Le organizzazioni ambientaliste vedono con preoccupazione un possibile dietrofront, ritenendo che indebolirebbe la posizione dell’Europa rispetto alla Cina, oggi leader nella mobilità elettrica. I grandi gruppi automobilistici, da Stellantis a Renault fino a BMW, riconoscono invece che l’elettrico rappresenta la direzione inevitabile, ma sottolineano come la redditività dei nuovi modelli sia inferiore rispetto a quella dei veicoli tradizionali. Anche Thomas Schäfer, alla guida del marchio Volkswagen, ha ribadito che la strada è segnata, pur chiedendo maggiore elasticità normativa per accompagnare consumatori e imprese in una transizione più realistica.
Su Insider: In Europa chi ha immatricolato più auto elettriche?