Per tanti anni, Rob Reiner e Michele Singer, sua moglie da 36 anni, hanno cercato in ogni modo di aiutare il figlio Nick, ora arrestato con l’accusa di averli uccisi. «Hanno provato di tutto», racconta a People una persona vicina alla famiglia, «ma le sue difficoltà erano così profonde». Una situazione un altro amico dei Reiner definisce «l’incubo peggiore per qualunque genitore».

Rob Reiner, regista di film fondamentali come Harry ti presento Sally…, uomo dal sorriso aperto e dai modi gentili, nel 2016 aveva scritto, proprio insieme a Nick, allora ventiduenne, il film Being Charlie, ispirato agli «anni bui» del figlio, segnato dall’abuso di droghe iniziato in adolescenza.

In un’intervista a People di quell’anno, padre e figlio avevano raccontato una relazione complicata, di ricoveri ripetuti (fino a 18 centri di riabilitazione) e periodi in cui Nick aveva vissuto per strada. «Ci ha costretti a guardare davvero quello che ciascuno di noi stava attraversando», aveva detto Rob. «Il nostro rapporto oggi è migliore di prima, e può ancora crescere».

Quasi dieci anni dopo, la speranza di mantenere quel fragile equilibrio si è infranta. Il regista e sua moglie sono stati trovati uccisi a coltellate nella loro casa di oltre 900 metri quadrati a Brentwood, uno dei quartieri più esclusivi di Los Angeles. A scoprire i corpi è stata la figlia Romy, 28 anni, che vive nelle vicinanze. Una fonte vicina alla famiglia parla di una scena «da incubo».

Il giorno successivo, la polizia di Los Angeles ha confermato l’arresto di Nick Reiner, 32 anni, che viveva con i genitori. È stato fermato la sera stessa degli omicidi. Le autorità non hanno indicato un movente. Si parla però di un acceso litigio tra Rob e Nick la sera precedente, durante la festa di Natale di Conan O’Brien: una persona presente ha spiegato che il comportamento di Nick era «così imprevedibile» da mettere a disagio tutti i presenti». Meno di 24 ore dopo, Rob e Michele erano morti, lasciando sotto shock amici, colleghi e l’intero ambiente cinematografico. In una dichiarazione ufficiale, la famiglia – di cui fanno parte anche il figlio Jake, 34 anni, e Tracy, 61, figlia che Rob ha avuto dal matrimonio con la regista Penny Marshall – ha detto di essere «devastata da questa perdita improvvisa».

«È una tragedia immensa per due persone straordinarie che hanno fatto tanto per rendere il mondo un posto migliore», ha detto Michael Douglas, che aveva lavorato con Reiner in Il presidente – Una storia d’amore. Jerry O’Connell, che a 11 anni era stato diretto da Rob in Stand by Me, ha parlato di una perdita «devastante»: «È come se fosse venuto a mancare un genitore. Era un essere umano speciale. Un’anima gentile».