L’area Education cresce, rallenta il Trade. Atteso un miglioramento nella seconda metà dell’anno, grazie soprattutto alla spinta dei libri
Il gruppo Mondadori ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi consolidati a 389,5 milioni di euro, in lieve crescita (+0,6%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Al netto delle acquisizioni (tra cui Star Shop Distribuzione e Chelsea Green), il dato risulta però in leggero calo (-0,8%).
L’Ebitda adjusted (vale a dire l’attività caratteristica di un’impresa, al netto delle componenti straordinarie) è rimasto sostanzialmente stabile a 40,5 milioni di euro, ma l’utile netto adjusted di gruppo è sceso a 7,6 milioni, rispetto ai 9 milioni del primo semestre 2024. Il risultato netto complessivo si ferma a 3,5 milioni, in calo di oltre il 50%.
La generazione di cassa resta robusta
Il calo degli utili riflette un mix di fattori: maggiori ammortamenti, fine di alcune concessioni, minori novità editoriali e costi straordinari legati alle ristrutturazioni. Nonostante ciò, la generazione di cassa si è mantenuta positiva a 33,8 milioni di euro, e la posizione finanziaria netta (IFRS 16) è rimasta sotto controllo a -300 milioni di euro, confermando la capacità del gruppo di finanziare investimenti e dividendi senza peggiorare la leva.
Bene l’editoria scolastica, debole il comparto Trade
Nel dettaglio dei segmenti, l’area Libri Education ha registrato una crescita del 14,2% in termini di ricavi, a 69,8 milioni, grazie a un’anticipazione delle consegne. Più complessa la situazione per i Libri Trade, penalizzati da un mercato in flessione del 5% e da un numero più contenuto di uscite di successo: i ricavi sono scesi a 180 milioni di euro (-4,5%), con una riduzione della marginalità.
Nel canale Retail, i ricavi sono saliti del 2,1% a 93,4 milioni, grazie soprattutto alle librerie fisiche e al contributo della nuova rete Star Shop. Bene le vendite nei negozi diretti (+5,3%) e in franchising (+2,7%), mentre l’online cala del 21%.
La pubblicità digitale compensa le difficoltà del cartaceo
L’area Media ha registrato una crescita dell’1% nei ricavi, trainata dal digitale (+13%), che rappresenta ormai il 48% del totale. In calo le attività legate alla stampa (-8%). L’Ebitda adjusted dell’area è cresciuto del 23%, grazie anche a una razionalizzazione dei costi.
Il gruppo guidato dall’ad Antonio Porro (nella foto) prevede di chiudere il 2025 con una crescita “low single-digit” di ricavi e Ebitda adjusted e una redditività stabile intorno al 17%. La posizione finanziaria netta (IFRS 16) è attesa migliorare leggermente a fine anno.
La casa editrice di Segrate punta su una ripresa del mercato del libro nella seconda metà dell’anno, sostenuta anche da una maggiore programmazione editoriale e da una performance più solida delle proprie case editrici.