Kallas: «Eurobond per Kiev già bocciati due anni fa»
L’emissione di debito comune Ue, gli «eurobond», per finanziare l’Ucraina sono già stati proposti «due anni fa», ma l’idea non ha mai «preso quota» per la netta contrarietà di alcuni Paesi. Così l’Alta Rappresentante Kaja Kallas spiega, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles, il motivo per cui l’Ue sta tentando di imbastire un prestito all’Ucraina basato sugli asset congelati alla Russia, cioè per la contrarietà dei Paesi frugali (non li ha nominati, ma è noto che la Germania è nettamente contraria, insieme ai Paesi Bassi) a qualsiasi ipotesi di debito comune.
«È difficile – spiega – perché ci sono pressioni diverse da diverse parti, ma dobbiamo anche essere molto, molto lucidi. Le altre opzioni non funzionano: ci abbiamo già provato prima, credo sia stato due anni fa, quando ho proposto gli eurobond. non hanno funzionato perché è necessario che tutti siano d’accordo. Il prestito di riparazione, che possiamo fare con la maggioranza qualificata, si basa sui beni congelati russi, il che significa che non proviene dai soldi dei nostri contribuenti, il che è importante e invia anche il chiaro segnale che, se fai tutto questo danno a un altro Paese, devi pagare per le riparazioni».
Quindi, aggiunge, «ovviamente abbiamo la decisione a maggioranza qualificata, ma senza il Belgio penso che non sarebbe molto facile, perché hanno la maggior parte dei beni e penso sia importante che siano d’accordo, qualunque cosa facciamo. Alcuni Paesi in Europa sono più abituati alle minacce poste dalla Russia rispetto ad altri. Ma sono solo minacce: se restiamo uniti, siamo molto più forti. Voglio davvero che tutti noi abbiamo la mente lucida», conclude.