Un israeliano è stato ferito dai soldati che aveva tentato di aggredire armato di coltello nella zona dell’insediamento di Kdunim, in Cisgiordania. Lo ha riferito lo stesso Idf. Secondo la stampa israeliana, si tratta di un ragazzo sui 20 anni che a un distributore di benzina si era avvicinato ai militari. Immediata la reazione sia dei soldati sia di un civile che hanno aperto il fuoco.\n

Si avvicina la fine della  prima fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, firmato il 10  ottobre. \”Ci stiamo avvicinando alla fine della prima fase\”, ha  dichiarato il premier israeliano Netanyahu, ma \”la nostra politica  rimarrà ferma e indipendente. Decidiamo le azioni, decidiamo le  risposte. Decidiamo noi cosa fare per garantire la sicurezza di Israele e  quella dei soldati israeliani\”. La seconda fase dell’intesa prevede che  Hamas ceda le armi, l’implementazione di un governo tecnocratico  transitorio per la Striscia, l’arrivo di una forza internazionale di  stabilizzazione e l’ipotetico ritiro di Israele, che ora controlla oltre  il 50% di Gaza.

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Intanto esponenti dell’amministrazione Trump stanno cercando di  reclutare una forza multinazionale di circa 10mila soldati, sotto il  comando di un generale statunitense, per stabilizzare Gaza nel  dopoguerra.

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Nel frattempo, l’emergenza maltempo mette a dura prova la  popolazione. Le tende degli sfollati sulla costa sono stati spazzate via  dal vento e dalle onde. E nella zone più interne la situazione è  disastrosa, come sostenuto dall’Onu. 

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  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)Esponenti  dell’amministrazione Trump stanno cercando di reclutare una forza  multinazionale di circa 10.000 soldati, sotto il comando di un generale  statunitense, per stabilizzare Gaza nel dopoguerra.
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Miliziani dell’Isis hanno colpito una postazione delle forze curdo-siriane nella Siria orientale, lanciando un razzo che ha raggiunto una stazione idrica nei pressi del campo petrolifero di al Omar, nella regione di Deir az Zor, senza provocare vittime. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui dopo l’attacco l’area è stata posta in stato di massima allerta. L’attacco avviene pochi giorni dopo l’uccisione di tre statunitensi nella regione di Palmira. L’episodio delle ultime ore si inserisce in un quadro di attività costante del gruppo jihadista nelle aree sotto controllo dell’amministrazione autonoma curda. Dall’inizio del 2025, l’Osservatorio ha documentato 234 operazioni condotte da cellule dell’Isis, in gran parte nella regione di Deir az Zor, con un bilancio complessivo di 102 morti, in prevalenza combattenti delle forze curdo-siriane e delle forze di sicurezza locali, ma anche civili.

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Durante il Consiglio Affari Esteri \”affronteremo un punto molto importante su cui l’Europa deve far valere le proprie posizioni, perché anche questo fa parte della nostra sovranità, di ciò che siamo e di come ci proiettiamo nel mondo. Ci collegheremo sia con Witkoff che con Kushner\” per discutere gli sviluppi del \”piano di pace\” a Gaza che \”è un raggio di speranza per la popolazione palestinese, e in particolare per la popolazione di Gaza\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo Manuel Albares Bueno arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. L’intesa, ha sottolineato, \”deve ancora essere consolidata in modo significativo. C’è un cessate il fuoco troppo fragile e, soprattutto, costantemente violato\”. 

