Firenze, 15 dicembre 2025 – L’Italia in trionfo. Dopo il Mondiale per nazioni il volley rosa conquista a San Paolo del Brasile anche quello per club. Ma questa vola non l’Imoco Conegliano a salire sul gradino più alto, ma la Savino Del Bene che riporta Scandicci sotto i riflettori più belli, interrompendo l’egemonia delle venete campionesse uscenti, oltre ad aver vinto il titolo anche nel 2019 e 2022. Se la dinastia delle invincibili sia al capolinea impossibile saperlo, certo è che la squadra toscana è una seria candidata a mettere in pericolo il dominio.
Una gara che ha rasentato la perfezione quella delle ragazze di Gaspari (guidate da una super Antropova) che hanno messo il loro timbro alla prima partecipazione. Non chiamiamola sorpresa questa vittoria perché anche nel percorso Champions e nella finale scudetto della passata stagione la squadra del patron Paolo Nocentini aveva visto da vicino la possibilità di mettere finalmente le mani su di un trofeo ’pesante’. E questa finale è stata la sublimazione di un percorso che ha radici antiche e affonda nella tradizione della Valdagna. Altri tempi.

Ekaterina Antropova, 22 anni, protagonista con 25 punti nella finale
Si parte subito a ritmi altissimi e si va avanti punto a punto fino al 7-7, poi Conegliano si porta in testa fino al 20-24. Scandicci si scuote e con Antropova (2 ace) e i muri di Nwakalor annulla quattro set point e ne conquista uno a sua volta (25-24) e poi altri tre che svaniscono anch’essi per mano di Gabi (9 punti nel parziale), Zhu e Haak. La Savino Del Bene torna alla carica, Kate (6, al pari di Skinner) mette a terra il 29-28 e la palla out di Zhu regala l’1-0.
La Savino Del Bene prosegue nell’inerzia, spinge in battuta e migliora in ricezione, Conegliano accusa, soffre e rincorre (17-14) ma Scandicci non molla; Ognjenovic imbocca alla perfezione tutte le sue punte e Castillo recupera anche l’impossibile. Sul 22-18 Kate si prende il set point, Lubian glielo annulla ma Skinner non perdona: 2-0. Conegliano rialza la testa ma le biancoblù non mollano, con Antropova (Mvp) a cui riesce tutto e Nwakalor che domina a muro (8-8). Sul fronte opposto Gabi e Haak accendono i fuochi, arriva il sorpasso e Conegliano allunga e riduce (2-1). La partita s’infuoca, Scandicci innalza ancora il muro, torna avanti (18-14) ma con Gabi e Zhu le pantere gli respirano sul collo. Sembra l’inizio di una nuova cavalcata, ma l’orgoglio e la classe di Haak e Gabi fissano la parità a quota 22. Da quel momento però si capiva che la Savino Del Bene era diventata una solida realtà: muro e Antropova (con Bosetti) consegnano la coppa nelle mani toscane.
CONEGLIANO 1 – SAVINO DEL BENE 3
(30-28| 25-19| 21-25| 25-23)
CONEGLIANO: Gabi 19, Zhu 13, Scognamillo, Ewert, Lubian 11, De Gennaro, Haak
21, Munarini ne, Wolosz, Adigwe 2, Daalderop, Chirichella 5, Fahr ne, Sillah 2. All.
Santarelli
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Traballi ne, Bechis, Skinner 18, Castillo, Ruddins
3, Franklin 2, Ribechi ne, Bosetti 6, Ognjenovic 5, Mancini ne, Graziani ne, Nwakalor 13, Antropova 26, Weitzel 7, Gennari ne. All. Gaspari
Arbitri: Stanislava (SRB) e Casado (ARG)
Note: errori servizio Sc 9, Co 13; aces 4-6, muri 10-4