di
Marco Bonarrigo
Il Presidente di Rcs MediaGroup è stato invitato alla Farnesina dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Il Giro è anche un fattore positivo nello stabilire relazioni tra il nostro Paese e l’estero»
«Negli ultimi trent’anni il Giro d’Italia è partito ben undici volte dall’estero, dove comunità locali e governi hanno investito somme davvero considerevoli per poterlo ospitare. Sapete perché lo fanno? Perché hanno capito quanto il Giro possa essere un grande spot, una grande vetrina per dare visibilità ai loro Paesi, un evento capace di attirare turisti da ogni parte del mondo. In Albania quest’anno, secondo le statistiche, sono arrivate un milione e duecentomila persone in più rispetto all’anno scorso. E credo che la Grande Partenza di maggio da Tirana e le tre tappe all’interno e lungo la costa del Paese abbiano contribuito in modo importante alla crescita del flusso».
Ieri Urbano Cairo, Presidente di Rcs MediaGroup, è stato invitato alla Farnesina dal ministro degli Esteri Antonio Tajani per intervenire alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo, l’occasione in cui tutti i rappresentanti diplomatici del nostro Paese tornano alla base per «fare squadra» prima dell’inizio del nuovo anno. «Abbiamo creato questo spazio politico per riunire tutti i Paesi e i soggetti che amano l’Italia, la nostra lingua e la nostra cultura e per farne uno strumento di crescita condivisa — ha detto Tajani — e nel nostro impegno a tutto campo per la crescita abbiamo dato un ruolo chiave anche allo sport nel momento in cui siamo ai blocchi di partenza delle prossime Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina, orgogliosi di aver ottenuto dalle Nazioni Unite l’approvazione della tregua olimpica».
Urbano Cairo è intervenuto durante la sessione «Proiezione Internazionale e Attrattività dell’Italia» in cui ha ribadito «che il Giro d’Italia non è soltanto una corsa ma è un grande veicolo di promozione del nostro Paese nel mondo, una vetrina importante perché consente ai duecento paesi che ricevono le immagini e alle 650 milioni di persone collegate di vedere le bellezze del nostro Paese, i borghi, le città e i prodotti. Da alcuni anni noi di Rcs abbiamo deciso di farci carico della produzione video per offrire un prodotto televisivamente impeccabile».
Una recente indagine di Banca Ifis ha quantificato il contributo del Giro alla promozione dell’immagine del Paese nel mondo: tra gli appassionati sportivi stranieri intervistati, l’89 per cento ha acquistato prodotti italiani dopo aver seguito la manifestazione, mentre il 45% ha dichiarato di avere migliorato la propria opinione sull’Italia dopo che la corsa è sbarcata nella loro terra. Inoltre, l’81% degli spettatori internazionali è stato nel nostro Paese spesso proprio spinto dalla passione per il ciclismo. La Grande Partenza dalla Bulgaria (terra ciclisticamente inesplorata) e le prime tre tappe del Giro 2026 nella Nazione balcanica confermano la tendenza.
«Ma non dobbiamo limitarci all’aspetto economico — ha concluso Cairo — perché il Giro è anche un fattore positivo nello stabilire relazioni tra il nostro Paese e l’estero: gli albanesi hanno molto apprezzato che la corsa rosa sia partita dalla loro terra e che l’Italia si sia dimostrata un Paese aperto, collaborativo e che in qualche modo getta ponti per avere una maggiore vicinanza con altre culture. Questo vale per l’Albania ed è valso in passato anche per altre nazioni come, in tempi recenti, l’Ungheria e Israele».
17 dicembre 2025 ( modifica il 17 dicembre 2025 | 07:45)
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