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\”La situazione è drammatica, anche se non è sui titoli dei media. Ogni giorno vengono uccisi palestinesi. Dobbiamo davvero fare tutto il possibile per far entrare gli aiuti umanitari a Gaza. Troppi camion sono bloccati, vengono rifiutati, pieni di articoli considerati dual use\”. Lo ha dichiarato la commissaria Ue alla gestione delle crisi, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio affari esteri. \”La mia richiesta è sempre la stessa: abbiamo bisogno che gli aiuti umanitari inondino Gaza e non che arrivino goccia a goccia, perché i bisogni sono immensi e l’inverno si avvicina\” ha aggiunto, raccontato di non essere stata autorizzata a entrare a Gaza durante la sua visita in Egitto nei giorni scorsi. \”La Commissione, il primo fornitore di aiuti umanitari, l’Unione Europea, non è autorizzata a riaprire il suo ufficio\” ha aggiunto. Lahbib ha quindi sottolineato la necessità di \”mantenere le sanzioni sul tavolo come leva\”. \”Dobbiamo – ha detto – continuare a esercitare pressione sulle autorità israeliane\”. 

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Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

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La celebrazione cade ogni anno tra fine novembre e fine dicembre ed è una delle più importanti festività del calendario ebraico. Dura otto giorni e otto notti e prevede diverse attività, a partire dall’accensione della Chanukkiyah, un candelabro a nove bracci. I festeggiamenti includono canti, il gioco del dreidel e il consumo di cibi fritti, come i latkes e i sufganiyot. È anche nota come \”festa delle luci\” o \”dei lumi\” e celebra la riconquista di Gerusalemme da parte degli ebrei con la rivolta dei Maccabei contro l’Impero seleucide nel secondo secolo avanti Cristo, e la conseguente ridedicazione del Tempio (il Secondo Tempio) della città. In origine era una festa minore, specialmente rispetto al Sukkot, la festa delle Capanne, ma la sua importanza è cresciuta soprattutto tra gli ebrei laici negli Stati Uniti, e non solo, anche per la sua vicinanza al Natale.

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Il presidente siriano Ahmed al Shaara ha ribadito a Donald Trump il suo impegno nella lotta al terrorismo e alla stabilità in Siria e nella regione, dopo l’attentato in cui sabato sono morti soldati statunitensi e un interprete. \”La Siria condanna fermamente questo attacco e riafferma il suo impegno a mantenere la stabilità e la sicurezza in Siria e in tutta la regione\”, ha dichiarato al Shaara in un messaggio inviato a Trump, a quanto riporta l’agenzia di stampa siriana Sana. Il presidente ha anche espresso \”a nome della Repubblica Araba Siriana\” le sue \”sincere condoglianze alle famiglie dei soldati caduti e al popolo americano\”. 

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\”È certamente una sfida generale. Guarda caso, questo eccidio avviene mentre faticosamente ci stiamo avvicinando alla seconda fase del cessate il fuoco in Medio Oriente. Del resto anche l’orrore del 7 ottobre fu compiuto per impedire gli Accordi di Abramo\”. Lo afferma, in un’intervista a Il Messaggero, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. \”Ora – aggiunge – ci stiamo avvicinando a una soluzione nello scacchiere medio-orientale e il terrorismo che non vuole la pace agisce ad orologeria. E non hanno fatto un attentato a una caserma israeliana, o a una sede istituzionale. Hanno colpito i civili, a decine di migliaia di chilometri di distanza dall’area mediorientale\”. \”Mai sottovalutare il rischio – prosegue -. Ma l’intelligence e le forze dell’ordine stanno lavorando intensamente, per tutelare la sicurezza della comunità ebraica a Roma e nel resto d’Italia e per difendere tutti i cittadini del nostro Paese. Roma è storicamente al servizio della civiltà ed è adesso tra le capitali più impegnate nella costruzione della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. Abu Mazen proprio a Roma ha ringraziato l’Italia per tutto l’impegno sia diplomatico sia umanitario che stiamo mettendo in campo e a disposizione di tutti. E umanitario significa politico. Cioè tra l’altro formare le nuove leve della classe dirigente palestinese. Abbiamo il corridoio universitario – va avanti -, per accogliere gli studenti palestinesi e formarli in Italia, in un contesto di pace e per la pace\”. \”Nella riforma che entrerà in vigore il primo gennaio – conclude il ministro degli Esteri – è prevista per la prima volta alla Farnesina la creazione della direzione generale della sicurezza. Si occuperà di questa materia dal punto di vista politico, ma anche per quanto riguarda la sicurezza cybernetica e l’intelligenza artificiale applicata ai sistemi di difesa. Ci sarà nel nostro ministero una sala operativa, dedicata alla prevenzione e alla reazione agli attacchi tecnologico-digitali\”. 

