La casa americana cancella la produzione di diverse vetture elettriche di grandi dimensioni, fra cui il pick-up F-150, dopo la revisione di Trump delle politiche sulle emissioni. Focus su piccole elettriche e batterie per l’energia

La revisione dei piani sull’elettrico costa a Ford 19,5 miliardi di dollari. La casa americana ha annunciato una delle maggiori svalutazioni della storia, cancellando diversi modelli, fra cui l’iconico pick-up F-150 a batteria. «Non aveva senso continuare a buttare miliardi su vetture che sapevamo non avrebbero mai fatto soldi», ha detto l’amministratore delegato Jim Farley per giustificare la svolta del gruppo di Dearborn. 

L’inversione di Trump

L’inversione di Ford segue quella attuata da Donald Trump sull’industria dell’auto. La Casa Bianca ha prima cancellato gli incentivi all’acquisto di vetture elettriche approvati dal predecessore Joe Biden, causando un tracollo del 49% delle vetture a batteria. E poi ha proposto un ammorbidimento delle regole sulle emissioni dei motori a combustione, spingendo di fatto le case a tornare a investire sulla gamma a benzina e diesel. 



















































Le perdite dell’elettrico

Risultato: Ford ha deciso di cancellare la produzione di grandi auto e furgoni elettrici in favore (anche) delle loro versioni ibride. Nel farlo ha accettato di svalutare gli investimenti miliardari fatti su questi modelli: il senso industriale di produrre queste vetture  «è venuto meno a causa di una domanda inferiore alle attese, dei costi elevati e dei cambiamenti regolamentari», ha spiegato il gruppo, la cui divisione elettrica, Ford-E, ha registrato una perdita di 5,1 miliardi di dollari nel 2024, a cui ha fatto seguito un altro rosso da 3,6 miliardi nei primi tre mesi del 2025.

I nuovi piani di Ford

Ford dirotterà ora le risorse verso altri programmi, fra cui la produzione di auto elettriche di piccole dimensioni e con prezzi inferiori ai 30 mila dollari. Le fabbriche inizialmente destinate ai grandi modelli elettrici saranno ora riconvertite alla produzione e- su licenza del colosso cinese Catl – di celle per sistemi di accumulo di energia elettrica da affiancare alla rete. 

16 dicembre 2025 ( modifica il 16 dicembre 2025 | 17:33)

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