Un primato mondiale consolidato grazie ai successi nel 2025, inclusi gli US Open, Carlos Alcaraz guida saldamente la classifica ATP. Lo spagnolo mantiene la vetta con circa 12.050 punti, distaccando Jannik Sinner al secondo posto con 11.500 punti. L’Italia oltre al secondo posto “ballerino” porta nell’elite del tennis mondiale altri giocatori, otto tennisti nei primi cento posti, un record che sottolinea la crescita azzurra nel circuito.​

Alcaraz chiude quindi l’anno come numero 1 per la seconda volta dopo il 2022, forte di 24 titoli ATP e sei Slam.​ Jannik Sinner occupa il numero 2 del ranking ATP di fine 2025, a soli 550 punti da Carlos Alcaraz capolista. Il trentino chiude il terzo anno consecutivo in top 5 grazie a una stagione da sei titoli, con due Slam e il bis alle ATP Finals di Torino che lo mantengono incollato allo spagnolo e lo candidano apertamente alla corsa al numero 1 nel 2026. 

Sarà questa, molto probabilmente, la storia dei due amici rivali per i prossimi anni, Sinner ha perso il numero 1 nel settembre 2025, al termine di un regno lungo complessivamente 65 settimane in vetta. Il sorpasso è arrivato dopo lo swing estivo, quando Alcaraz lo ha scavalcato approfittando del pesante “monte punti” che l’azzurro doveva difendere tra Asia e Finals rispetto allo spagnolo, molto più leggero in termini di obblighi di conferma. In autunno il vantaggio di Alcaraz si è consolidato fino alla certezza matematica del numero 1 di fine anno, nonostante il distacco finale resti contenuto.

Gli otto azzurri nella top 100

Ma le buone notizie oltre che da Sinner a ridosso di Alcaraz, arrivano dall’Italia tutta, otto azzurri nei primi cento: oltre a Jannik Sinner (2°), c’è Lorenzo Musetti (8°), Flavio Cobolli (22°), Luciano Darderi (26°), Lorenzo Sonego (39°), Matteo Berrettini (56°), Matteo Arnaldi (61°) e Mattia Bellucci (74°). Questo exploit, con cinque nei top 50, conferma il tennis italiano come superpotenza emergente.​

In un circuito sempre più globale, la fotografia del ranking racconta un’Italia che non si limita più a inseguire, ma detta il ritmo e costringe gli altri a prendere le misure. Alcaraz resta il riferimento assoluto, ma averci Sinner così vicino, con Musetti in top 10 e un plotone di azzurri stabilmente nei primi cento, significa che il tricolore è ormai una presenza fissa nelle zone nobili dei tabelloni. Se il computer ATP misura il presente, la profondità del movimento dice però soprattutto una cosa sul futuro: l’onda italiana non ha ancora finito di salire.​