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Un israeliano è stato ferito dai soldati che aveva tentato di aggredire armato di coltello nella zona dell’insediamento di Kdunim, in Cisgiordania. Lo ha riferito lo stesso Idf. Secondo la stampa israeliana, si tratta di un ragazzo sui 20 anni che a un distributore di benzina si era avvicinato ai militari. Immediata la reazione sia dei soldati sia di un civile che hanno aperto il fuoco.

“,”postId”:”5e22747a-7598-4ee6-8b22-2f4cc9ab1f65″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T06:35:43.178Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T07:35:43+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tregua fragile, aiuti fermi e tempesta imminente: Gaza allo stremo”,”content”:”

A tre mesi dal cessate il fuoco, la Striscia resta immersa in una crisi profonda, con carestia, infrastrutture al collasso e aiuti umanitari insufficienti. Le piogge e il gelo hanno sommerso tende e campi profughi, aggravando una situazione già critica. La fase due del ritiro israeliano non è mai partita, mentre nella “zona gialla” Tel Aviv consolida il proprio controllo.

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La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

“,”postId”:”4920a70c-4a76-4dd9-a636-7b3ba1d466b8″,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}}]}” query='{“configurationName”:”LIVEBLOG_CONTAINER_WIDGET”,”liveblogId”:”76569f24-23c5-406a-9922-8958d47f90ec”,”tenant”:”tg24″,”limit”:800}’ config='{“live”:true,”isWebView”:false,”postsPerPageMobile”:10,”postsPerPageDesktop”:10}’>

Un israeliano è stato ferito dai soldati che aveva tentato di aggredire armato di coltello nella zona dell’insediamento di Kdunim, in Cisgiordania. Lo ha riferito lo stesso Idf. Secondo la stampa israeliana, si tratta di un ragazzo sui 20 anni che a un distributore di benzina si era avvicinato ai militari. Immediata la reazione sia dei soldati sia di un civile che hanno aperto il fuoco.

Si avvicina la fine della  prima fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, firmato il 10  ottobre. “Ci stiamo avvicinando alla fine della prima fase”, ha  dichiarato il premier israeliano Netanyahu, ma “la nostra politica  rimarrà ferma e indipendente. Decidiamo le azioni, decidiamo le  risposte. Decidiamo noi cosa fare per garantire la sicurezza di Israele e  quella dei soldati israeliani”. La seconda fase dell’intesa prevede che  Hamas ceda le armi, l’implementazione di un governo tecnocratico  transitorio per la Striscia, l’arrivo di una forza internazionale di  stabilizzazione e l’ipotetico ritiro di Israele, che ora controlla oltre  il 50% di Gaza.

Intanto esponenti dell’amministrazione Trump stanno cercando di  reclutare una forza multinazionale di circa 10mila soldati, sotto il  comando di un generale statunitense, per stabilizzare Gaza nel  dopoguerra.

Nel frattempo, l’emergenza maltempo mette a dura prova la  popolazione. Le tende degli sfollati sulla costa sono stati spazzate via  dal vento e dalle onde. E nella zone più interne la situazione è  disastrosa, come sostenuto dall’Onu. 

Gli approfondimenti:

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  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)Esponenti  dell’amministrazione Trump stanno cercando di reclutare una forza  multinazionale di circa 10.000 soldati, sotto il comando di un generale  statunitense, per stabilizzare Gaza nel dopoguerra.

