Il tennis è l’unico sport in cui il silenzio conta quanto l’applauso. E il 2025 è stato l’anno in cui quel silenzio si è fatto lungo, definitivo, irreversibile. Non c’è stato un giorno preciso, né una cerimonia comune. Gli addii sono arrivati come arrivano le decisioni più vere: uno alla volta, spesso senza annuncio, quasi con pudore. Trent­uno giocatori hanno smesso. Ma soprattutto, trentuno vite hanno cambiato direzione. Perché nel tennis non si smette quando perdi. Si smette quando non riesci più a mentire a te stesso.