di
Elisabetta Andreis
Movimenti in corso Garibaldi: voci di un acquisto da parte di Luca Macaluso. Il titolare Vincenzo Iannetti smentisce seccamente: «Devono smetterla di dire scemenze, io sono qui!»
Il bar Radetzky è stato venduto. O almeno così assicurano più fonti del settore. Lo storico locale di largo La Foppa di corso Garibaldi, zona Brera, aperto nel 1988, da decenni attraversa la notte milanese con i suoi tavolini sempre pieni. Ora, secondo le stesse fonti, sarebbe passato di mano. L’atto è atteso a breve. Il titolare, Vincenzo Iannetti, smentisce seccamente: «Mi fanno offerte, le valuto, ma non ho venduto». Le voci però insistono, e convergono. Il nuovo proprietario sarebbe Luca Macaluso, 40 anni, origini palermitane, noto come il «dentista estetico dei vip» e influencer da oltre 100 mila follower su Instagram. Da qualche tempo, raccontano gli addetti ai lavori, nel locale si vedrebbero giovani incaricati di osservare il funzionamento quotidiano: orari, turni, afflusso. Presenze silenziose, tipiche delle fasi che precedono un cambio di gestione, che per le stesse fonti, salvo colpi di scena, non tarderà ad arrivare.
Macaluso ha costruito la propria immagine attorno alle sue «cliniche» dentistico-estetiche in zona corso Buenos Aires: ambulatori dall’impronta fortemente mediatica, dove ha collaborato anche Francesca Ferragni, una delle sorelle di Chiara. In passato aveva tre studi, ma uno, molto grande, è stato ceduto a un noto chirurgo estetico per circa 200 mila euro. Per una cifra analoga, sostengono più fonti, avrebbe rilevato il Radetzky, che dal bilancio 2023 risulta sottocapitalizzato e con quasi 1,5 milioni di debiti. Il bilancio 2024 non risulta ancora depositato, nonostante siano scaduti i termini.
Secondo le stesse fonti, dietro le quinte sarebbe coinvolto come general manager non ufficiale Davide Lacerenza, finito nell’inchiesta legata alla sua Gintoneria per un giro di soldi, escort e droga. Lacerenza ha patteggiato la condanna e la sconta con affidamento in prova ai servizi sociali. Dopo il sequestro del locale, a marzo, gli è preclusa l’apertura di nuovi esercizi a suo nome, ma indirettamente potrebbe occuparsene.
Macaluso — da non confondere con Giovanni Macrì, altro «dentista dei vip» attivo nei locali oltre che nella sanità pubblica — non è nuovo a operazioni di questo tipo. Meno di un anno fa aveva rilevato a Forte dei Marmi il Riviera, salvo poi rivenderlo poco dopo l’estate. Un’operazione rapida, conclusa nel giro di pochi mesi.
Dal canto suo Iannetti, titolare storico del Radetzky, prende le distanze. Abruzzese, imprenditore di lungo corso, è lo stesso che nel 1979 aprì in corso Garibaldi il primo Panino Giusto. «Tengo a chiarire un punto: non conosco Lacerenza. L’ho incontrato una sola volta perché era venuto al Radetzky con alcuni suoi amici e non tengo a conoscerlo di più. Non voglio che mi si associ a una gestione di quel genere», si raccomanda. Rivendica la continuità del locale nel cuore della movida, ricorda gli alti e bassi di quasi quattro decenni, il lavoro portato avanti anche oggi, mentre le offerte continuano ad arrivare: «Ho aperto e condotto il Radetzky per 38 anni dando lavoro a venti persone. Siamo aperti tutti i giorni dalle 8 del mattino all’una di notte, anche alle due nel weekend, a seconda delle autorizzazioni e del flusso di clientela. Sempre nel rispetto dei limiti di orario imposti ai dehors».
Due versioni opposte: le fonti che parlano di vendita e nuova gestione e il titolare che smentisce. In mezzo il Radetzky, che martedì sera era più pieno che mai. Iannetti arriva, («Devono smetterla di dire scemenze, io sono qui!»), regala a un avventore una maglia del Milan firmata da Maldini, poi se ne va. Restano i tavolini pieni e le luci accese, mentre i clienti aspettano di capire se si tratta davvero solo di una voce o dell’inizio di un cambio di stagione.
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17 dicembre 2025
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