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meno di un minuto fa

Ong, attacco dell’Isis nell’est della Siria contro forze locali

Miliziani dell’Isis hanno colpito una postazione delle forze curdo-siriane nella Siria orientale, lanciando un razzo che ha raggiunto una stazione idrica nei pressi del campo petrolifero di al Omar, nella regione di Deir az Zor, senza provocare vittime. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui dopo l’attacco l’area è stata posta in stato di massima allerta. L’attacco avviene pochi giorni dopo l’uccisione di tre statunitensi nella regione di Palmira. L’episodio delle ultime ore si inserisce in un quadro di attività costante del gruppo jihadista nelle aree sotto controllo dell’amministrazione autonoma curda. Dall’inizio del 2025, l’Osservatorio ha documentato 234 operazioni condotte da cellule dell’Isis, in gran parte nella regione di Deir az Zor, con un bilancio complessivo di 102 morti, in prevalenza combattenti delle forze curdo-siriane e delle forze di sicurezza locali, ma anche civili.

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13 minuti fa

La Spagna: “L’accordo di pace a Gaza va consolidato”

Durante il Consiglio Affari Esteri “affronteremo un punto molto importante su cui l’Europa deve far valere le proprie posizioni, perché anche questo fa parte della nostra sovranità, di ciò che siamo e di come ci proiettiamo nel mondo. Ci collegheremo sia con Witkoff che con Kushner” per discutere gli sviluppi del “piano di pace” a Gaza che “è un raggio di speranza per la popolazione palestinese, e in particolare per la popolazione di Gaza”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo Manuel Albares Bueno arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. L’intesa, ha sottolineato, “deve ancora essere consolidata in modo significativo. C’è un cessate il fuoco troppo fragile e, soprattutto, costantemente violato”. 

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26 minuti fa

Ue: “Gli aiuti umanitari entrino a Gaza, situazione drammatica”

“La situazione è drammatica, anche se non è sui titoli dei media. Ogni giorno vengono uccisi palestinesi. Dobbiamo davvero fare tutto il possibile per far entrare gli aiuti umanitari a Gaza. Troppi camion sono bloccati, vengono rifiutati, pieni di articoli considerati dual use”. Lo ha dichiarato la commissaria Ue alla gestione delle crisi, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio affari esteri. “La mia richiesta è sempre la stessa: abbiamo bisogno che gli aiuti umanitari inondino Gaza e non che arrivino goccia a goccia, perché i bisogni sono immensi e l’inverno si avvicina” ha aggiunto, raccontato di non essere stata autorizzata a entrare a Gaza durante la sua visita in Egitto nei giorni scorsi. “La Commissione, il primo fornitore di aiuti umanitari, l’Unione Europea, non è autorizzata a riaprire il suo ufficio” ha aggiunto. Lahbib ha quindi sottolineato la necessità di “mantenere le sanzioni sul tavolo come leva”. “Dobbiamo – ha detto – continuare a esercitare pressione sulle autorità israeliane”. 

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31 minuti fa

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anniIsraele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anniVai al contenuto

50 minuti fa

Hanukkah, origine e tradizioni della ‘festa delle luci’ ebraica

La celebrazione cade ogni anno tra fine novembre e fine dicembre ed è una delle più importanti festività del calendario ebraico. Dura otto giorni e otto notti e prevede diverse attività, a partire dall’accensione della Chanukkiyah, un candelabro a nove bracci. I festeggiamenti includono canti, il gioco del dreidel e il consumo di cibi fritti, come i latkes e i sufganiyot. È anche nota come “festa delle luci” o “dei lumi” e celebra la riconquista di Gerusalemme da parte degli ebrei con la rivolta dei Maccabei contro l’Impero seleucide nel secondo secolo avanti Cristo, e la conseguente ridedicazione del Tempio (il Secondo Tempio) della città. In origine era una festa minore, specialmente rispetto al Sukkot, la festa delle Capanne, ma la sua importanza è cresciuta soprattutto tra gli ebrei laici negli Stati Uniti, e non solo, anche per la sua vicinanza al Natale.

