Le mire di Tether, la piattaforma di stablecoin nata nel 2014 da un’idea di Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino. La società, che già detiene l’11,5% della squadra bianco-nera, ha messo sul piatto un’offerta da 1,1 miliardi
Dopo una sbandata in avvio, le azioni della Juventus mostrano una salita bruciante del 4,69%. I titoli del club bianconero hanno ripreso a correre martedì, passano di mano oltre i 2,7 euro, con un rialzo che va ad aggiungersi a quello di oltre il 18% della vigilia. I riflettori sono accesi sul club di calcio che è entrato nelle mire di Tether, la piattaforma di stablecoin nata nel 2014 da un’idea di Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino. La società, che già detiene l’11,5% della squadra bianconera, ha messo sul piatto un’offerta da 1,1 miliardi (ossia 2,66 euro per azione), che però è già stata rispedita al mittente dalla controllante Exor. Evidentemente, però, la speculazione soffia sulle quotazioni, che superano il prezzo della potenziale offerta. Insomma, almeno per il mercato, la partita Exor-Tether per il controllo della Juventus sarebbe tutt’altro che chiusa, con la possibilità di ulteriori sviluppi.
Il video di Elkann
Il presidente, John Elkann, ha anche diffuso un video per sottolineare che la Juventus, di proprietà della famiglia Agnelli da 102 anni, non è in vendita. Tuttavia la Borsa scommette che Tether scenderà di nuovo in campo presentando un’offerta molto più allettante, alla quale forse la famiglia Agnelli non saprà dire di no. Ne è prova che il pezzo per azione in Borsa, 2,71 euro, oggi si è portato sopra i 2,66 euro offerti da Tether a Exor.
16 dicembre 2025 ( modifica il 16 dicembre 2025 | 13:10)
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