di
Pierfrancesco Catucci
In bacheca la giocatrice ha già un oro olimpico, uno mondiale e due Nations League con la Nazionale di Julio Velasco, ma il Mondiale per Club vinto ieri a San Paolo, in Brasile, ha tutto un altro sapore
Kate Antropova è diventata grande. Certo, in bacheca ha già un oro olimpico, uno mondiale e due Nations League con la Nazionale di Julio Velasco, ma il Mondiale per Club vinto ieri a San Paolo, in Brasile, ha tutto un altro sapore. È il suo terzo trofeo con la maglia della Savino del Bene Scandicci dopo la Challenge Cup del 2022 e la Cev Cup del 2023, ma qui saliamo di livello. Almeno per lo scalpo della finale: la corazzata Conegliano che da anni domina la scena nazionale e internazionale e che ieri è affondata sotto i colpi (25) dell’opposta nata in Islanda da genitori russi e arrivata in Italia neanche adolescente per giocare a pallavolo.
È arrivata nella stessa epoca di Paola Egonu e questo l’ha costretta a cercare sempre il modo di uscire dalla sua ombra, ma la 22enne Antropova ha la maturità di una giocatrice molto più esperta. Ha aspettato il suo momento e non ha mai ceduto alla tentazione di mettersi in competizione con l’altra fenomenale opposta di Milano. Anzi, ne ha spesso elogiato le qualità e si è sempre fatta trovare pronta quando Velasco l’ha chiamata in causa, come nella semifinale e nella finale del recente Mondiale in Thailandia. Ora Antropova, che studia psicologia («Mi aiuta a tenere la mente occupata e interessata ad altre cose oltre alla pallavolo»), ama leggere ed è profondamente curiosa del mondo, ha trascinato da leader Scandicci a una vittoria che in pochi credevano possibili solo alla vigilia. Come solo sette mesi fa a Istanbul nella meravigliosa semifinale contro le padrone di casa del Vakifbank, prima del crollo in finale proprio contro Conegliano. Stavolta, però, è diverso. Lei è la miglior realizzatrice del torneo (99 punti) ed è la giocatrice che si è caricata sulle spalle la squadra anche nei momenti più complicati, quando le venete di Santarelli stavano provando a riaprire la partita.
E non è un caso che i più ricchi club di tutto il mondo abbiano messo gli occhi su di lei. Giulio Bregoli la vorrebbe tanto all’Eczacibasi Istanbul per la prossima stagione. Le voci si rincorrono da settimane (i media turchi danno l’accordo per fatto), anche perché il contratto di Antropova con il club toscano scade a giugno di quest’anno e Bregoli sa bene il salto di qualità che l’azzurra gli garantirebbe nella gran concorrenza tra squadre che c’è nella megalopoli turca. Per il momento, però, da Scandicci smentiscono che l’affare sia chiuso e ribadiscono la volontà di rinnovare ancora il contratto con la giocatrice che nel 2021 proprio con quella maglia fece l’esordio in serie A1.
E con la stessa maglia ora punta ad affermarsi ulteriormente come principale contendente di Conegliano per tutti i titoli in palio (a cominciare dal prossimo, la Coppa Italia) e andare a giocare da protagonista il prossimo Europeo proprio in Turchia, visto che Velasco ha già annunciato che avrebbe dato a Egonu, Orro, Sylla e Danesi la possibilità di prendersi un’estate di riposo dagli impegni della Nazionale.
15 dicembre 2025 ( modifica il 15 dicembre 2025 | 11:33)
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