Hanukkah, origine e tradizioni della 'festa delle luci' ebraicaHanukkah, origine e tradizioni della ‘festa delle luci’ ebraicaVai al contenuto

08:47

Siria, al Sharaa conferma a Trump impegno nella lotta al terrorismo

Il presidente siriano Ahmed al Shaara ha ribadito a Donald Trump il suo impegno nella lotta al terrorismo e alla stabilità in Siria e nella regione, dopo l’attentato in cui sabato sono morti soldati statunitensi e un interprete. “La Siria condanna fermamente questo attacco e riafferma il suo impegno a mantenere la stabilità e la sicurezza in Siria e in tutta la regione”, ha dichiarato al Shaara in un messaggio inviato a Trump, a quanto riporta l’agenzia di stampa siriana Sana. Il presidente ha anche espresso “a nome della Repubblica Araba Siriana” le sue “sincere condoglianze alle famiglie dei soldati caduti e al popolo americano”. 

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08:09

Tajani: “Il terrorismo non vuole la pace”

“È certamente una sfida generale. Guarda caso, questo eccidio avviene mentre faticosamente ci stiamo avvicinando alla seconda fase del cessate il fuoco in Medio Oriente. Del resto anche l’orrore del 7 ottobre fu compiuto per impedire gli Accordi di Abramo”. Lo afferma, in un’intervista a Il Messaggero, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Ora – aggiunge – ci stiamo avvicinando a una soluzione nello scacchiere medio-orientale e il terrorismo che non vuole la pace agisce ad orologeria. E non hanno fatto un attentato a una caserma israeliana, o a una sede istituzionale. Hanno colpito i civili, a decine di migliaia di chilometri di distanza dall’area mediorientale”. “Mai sottovalutare il rischio – prosegue -. Ma l’intelligence e le forze dell’ordine stanno lavorando intensamente, per tutelare la sicurezza della comunità ebraica a Roma e nel resto d’Italia e per difendere tutti i cittadini del nostro Paese. Roma è storicamente al servizio della civiltà ed è adesso tra le capitali più impegnate nella costruzione della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. Abu Mazen proprio a Roma ha ringraziato l’Italia per tutto l’impegno sia diplomatico sia umanitario che stiamo mettendo in campo e a disposizione di tutti. E umanitario significa politico. Cioè tra l’altro formare le nuove leve della classe dirigente palestinese. Abbiamo il corridoio universitario – va avanti -, per accogliere gli studenti palestinesi e formarli in Italia, in un contesto di pace e per la pace”. “Nella riforma che entrerà in vigore il primo gennaio – conclude il ministro degli Esteri – è prevista per la prima volta alla Farnesina la creazione della direzione generale della sicurezza. Si occuperà di questa materia dal punto di vista politico, ma anche per quanto riguarda la sicurezza cybernetica e l’intelligenza artificiale applicata ai sistemi di difesa. Ci sarà nel nostro ministero una sala operativa, dedicata alla prevenzione e alla reazione agli attacchi tecnologico-digitali”. 

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07:41

Idf spara su un israeliano che tentava di pugnalare i soldati

Un israeliano è stato ferito dai soldati che aveva tentato di aggredire armato di coltello nella zona dell’insediamento di Kdunim, in Cisgiordania. Lo ha riferito lo stesso Idf. Secondo la stampa israeliana, si tratta di un ragazzo sui 20 anni che a un distributore di benzina si era avvicinato ai militari. Immediata la reazione sia dei soldati sia di un civile che hanno aperto il fuoco.

07:35

Tregua fragile, aiuti fermi e tempesta imminente: Gaza allo stremo

A tre mesi dal cessate il fuoco, la Striscia resta immersa in una crisi profonda, con carestia, infrastrutture al collasso e aiuti umanitari insufficienti. Le piogge e il gelo hanno sommerso tende e campi profughi, aggravando una situazione già critica. La fase due del ritiro israeliano non è mai partita, mentre nella “zona gialla” Tel Aviv consolida il proprio controllo.

Tregua fragile, aiuti fermi e tempesta imminente: Gaza allo stremoTregua fragile, aiuti fermi e tempesta imminente: Gaza allo stremoVai al contenuto

07:25

Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamoGaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamoVai al contenuto