
Tende Lipari (Nobilis). Di fronte, a destra, una lampada da terra Wicker Willow (Gubi). Poltrona Rolland (Soho Home). Tavolino e vaso antichi in legno grezzo (Atmosphère d’Ailleurs). Divano modulare Eave (Menu). Cuscini su misura in tessuto Toki (Romo). Tappeto vintage.
Kensington LeverneOpere d’arte, libri e amici
Per questo appartamento, in cattivo stato, ma situato al quarto piano, con vista sugli alberi di un piccolo parco londinese, e quindi ricco di fascino, il duo ha chiesto alla proprietaria quale fosse il suo stile di vita: intrattenere gli amici e leggere. Così hanno progettato una libreria nella sala da pranzo e un’altra nella camera da letto, dove è stata creata una piccola panca davanti alla finestra, tra un daybed e un angolo lettura, proprio accanto a una porta-finestra che si apre sul piccolo balcone con vista sul parco. Per creare un appartamento armonioso da vivere quotidianamente e intuitivo negli spostamenti, Uncanny ha progettato ogni stanza in dialogo con le opere d’arte, creando arredi su misura: librerie, contenitori e sedute sono realizzati con materiali naturali come il legno e il marmo che, insieme al parquet in rovere naturale posato a spina di pesce, strutturano il nuovo layout e guidano istintivamente i movimenti nell’appartamento. Il soggiorno si apre senza soluzione di continuità sulla sala da pranzo, sulla biblioteca e sulla cucina, mentre le due camere da letto si trovano sul retro, in una zona notte più intima, completata da un bagno con vasca a isola, piastrelle in terracotta e mobili su misura in marmo di Carrara.

Sugli scaffali bespoke, una scultura bianca (Amelie du Chalard) e ceramiche africane provenienti dal Marocco. Di fronte, una poltrona Rolland (Soho Home).
Kensington Leverne
Sugli scaffali, ma a destra del camino, una fotografia in bianco e nero di Ojuolape Agbaje. Di fronte, una poltrona Rolland (Soho Home). Tende Lipari (Nobilis). Tappeto vintage.
Kensington LeverneLa casa raffinata di una collezionista
I mobili su misura nascondono ingegnosi contenitori e scaffali per libri e oggetti unici, dalle ceramiche fatte a mano riportate dalle montagne dell’Atlante alle sculture della galleria Amélie du Chalard. “Quando abbiamo parlato di mobili e di stile, le abbiamo chiesto: ‘Quale opera d’arte, quale oggetto ha? Cosa vuole mettere in casa?’ Lei ha risposto: ‘Niente, partiamo da zero’. E questa cosa ci è piaciuta molto”, dicono sorridendo le interior designer. Tre pezzi devono ancora essere integrati: una foto di Lakin Ogunbanwo nel soggiorno, un dipinto di Gbolahan Ayoola in cucina e un altro di Dagmar Van Weeghel sopra il letto della camera da letto principale. Il lavoro ha richiesto tempo – sia materiale che amministrativo – durante il quale Églantine Sicat e Pauline Dellemotte hanno visto evolvere i gusti della loro cliente, passando da un marmo grigio desiderato per il bagno a una scelta definitiva con venature viola. “Siamo andate insieme al Marble Yard e lei ha potuto scegliere la ‘sua’ fetta di marmo. L’abbiamo coinvolta molto e le è piaciuto molto, perché ama la decorazione”.