Tra gli affreschi di Giotto della chiesa superiore della Basilica di San Francesco ad Assisi, si è svolta la prima nazionale di Francesco, il racconto della vita del Santo portato in scena da Aldo Cazzullo accompagnato dalle musiche del maestro Angelo Branduardi – in collaborazione con Fabio Valdemarin. A 800 anni dalla morte del poverello, la rappresentazione è tratta dal libro di Cazzullo Francesco. Il primo italiano – edito HarperCollins Italia – il saggio più venduto del 2025.

“Le chiese francescane – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – sono da sempre non solo luoghi di culto, ma veri e propri areopaghi, spazi in cui le comunità cittadine si incontravano, discutevano e, grazie alla mediazione dei frati, siglavano patti municipali e accordi tra categorie professionali e sociali. Oggi, l’arte rappresenta senza dubbio uno di questi areopaghi, un ambito in cui i legami sociali si rafforzano attraverso le relazioni e il perseguimento di obiettivi condivisi. Accogliere in Basilica lo spettacolo di Aldo Cazzullo e Angelo Branduardi su san Francesco è stato un contributo prezioso: il racconto della vicenda del Santo di Assisi ha invitato tutti noi presenti a trarre ispirazione e attualità dalla sua esistenza, affinché il nostro presente possa vivere una svolta all’insegna del rispetto, della solidarietà e della cura della casa comune“.

Per l’occasione, sul palco è stato esposto il corno del Sultano, la reliquia che – secondo la tradizione – sarebbe stata donata dal Sultano al-Malik al-KamilSan Francesco durante il loro incontro avvenuto a Damietta nel 1219 – durante la quinta crociata. Un episodio, simbolo di amicizia e dialogo interreligioso, contenuto nella serie della Legenda maior del Santo: “Quando il beato Francesco per la fede in Cristo volle entrare in un grande fuoco coi sacerdoti del Sultano di Babilonia; ma nessuno di loro volle entrare con lui, e subito tutti fuggirono dalla sua vista”. Il corno era usato per chiamare alla preghiera ed è attualmente conservato ed esposto nella Cappella di San Nicola – affrescata sempre da Giotto – nella chiesa inferiore della Basilica.

L’incontro tra San Francesco e il Sultano nel ciclo di affreschi delle Storie di san Francesco della Basilica superiore di Assisi – attribuiti a Giotto

Nel pubblico della Basilica presente anche Jovanotti – al secolo Lorenzo Cherubini -, con alcuni familiari. Fra Marco Moroni – Custode del Sacro Convento -, nel saluto iniziale, ha rivolto al cantante l’invito a tornare nella città serafica nel 2026 in occasione del grande centenario francescano.