di
Fabrizio Guglielmini
La 22enne si è diplomata in Scienza giuridiche nel 2023 con 26 esami in 12 mesi, bissa oggi con la magistrale. La presentazione della tesi: «La costruzione del muro in Cisgiordania tra sicurezza e illegalità»
Cinque anni in due. E’ il traguardo universitario raggiunto da Farwa Sajid, nata a Milano 22 anni fa da genitori pakistani. Iscrizione alla Triennale in Scienze giuridiche in Bicocca nell’ottobre del 2023, conclusione degli esami nell’ ottobre dell’anno successivo. Dodici mesi per sostenere 26 esami.
Non contenta, Farwa ha fatto il bis con la magistrale in Giurisprudenza: altri 19 esami per laurearsi stamane sempre in Bicocca.
Quando le si chiede qual è il suo segreto risponde con naturalezza: «Ho sempre amato studiare perché credo sia il mezzo principale per conquistare la propria libertà e indipendenza. Sostenere molti esami in poco tempo è stata la conseguenza di diversi fattori». Farwa ha studiato in prima battuta con altre studentesse e studenti attraverso collegamenti su Zoom. La regola: insieme (virtualmente) sui libri per 50 minuti in silenzio e dieci minuti di pausa per poi confrontarsi con le domande sulla materia del giorno.
Ma per i suoi colleghi starle dietro non era semplice: «In un mondo sempre più competitivo – dice la studentessa dei record – ho pensato fin dal liceo che fosse fondamentale arrivare alla laurea senza perdere tempo per poi entrare il più presto possibile nel mondo del lavoro».
Anche tecnicamente il percorso di Farwa è stato speciale: Bicocca consente (a condizione di aver sostenuto il 75 per cento degli esami dell’anno in corso) di accedere a quelli dell’anno successivo che vengono «sbloccati» per poter essere sostenuti a distanza ravvicinata. «Quando mandavo le mail alla segreteria per comunicare questa esigenza c’era un po’ di incredulità ma sul libretto elettronico gli esami risultavano e quindi ottenevo il benestare».
Infine la presentazione della tesi magistrale: «La costruzione del muro in Cisgiordania tra sicurezza e illegalità», argomento che si collega alla volontà di specializzarsi in Diritto dell’immigrazione. «Ci sono motivi molto personali dietro a questa scelta: ricordo le file ogni due anni per rinnovare il mio permesso di soggiorno fino a quando sono diventata maggiorenne o il fatto che i miei genitori, pur essendo arrivati in Italia nel 1990, non hanno, ancora oggi, la cittadinanza». Determinata e con le idee chiare, ora il suo obiettivo è l’avvocatura e sta cercando uno studio milanese per svolgere il tirocinio di 18 mesi.
C’è un altro metodo che Farwa ha adottato: «Metto sempre le materie giuridiche in connessione fra loro, cercando i collegamenti fra argomenti solo apparentemente lontani fra loro». Per la sua doppia laurea c’è anche spazio per la gratitudine: «Soprattutto verso i miei genitori che nei momenti in cui stavo optando per un lavoro part time mi hanno convinto a puntare tutto sullo studio e con ragione».
E la festa di oggi? «Sarà molto semplice: con gli amici e i familiari ci ritroveremo in pizzeria con un’ospite a me molto cara, la mia insegnante delle elementari che mi ha seguita in tutto il mio percorso di studi». La neolaureata fa anche una valutazione più generale sulla fuga di molti profili professionali dall’Italia: «So che è presto per decidere, è una scelta complicata. Ma se avrò delle condizioni particolarmente favorevoli per lavorare all’estero valuterò anche questa opzione. Mi sembra che oggi si faccia poco in termini di salari e contratti per trattenere qui i migliori talenti». Da Ponte Lambro, dov’è cresciuta, al mondo, Farwa corre veloce.
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15 dicembre 2025 ( modifica il 15 dicembre 2025 | 10:48)
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