di
Leonard Berberi
La sfida sulla continuità territoriale (a partire dalla primavera 2026) conferma la sfida tra i vettori. Ecco come vanno i tre aeroporti dell’isola, il record di Olbia
Sulla Sardegna si è scatenata una curiosa battaglia tra le compagnie aeree italiane e non solo. Ufficialmente per aggiudicarsi le rotte della continuità territoriale — il sistema di oneri di servizio pubblico pensato per migliorare la mobilità di chi vive sull’isola. Ufficiosamente per mettere le mani su un mercato che negli anni è diventato sempre più ricco, in particolare nei flussi in ingresso, tanto da valere nel 2024 circa un miliardo di euro di ricavi e oltre 200 milioni di utili netti per i vettori che vi hanno operato, secondo i calcoli del Corriere basati sui dati delle piattaforme specializzate.
La continuità territoriale sarda permette ai vettori di vendere biglietti — per Roma Fiumicino e Milano Linate — a tariffe calmierate per i residenti, dietro una compensazione economica da parte della Regione. Sono sei le tratte messe a gara: Cagliari–Roma, Cagliari–Milano, Olbia–Roma, Olbia–Milano, Alghero–Roma, Alghero–Milano. Vince la compagnia che presenta l’offerta più conveniente e rispetta le condizioni previste dal bando.
Il 15 dicembre, all’assessorato ai Trasporti della Sardegna, sono state aperte le buste con le offerte presentate dai vettori. E le sorprese sono state due. La prima: l’alleanza — insolita — tra la compagnia di bandiera Ita Airways e la low cost spagnola Volotea (che nell’intervista al Corriere aveva anticipato la sua partecipazione). I due vettori si sono presentati congiuntamente solo su due rotte specifiche, le più remunerative: Cagliari–Roma e Olbia–Milano.
L’altra sorpresa è la partecipazione di Aeroitalia, che per settimane aveva dichiarato di non voler partecipare e aveva presentato ricorso contro il bando. Il vettore non solo si candida, ma lo fa anche senza chiedere compensazioni sulle rotte dove si candidano Ita–Volotea: dunque su Cagliari–Roma e Olbia–Milano. In altre parole, offrirà le tariffe calmierate senza ottenere alcun «rimborso» dalla Regione.
I vincitori dovranno iniziare a operare le rotte dal 29 marzo 2026. Al momento non è arrivata alcuna candidatura sulla tratta Alghero–Milano, che dovrà comunque essere garantita: è probabile quindi che si proceda con un’estensione del vecchio bando fino a ottobre 2026, con i collegamenti operati da Ita. Aeroitalia opererà invece le rotte Cagliari–Milano e Alghero–Roma, mentre sulle altre ci sarà competizione.
In caso di vittoria sulle due rotte, «Volotea e Ita Airways si impegnano a costituire un “Raggruppamento temporaneo di imprese”», si legge in una nota congiunta. «Inoltre, attraverso un accordo di distribuzione interline incentrato su Roma Fiumicino, Volotea e Ita offriranno ai passeggeri più opzioni di collegamento». Tradotto: diventano più fluidi gli spostamenti per chi, per esempio, dagli Stati Uniti o dal Giappone vuole raggiungere la Sardegna — e viceversa.
Cosa dicono i numeri? Secondo i calcoli del Corriere basati sui dati delle piattaforme specializzate, nel 2024 10,62 milioni di passeggeri sono transitati — in entrambe le direzioni — negli aeroporti sardi. Il ricavo complessivo, esclusi gli extra, è stato di circa 950 milioni di euro, con un utile netto di quasi 203 milioni e un margine record superiore al 21%.
Il mercato sardo ha guadagnato valore negli anni, soprattutto dopo la pandemia, che ha contribuito a consacrare l’isola come destinazione turistica di primo livello. Non è un caso che dalla primavera 2026 ci sarà anche il primo collegamento diretto tra Olbia e New York, operato da Delta Air Lines. Olbia che, numeri alla mano, è anche lo scalo che in estate garantisce ai vettori gli utili più elevati.
15 dicembre 2025 ( modifica il 15 dicembre 2025 | 19:17)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
