i 65 anni di età, ben 61 da inizio anno, quasi la metà del totale dei decessi, 12 gli incidenti provocati da pirati della strada. La Lombardia rimane in testa tra le regioni con 32 ciclisti morti, seguita da Emilia-Romagna (22) e Veneto (16). Il mese più sanguinoso finora è stato maggio, con 25 vittime, record negativo degli ultimi anni. Il presidente della federazione ciclistica italiana Cordiano Dagnoni si unisce al cordoglio per la morte dei tre ciclisti e ricorda che “la federazione ad aprile ha istituito un gruppo di lavoro sulla sicurezza che in pochi mesi ha elaborato una serie di proposte che è nostra ferma intenzione presentare, a settembre in occasione della ripresa dei lavori parlamentari, a tutte le forze politiche nella speranza che possano essere accolte”.
La Gazzetta dello Sport
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