Lo si evince dal confronto tra i report annuali 2015 e 2025 dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori. I consigli per risparmiare (e non farsi truffare)
Caro, carissimo Natale. Anche solo rispetto all’anno scorso, se si pensa che l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato a inizio mese «un aumento medio dei prezzi del +3,7%» sul 2024. «A registrare i rincari medi più elevati, paradossalmente, sono i regali low cost (+7,1%)», si apprende. Al secondo posto i beni alimentari (+5,1%). Ma è dal confronto tra le tariffe odierne e quelle di dieci anni fa che emergono dati sbalorditivi. Edizione 2015 del report – e calcolatrice – alla mano, infatti, salassi quasi a tripla cifra sono arrivati a contraddistinguere una lunga serie di prodotti tipici del periodo: dal pandoro (da 8,25 a 15,80 euro, +91,5%) al cotechino (da 7,20 a 13,80, +91,7%), dai centrotavola (da 12,50 a 22,60 euro, +80,8%) alle palline decorate (da 18,10 a 31,90 euro per la confezione da dodici, +76,2%), passando per regali particolarmente gettonati quali macchine per il caffè espresso (da 86 a 169,50 euro, +97%), droni (da 85,50 a 149,60 euro, +79%) e biciclette (da 114 a 211,69 euro, +85,7%).
Il primato (negativo) della carta regalo
Come evidente, l’elenco potrebbe continuare a lungo. Ma, a proposito di impennate a tripla cifra, a sfondare il muro del 100% sono risultati per esempio il salmone (da 13,60 a 27,60 euro per 300 grammi, +102,9%), le lenticchie (da 4,50 a 10,93 euro al chilo, +142,9%), i puntali decorati (da 7,10 a 16,25 euro, +128,9%) e soprattutto la carta regalo (da 3,25 a 7,99 euro, +145%). Stando così le cose, non stupisce apprendere come quest’anno quasi un dono su cinque – il 18%, per l’esattezza – verrà acquistato dagli italiani dopo aver fatto ricorso a un prestito, un finanziamento o a una formula di pagamento posticipato (il cosiddetto «buy now pay later»). In leggera controtendenza invece i libri (da 22,40 a 21,96 euro, -2,2%), chiaro emblema delle difficoltà di un comparto che negli ultimi vent’anni ha visto le famiglie da Nord a Sud ridurre la propria spesa per le opere editoriali di quasi il 25%.
I consigli per risparmiare
Chiaramente tali aumenti non rappresenterebbero un problema, se solo nel frattempo gli stipendi avessero seguito un andamento analogo. Così però non è stato, tanto che il nostro e la Grecia sono gli unici Paesi Ue in cui il reddito reale delle famiglie è calato rispetto al 2004. Per contrastare il carovita e far quadrare i conti anche sotto Natale, non resta dunque che affidarsi ai consigli della stessa Federconsumatori. Tra questi – si legge –, stabilire preventivamente un budget di spesa, confrontare i prezzi tra i punti vendita fisici e i negozi online, prestare attenzione agli eventuali costi di consegna e accendere le luci decorative solo la sera e durante le riunioni familiari. Quanto infine alla prevenzione delle truffe informatiche, «prima di effettuare l’acquisto è opportuno controllare che sul sito siano presenti partiva Iva, recapito telefonico e indirizzo fisico dell’azienda a cui il portale fa riferimento e verificare la presenza del simbolo del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o dell’“https” nella barra degli indirizzi, a conferma del fatto che i dati sono criptati e non condivisi».
15 dicembre 2025
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