di
Vittoria Melchioni
Ogni estate Vasco Rossi ama tornare nell’Appenino modenese, dove è nato. Fuori da casa lo aspettano centinaia di fan: «E io provo ad accontentarli tutti ma a volte sono troppi». La gita a Pianaccio, dove nacque Enzo Biagi
«Con Kalma», rigorosamente scritto con la k, Vasco Rossi chiama a sé le centinaia di persone arrivate davanti a casa sua a Zocca, dove il rocker sta passando, come consuetudine, l’estate.
Le giornate di Vasco Rossi a Zocca tra fan, amici e la madre
Disponibilissimo, il cantautore modenese ha incontrato i fan che lo attendevano ordinatamente dietro alle transenne poste a protezione di Rossi, più dagli eccessi di affetto che da veri e propri pericoli per la sua incolumità. Tra Vasco e i «gi-tanti fes-tanti», come li chiama lui enfatizzando il fatto che sono ogni giorno di più c’è un patto e nessuno osa infrangerlo: «Mi aspettano e cerco di accontentarli, a volte sono davvero tanti e quindi diventa impossibile per me salutare tutti».
Passeggiate nei boschi, partite a carta e tour in Appennino
Tra passeggiate nei boschi dell’Appenino con un’aria frizzantina che fa «parlare» gli alberi, il moto tour in compagnia degli amici di una vita, Vasco ama passare ogni anno un periodo nel suo paese natio anche perché può dedicare del tempo a sua mamma, ormai novantaseienne, ma lucidissima, «anche troppo» chiosa il Kom.
«A Zocca posso tornare a camminare nei miei boschi, la mattina, e questo è impagabile» scrive sui social sotto a foto e «clippini» che lo ritraggono felice tra i suoi monti e attorniato dai suoi fan intento a firmare autografi in un clima festoso e rilassato.
Nel Corno alle Scale visita a Pianaccio e Monteacuto
Tra le varie mete toccate nei suoi giretti in moto, c’è anche Pianaccio, borgo situato nel complesso del Corno alle Scale e frazione di Lizzano in Belvedere, noto per aver dato i natali ad Enzo Biagi. Vasco e la sua compagnia di amici ha reso omaggio al celebre giornalista visitando il «centro documentale» a lui dedicato ricordando le battaglie ideologiche di Biagi trovando un legame tra loro due sintetizzato nel titolo di una delle sue canzoni più amate: «C’è chi dice No».
L’omaggio a Enzo Biagi nei suoi luoghi
«Questo è il posto del “c’è chi dice no”» – commenta visitando le memorabilia allestite all’interno della ex scuola elementare del paese. Vasco viene ripreso dall’amico che lo accompagna che si cimenta in una “telecronaca” dei fatti mentre Rossi si siede sulla panchina accanto alla statua dedicata a Biagi: «Non è un caso che sia qui a Pianaccio. Enzo tu lo sai perché siamo venuti qui? Perché qui sei nato il 9 agosto 1920 – dice la voce narrante – Biagi era un tagliente, acuto, onesto giornalista, scrittore, presentatore tv. Così come Vasco, anche tu caro Biagi teorizzavi un mondo migliore, che la verità è importante e la cercavi. La cosa importante è che adesso c’è chi dice no, come dicevi tu no, quindi, oggi è la giornata del “C’è chi dice no”».
Da Pianaccio il gruppetto di biker si è spostato a Monteacuto delle Alpi, tappa raggiunta anche per fare un saluto all’eclettico titolare della trattoria «Il Bagigio», Larry, conoscenza del Kom che ha rivelato l’amore di Rossi per la pasta fatta in casa, specialmente tagliatelle e tortelloni.
Gli amici di una vita per ricaricare le batterie
Rientrato a Zocca, Vasco è passato a salutare «il mitico Gil», Gilberto Giorgini, titolare dell’albergo ristorante «La Verrucchia» una vera istituzione in paese.
Poi ancora un abbraccio ai suoi fan e l’omaggio a due bimbe che hanno realizzato un aquilone a lui dedicato, sulle note del suo brando del 2011 che fa: «Lo sai che si potrebbe stare sempre appesi a quell’aquilone guardando il mondo che si muove … e chi la ferma più questa benedizione» riferendosi anche alla beatitudine che solo i luoghi che l’hanno visto nascere e crescere gli sanno dare come nessun’altro posto al mondo.
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3 agosto 2025
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