La cucina su disegno
A Porto Pollo il vento soffia forte. L’ideale per chi vuole cavalcare le onde sulla tavola e accarezzare le nuvole con le vele. Poco distante da questa baia – ‘la palestra naturale perfetta’ secondo la leggenda vivente del windsurf Robby Naish – lo studio Velvet ha immaginato il rifugio di un amante del mare: «Era una piccola casa di villeggiatura, volevamo sembrasse una cambusa. Si trova all’interno di un residence a Costa Serena, davanti all’Isola dei Gabbiani, nord della Sardegna», racconta il fondatore e art director Gianluca Bocchetta insieme alla sua compagna Rossella Castagnotto, designer e project manager di Velvet, realtà creativa con sede a Torino che oggi conta venti collaboratori. Lo stesso proprietario del pied-à-terre arriva dalla città della Mole. Imprenditore e amante degli sport acquatici, appena può raggiunge l’isola per fare kitesurf o concedersi qualche uscita in catamarano, anche d’inverno.
La scala integrata alla cucina che conduce alla zona notte
Il suo monolocale di trentacinque metri quadrati unisce estetica, funzionalità e modernità come una machine à habiter di Le Corbusier in formato pocket. «Sicuramente le dimensioni contenute della casa sono state un limite ma anche uno stimolo. La sfida era riuscire a farci stare tutto senza rinunciare a nulla», sottolineano.
La camera da letto
L’accesso avviene attraverso un giardino con pergola in cannicciato e una grande vetrata a due battenti che funge da ingresso. Dentro, il concept lo suggerisce il paesaggio. Il legno, l’acciaio e il metallo zincato richiamano i materiali tipici del settore nautico; le superfici riflettenti rimandano al luccichio del Mediterraneo, mentre i colori evocano le dune della Gallura, con i pavimenti e le pareti che sembrano ricoperti di sabbia soffiata dal maestrale.
La camera da letto
Le suggestioni dello spirito dell’isola sono continue: la lampada a sfera diventa ora sole, ora luna piena, e lo specchio appare come una crepa nella roccia: «Gli arredi sono su misura, fatti realizzare da una falegnameria di Torino. Soltanto alcuni complementi sono stati acquistati sul posto». Altri pezzi come le ceramiche o le ceste di giunco e rafia, simbolo della tradizione sarda, sono di Mustras, una rete di artisti e designer che lavorano in sinergia con gli artigiani locali.
Il piccolo bagno
L’ambiente è pensato come quello di una barca, piccolo ma ben studiato, con elementi salvaspazio. Niente è lasciato a vista, se non un’unica appenderia per i teli e i costumi da bagno. La cucina ‘di bordo’ combina forme e funzioni in un unico sistema a incastro con tavolo da pranzo e una scala-contenitore che conduce al letto soppalcato per gli ospiti. Il bagno si confonde con la parete, dietro una porta che sembra scomparire nell’intonaco grezzo. Mentre una tenda scura nasconde la zona notte.
In corridoio, lo specchio su disegno
Velvet aveva già lavorato in Sardegna, a Cagliari, e firmato numerosi interventi sul mare, dalla Liguria alla Costa Azzurra, fino a Miami, oltreoceano. Muoversi in un paesaggio incontaminato come quello di Portu Puddu è stato diverso. «L’incarico ci è stato affidato nel 2023 e tra progettazione e realizzazione sono serviti più o meno nove mesi. Abbiamo avuto carta bianca e ci siamo divertiti, ma non sono mancati gli imprevisti. E non parliamo di intoppi burocratici o di vincoli paesaggistici». A creare problemi, rallentamenti e parecchi danni sono stati i cinghiali, entrati da un varco aperto nella recinzione per consentire il passaggio dei materiali di cantiere: «Un incubo. Abbiamo speso migliaia di euro per sistemare le cose. Per fortuna questo posto è magico e, tra i sorrisi della gente e la musica del chiringuito che si dissolve nel vento, ogni problema svanisce».
Il piccolo patio all’ingresso della casa
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