Mentre il mondo del cinema è ancora sotto choc per la morte di Rob Reiner e della moglie Michele, brutalmente uccisi a coltellate il 14 dicembre a Los Angeles, emergono nuovi dettagli sulla lite tra il regista e il figlio Nick, che nelle scorse ore è stato fermato dalla polizia e che al momento resta l’unico indagato per il duplice omicidio.

Rob e Michele Reiner in uno scatto dello scorso febbraio.
Sean Zanni/Getty Images
Stando a quanto riporta il sito TMZ, Reiner e il figlio avrebbero litigato al party di Natale organizzato da Conan O’Brien, sabato 13 dicembre. In quell’occasione – hanno riferito alcuni familiari di Reiner – lui e Nick avrebbero avuto «Un litigio molto forte», abbastanza da essere sentito anche da altri ospiti. Successivamente Reiner e la moglie avrebbero lasciato la festa, anche se non è chiaro se Nick fosse con loro o meno. Secondo fonti riconducibili sempre alla famiglia, i coniugi sarebbero stati esasperati dai problemi di Nick, dall’abuso di sostanze stupefacenti ai problemi mentali: «Abbiamo provato di tutto», avrebbe riferito a un familiare Michele Reiner sconfortata.
Non si sa ancora che cosa abbia portato padre e figlio a litigare alla festa, ma ad alcuni testimoni Nick Reiner è apparso un po’ su di giri: «Stava facendo impazzire tutti, si comportava come un pazzo e continuava a chiedere alla gente se fosse famoso», ha riferito un ospite a People. Potrebbe esserci stato questo all’origine del conflitto con il padre, anche se per il momento non ci son certezze in merito e gli inquirenti stanno valutando ogni pista possibile. Nick Reiner resta il principale sospettato del delitto e, al momento, è anche l’unico.
La coppia «Ha fatto di tutto per aiutare Nick», ha riferito un altro insider a People, alludendo alle dipendenze e al periodo in cui il giovane viveva come senzatetto. Nonostante le difficoltà, il regista era fiducioso sul rapporto con il figlio, specie dopo che insieme avevano lavorato a Being Charlie, che raccontava il lato oscuro di un giovane dipendente dalla droga: un riferimento chiaro a quelli che lo stesso Nick aveva descritto come i suoi «anni bui», quando nulla riusciva ad allontanarlo dai suoi demoni, tantomeno i genitori.
Nick Reiner, 32 anni, è il secondo figlio del regista e della moglie, genitori anche di Jake, 34 anni, e Romy, 28, che ha trovato i corpi dei genitori e ha chiamato i soccorsi. La coppia si era conosciuta sul set di uno dei film più famosi di lui, Harry ti presento Sally, ed era sposata dal 1989. Reiner era stato sposato anche con Penny Marshall, dal 1971 al 1981, e durante quell’unione aveva adottato Tracy, la figlia che lei aveva avuto da Michael Henry. Oggi sono in molti a piangerlo, e a non capacitarsi di come tutto ciò sia stato possibile. «Non ci sono parole per esprimere appieno l’incommensurabile devastazione per la perdita di Rob e Michelle Reiner. I nostri figli sono cresciuti insieme, abbiamo lavorato insieme e, mentre le nostre vite si intrecciavano sia a livello personale che professionale, custodirò sempre con affetto i momenti e i ricordi di ciò che abbiamo condiviso», ha scritto sui social Demi Moore, che Reiner diresse in Codice d’onore, «Erano persone straordinarie e genitori meravigliosi che si sono dedicati a rendere il mondo un posto migliore».