La sentenza è stata pronunciata dal giudice Rossella Ferrazzi dopo una camera di consiglio durata diverse ore. I due avrebbero ucciso l’amico coetaneo per avere contanti e vendere nei «compro oro» anelli e catenine del giovane appena ucciso
È arrivato il giorno della verità processuale per i due imputati di omicidio volontario pluriaggravato Douglas Carolo e Michele Caglioni, accusati di aver ucciso la sera fra il 26 e il 27 gennaio 2024 l’amico Andrea Bossi. E la Corte d’Assise di Busto Arsizio ha deciso per la condanna più elevata, quella dell’ergastolo per entrambi gli imputati, pena richiesta all’ultima udienza di una settimana fa, il 9 dicembre, dalla sostituta Giulia Grillo. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Rossella Ferrazzi dopo una camera di consiglio durata diverse ore nella quale gli otto componenti di cui è composto il collegio giudicante (due togati, a latere Daniela Frattini, e sei popolari) sono arrivati alla decisione.
Non è dunque passata la tesi delle difese che oltre a incrociare le responsabilità fra gli imputati contestavano alla Procura la difficoltà nel raggiungere la prova di chi avesse ucciso fra i due giovanissimi finiti alla sbarra, arrestati un mese dopo l’omicidio dai carabinieri della Compagnia di Gallarate. Un quadro probatorio presentato dalla Procura ritenuto invece più che solido dalla corte e che ha portato alla pesante pronuncia: l’omicidio era stato preordinato, pianificato dai due che la sera del delitto – ricostruisce l’accusa – hanno stordito Bossi nella sua casa di via Mascheroni a Cairate colpendolo alla testa per poi finirlo con un’arma da taglio, un coltello: un solo fendente che ha reciso la vena giugulare. Il tutto per avere disponibilità economiche di contanti subito dopo prelevati ad un bancomat in un paese vicino, e per poi vendere anelli e catenine del giovane appena ucciso nei «compro oro»: bottino di poche migliaia di euro da spendere insieme agli amici. Per gli imputati, poco più che ventenni, dunque si prospetta il carcere a vita. La decisione di primo grado potrà venir appellata dai difensori degli imputati, Vincenzo Sparaco e Gianmatteo Rona per Douglas Carolo e Nicolò Vecchioni, legale di Michele Caglioni. I famigliari della vittima si sono costituiti parte civile rappresentati in giudizio dall’avvocato Davide Toscani.
16 dicembre 2025 ( modifica il 16 dicembre 2025 | 16:55)
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