di
Luca Bertelli

L’imprenditore e influencer si sfoga sui social con un lunghissimo post: «Dovevo partire oggi in Sardegna per l’ennesima vacanza, ma preferisco fermarmi: sono nauseato dalla superficialità diffusa nei rapporti, un vuoto mascherato da euforia, una corsa a riempire il tempo con niente».

Uno sfogo inaspettato e improvviso, ma forte e amaro. Steven Basalari, 32 anni, è uno degli imprenditori più noti dai giovani: non solo per le sue attività (è proprietario delle discoteche “Number One” e “QI Clubbing” in provincia di Brescia, ha aperto a Bari il sesto negozio della catena “Con mollia o senza” e ha altre attività assortite) ma anche per la presenza sui social network, dove è molto popolare sia su Instagram (oltre un milione di follower) sia su Tik Tok, dove ne vanta altrettanti e i suoi video di marketing sono spesso virali ed efficaci verso il pubblico.

Lo sfogo: «Soldi buttati, superficialità diffusa e ho perso l’amore»

Proprio su Instagram, nelle storie personali, ha pubblicato un lungo monologo molto introspettivo, nel quale spiega la volontà di fermarsi e le cause del vuoto che lo ha attanagliato di recente: «Dopo due mesi passati in giro per il mondo, tra feste, volti nuovi e migliaia di euro buttati, mi sono trovato davanti a una realtà che già conoscevo ma che ora non posso più ignorare – racconta – sono nauseato dalla superficialità diffusa nei rapporti, un vuoto mascherato da euforia, una corsa continua a riempire il tempo con niente. Ho vissuto la vita dei sogni che tutti vorrebbero, esperienze che avrebbero dovuto farmi sentire vivo, ma alla fine mi hanno solo svuotato: ho guardato negli occhi tante persone, ma in pochi ho visto qualcosa di vero. Questo stile di vita, questa distrazione continua, questo rincorrere il vuoto mi ha fatto perdere la persona che amavo davvero. Una persona che meritava presenza, profondità, ascolto. Ma io ero altrove, sempre…volevo stare nel rumore ignorando che era più autentico e importante, inseguivo emozioni a scadenza, mentre lei chiedeva solo verità e amore.



















































Lo stop: «Stanco del rumore e delle maschere, non voglio fingere»

«Sarei dovuto partire oggi per l’ennesima vacanza in Sardegna con gli amici, già tutto organizzato e pagato, ma stamattina – continua Basalari – ho deciso di cancellare la partenza. Non ho più voglia di scappare o fingere che questo modo di vivere mi appartenga. Sono stanco del rumore, delle maschere, delle connessioni veloci che si spengono al primo silenzio. Da oggi scelgo di fare una grande pulizia: nelle cose che possiedo, nelle persone che frequento e nei pensieri che lascio entrare…non è un rifiuto del mondo, ma un ritorno a me stesso. Condivido queste parole perché so che tra di voi c’è sicuramente qualcuno che sta vivendo una situazione simile e spero possa essergli utile. So che non sono l’unico ad aver finto di stare bene, ad aver indossato il sorriso di circostanza, a essersi adattato a un ritmo che non mi apparteneva. So cosa vuol dire riempire ogni momento per non ascoltare il vuoto, cercare compagnia per non sentire la solitudine, inseguire momenti veloci per non affrontare il lento dolore che si porta dentro.».

Il messaggio: «Non devi per forza distruggerti per ricominciare»

Basalari conclude così la lunga riflessione: «Anch’io mi sono perso dietro una felicità da copertina, dietro relazioni lampo che si consumano ancora prima di iniziare, dietro l’idea sbagliata che “di più” significhi “meglio”. Più stimoli, più gente, più luoghi. Ma alla fine…meno senso. E arriva un momento, spesso silenzioso, in cui ti rendi conto che tutto quel rumore ti ha allontanato da te stesso. Serve il coraggio di fermarsi, anche quando tutti intorno a te continuano a correre. Serve guardarsi dentro, anche se fa male, anche se lì dentro trovi errori, mancanze, ferite ancora aperte. E allora lo dico a chi, come me, si sente svuotato, disallineato, stanco di fingere, lontano da sè: non aspettare di toccare il fondo per cambiare rotta, non devi per forza distruggerti per ricominciare. Anche se il mondo va veloce tu puoi rallentare. Anche se ti dicono che “devi esserci”, “devi fare”. “devi apparire”, tu puoi scegliere di esserci davvero, solo e dove senti che abbia un senso. Non è mai troppo tardi per tornare a essere veri».


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3 agosto 2025 ( modifica il 3 agosto 2025 | 20:20)