di
Giuseppe Sciascia
Dopo l’addio di Repesa e Skelin, anche il secondo assistente Latini ora non può più sedere in panchina. Un nuovo tecnico non può arrivare perché la squadra siciliana ha un contenzioso con il Fisco a cui deve 120mila euro che blocca il mercato in entrata
Capolista sul campo anche senza allenatore in panchina. I Trapani Shark diventano un caso per l’autogestione vittoriosa del match di domenica 14 dicembre contro Udine. La squadra siciliana ha battuto 91-73 l’Old Wild West anche senza la guida tecnica di Alex Latini, il secondo assistente diventato primo allenatore dopo le dimissioni irrevocabili rassegnate da Jasmin Repesa e il suo assistente Skelin: almeno formalmente l’allenatore di Trapani risultava John Petrucelli, giocatore e capitano della squadra siciliana. Che sul campo ha vinto 10 partite su 11, ma in classifica è solo quarta con 5 punti di penalizzazione per due diverse irregolarità amministrative che ne bloccano i tesseramenti in entrata.
Latini aveva già guidato Trapani in panchina nella gara di domenica 7 dicembre a Treviso; ma le regole prevedono la possibilità di sostituire il capo allenatore con un vice soltanto per una partita. L’istanza di Trapani, che ha chiesto una deroga vista l’unilateralità degli addii del coach croato e del suo vice, è stata rigettata dalla Fip per non creare precedenti; pertanto Latini è andato in tribuna, e sul referto arbitrale della partita la posizione dell’allenatore è rimasta vacante, assegnando le mansioni di chiamare cambi e minuti di sospensione al capitano, ossia l’azzurro John Petrucelli.
L’allenatore-capitano è una figura abituale nei campionati amatoriali disputati dai gruppi di amici, ma è quanto di più antitetica al concetto di basket professionistico. Eppure la Fip ha semplicemente applicato le regole, come farà oggi con la multa da 50mila euro a carico degli Shark per non aver rispettato la norma che prevede il deposito di 12 contratti professionistici. Venerdì scorso Trapani ha rescisso il contratto di Timmy Allen, ceduto con buyout al Paok Salonicco. Ma il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate per una rata non pagata da 120mila euro, sanzionato dal Consiglio Federale con un punto di penalizzazione irrogato il 24 novembre, blocca i tesseramenti in entrata. Il patron Valerio Antonini ha contestato il provvedimento alla Commissione Tributaria ed al Tar; ma intanto Trapani ha il mercato bloccato, per sbloccarlo deve pagare quanto richiesto rinunciando al ricorso, oppure ottenere una sentenza favorevole in tempi non rapidi. E le regole sono chiare: la squadra che tessera 6 stranieri deve avere sempre 12 contratti professionistici depositati, pena una multa di 50mila euro per ogni tesseramento mancante. Al momento gli Shark hanno 11 giocatori professionisti, contando fra essi anche Amar Alibegovic, l’ex capitano che è stato messo fuori rosa due settimane fa (il giocatore sostiene invece di aver lasciato il club per ritardi nei pagamenti). Oggi sarà irrogata la prima sanzione, e ne seguirà una per ogni partita se la situazione non cambierà. Cosa che blocca qualsiasi ipotesi di cessione di altri big (il Partizan Belgrado aveva chiesto J.D. Notae e Milano si era informata su Jordan Ford).
Intanto la squadra continua a vincere sul campo, senza allenatore e con sempre meno giocatori (ieri mancavano in tre, oltre ad Alibegovic ed Allen indisponibile anche l’influenzato Rossato). Ma fuori dal campo si naviga a vista, in attesa degli esiti delle indagini della Procura Federale Fip avviate per il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate (Trapani aveva attestato di essere in regola con i versamenti) e per la documentazione presentata ai fini dell’iscrizione al campionato 2025/26. E solo pagando i 120mila euro contestati per sbloccare il mercato, domenica 21 dicembre a Sassari sarà possibile evitare il bis della versione Petrucelli capitano-allenatore, e del multone da 50mila euro. Fra quattro settimane si stabilirà la griglia di partenza delle Final Eight di Coppa Italia: sul campo Trapani starebbe ampiamente meritando il pass per Torino, l’auspicio è che entro l’11 gennaio (data dell’ultima giornata di andata che stabilirà le 8 qualificate) si faccia chiarezza su una situazione non compatibile con un campionato professionistico dal volume di affari che sfiora i 150 milioni di euro l’anno.
15 dicembre 2025 ( modifica il 15 dicembre 2025 | 12:58)
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