Cambio di panorama per Antonio Tiberi. Il corridore della Bahrain Victorious, uno dei più rappresentativi della realtà sportiva di licenza bahreinita, non mette infatti nel suo programma stagionale il Giro d’Italia, come invece avvenuto nelle precedenti due annate. Nel menù scelto dal laziale e dalla sua squadra ci sarà infatti, come piatto principale, il Tour de France 2026, gara in cui Tiberi sarà all’esordio assoluto, dopo aver due volte, appunto, il Giro e in quattro occasioni la Vuelta a España 2026. Nella mente dell’atleta italiano, comunque, non c’è solo il Tour, dato che il programma stabilito in questa pre-stagione è decisamente ricco.
“Comincerò alla Volta a la Comunitat Valenciana, in febbraio – le parole di Tiberi raccolte da Cyclism’Actu – Poi andrò all’UAE Tour e da lì mi sposterò in Italia, dove correrò, fra le altre, il Trofeo Laigueglia e la Tirreno-Adriatico. Successivamente, sarò al Giro dei Paesi Baschi; poi, a fine aprile, farò Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Romandia. Più in là, avrò poi in programma il Tour Auvergne-Rhône Alpes (nuova denominazione del Criterium del Delfinato – ndr), prima di andare al Tour de France”.
Un programma tutt’altro che sparagnino, considerando ben cinque corse a tappe di una settimana (o poco meno) prima del Tour: “Sì, abbastanza intenso – conferma il corridore italiano – Ma a me piace correre. Senza esagerare, ma abbastanza per continuare a tenere un buon ritmo nelle gambe“.
Si va al Tour, quindi. Per fare classifica? “No – la prima risposta di Tiberi, che però poi puntualizza – Al momento non è una cosa di cui posso essere sicuro. Il livello al Tour sarà altissimo, io punto ad arrivarci al massimo della forma. Una volta che sarò lì, se capirò di essere in grado di competere per la generale, allora lo farò e curerò la classifica tutti i giorni. Altrimenti, pensare alle vittorie di tappa rimane una buona opzione. Comunque, sarà il mio primo Tour de France e non so esattamente cosa aspettarmi. Per me sarà comunque una grande esperienza. Voglio presentarmici senza grandi ambizioni e godermi il mio esordio, cercando di imparare il più possibile. Poi, vedremo quando saremo lì in gara”.
Tiberi proverà così a lasciarsi alle spalle un 2025 che non è stato indimenticabile, in termini di risultati, rispetto all’ancora precedente: “Durante il Giro d’Italia 2024 ero davvero nel miglior momento della mia carriera – il commento del corridore della Bahrain Victorious – Lo scorso anno, posso comunque dire che fino alla caduta (tappa di Nova Gorica – ndr) stava andando tutto bene; ero lì, terzo in classifica generale, dove io e la squadra volevamo essere. Poi, dopo l’incidente, ho iniziato a soffrire; ho cercato di tenere duro, nonostante il dolore, ma durante la tappa del Mortirolo il mio corpo mi ha detto ‘basta, più di così non si può fare’. Sono cose che capitano nel ciclismo. Ho imparato molto da questa situazione ed è un’esperienza che mi dà grande motivazione per il futuro”.
