Da settimane a Como si discute del taglio dei ciliegi e la politica, con partiti di diversi orientamenti, ha espresso perplessità, organizzato sit-in e prese di posizione per impedirne l’abbattimento.
Negli stessi giorni, secondo quanto riportato in un post Facebook dal sindaco di Como Alessandro Rapinese, al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna si registravano criticità legate anche al periodo di picco influenzale, con pazienti spesso fragili e anziani costretti a restare a lungo negli spazi dell’emergenza.
Nel suo intervento video, il primo cittadino ha messo a confronto le due vicende, sollevando una polemica diretta sul diverso peso attribuito alle priorità politiche da parte dei partiti comaschi:
“A Como gira insistentemente una domanda circa gli abbattimenti dei ciliegi in via XX Settembre. Perché non ripiantare ciliegi? Risposta: perché gli agronomi hanno suggerito di piantare altre piante, i peri, e perché la Sovrintendenza ha approvato il progetto. In una città normale la discussione sarebbe finita qui. Ma ai partiti comaschi però non piaccio io, e per loro è diventata una battaglia politica da combattere fino all’ultimo respiro.
Mi preme far notare però che per persone malate lasciate come bestie nei corridoi di un ospedale, per i partiti comaschi ripiantumare una strada con dei peri, dopo che si è pure espressa la Sovrintendenza, merita attenzione politica. Anziani malati per giorni nei corridoi degli ospedali invece non meritano la loro indignazione”.
undefined
La replica di Asst Lariana
Se il video era rivolto ai partiti della città, alle parole del sindaco è seguita però la replica dell’Asst Lariana, che ha respinto le accuse e difeso l’operato del personale sanitario.
“L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Lariana è costantemente impegnata a garantire ai pazienti assistenza, sicurezza e dignità di cura. Anche in situazioni di particolare complessità vengono adottati, con gli strumenti disponibili, tutti i correttivi e le misure possibili per rispondere ai bisogni assistenziali di pazienti, familiari e cittadini. Non spetta quindi all’azienda entrare nelle polemiche politiche che nulla hanno a che fare con le attività sanitarie proprie della Asst. Spiace invece constatare che un’istituzione politica ricorra a toni inadeguati e offensivi nei confronti di chi vi opera con professionalità 24 ore su 24 e tutti i giorni dell’anno”.