Kabir Bedi in Il ritorno di Sandokan: stasera alle 21 su CINE34
UN TRIONFO ASPETTATO. L’ultima puntata di Sandokan con Can Yaman ha conquistato ben 4.116.000 spettatori, con il 25.4% di share. Per la diretta concorrente, La notte del cuore, non c’è stata storia: la soap turca su Canale 5 si è fermata a 2.192.000 spettatori (share del 13.9%).
Dove vedere Il ritorno di Sandokan stasera in tv: quanto dura
Per chi è già in crisi di astinenza da Tigre della Malesia (che tornerà con una seconda stagione: inizio delle riprese tra primavera ed estate 2026), stasera va in onda Il ritorno di Sandokan. Con una strategia da battaglia, CINE34 (canale 34 del DT, la rete Mediaset dedicata al cinema italiano) ha sostituito al volo il previsto La fidanzata di papà (commedia con Massimo Boldi e Simona Ventura) e ha messo in palinsesto la miniserie in due puntate (tutte in onda stasera, in prima e seconda serata) del 1996. Quattro ore filate, a partire dalle 21.
È una co-produzione italo-tedesca che ovviamente si collega allo sceneggiato Rai del 1976. Diretta dall’esperto Enzo G. Castellari (tra i principali registi di film di genere italiani), ha infatti per protagonista proprio Kabir Bedi. L’attore indiano che, da sconosciuto fuori dalla Patria, grazie allo sceneggiato Rai divenne una star planetaria. Esattamente come gli Oliver Onions, autori della sigla che tornano anche qui.
Kabir Bedi in una scena della serie stasera su CINE34
Le location e il cast di Il ritorno di Sandokan
Il ritorno di Sandokan fu una grossa produzione. Con un budget di 15 miliardi di lire, fu girata tra Mysore, nell’India meridionale (molte le scene nel palazzo del Maharaja) e Madras. Kabir Bedi torna a vestire i panni dell’eroe: questa sua nuova Tigre della Malesia ha la stessa energia e forza della serie originaria di Sergio Sollima di 20 anni prima. Nel cast, con lui ci sono Mandala Tayde (Lady Dora Parker), Romina Power (Maharani Surama), Randi Ingerman (Yamira), Vittoria Belvedere (Baba), Lorenzo Crespi (André de Gomera) e Franco Nero (Yogi Azim). Al pubblico non piacque l’assenza di Philippe Leroy nel ruolo fondamentale di Yanez. L’amico fraterno di Sandokan qui è interpretato da da Fabio Testi. La produzione disse che l’attore francese era troppo anziano, lui disse che aveva rifiutato l’offerta perché il personaggio era dimezzato.
Andò in onda per la prima volta su Canale 5 nell’ottobre 1996.
Il trailer con Kabir Bedi
Il ritorno di Sandokan non è il seguito di Sandokan, ma del film…
Stasera vedremo tutte e 4 le puntate, a partire dalle 21. In realtà è il seguito del film del 1977 diretto sempre da Sollima, La Tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! che cominciava esattamente dove finiva lo sceneggiato. Sempre con Kabir Bedi e, in quel caso, anche Philippe Leroy. Il film, al momento, non è disponibile in streaming.
Kabir Bedi oggi. Foto Getty
Come inizia Il ritorno di Sandokan: la trama della serie stasera tutta su CINE34
La serie di stasera inizia quando Lady Dora Parker, arriva in India per scrivere un articolo sulla famosa Tigre della Malesia. Con lei un fotografo. Attaccati da un gruppo di banditi, vengono salvati proprio da Sandokan. Il quale si ritrova al centro di un nuovo intrigo. L’amico Yanez, infatti, è diventato il compagno della regina Surama. Ma il governo della dona è minacciato dal cugino, che vorrebbe deporla. Sandokan accetta di aiutare l’amico, ma finisce in un tranello. Tradito mentre sta accompagnando Surama di nascosto a un ricevimento del governatore, viene catturato dagli inglesi di James Guilford, nipote di Lorde Brooke. Sandokan riesce a fuggire anche grazie a Dora. Intanto Raska riesce a salire al potere: fa uccidere il governatore e accusa Sandokan. Ma rapisce anche Samira e ferisce Yanez. Sandokan aiutato dal figlio dell’amico André riescono però a salvarlo, affidandolo al santone del villaggio dove si sono nascosti. Gli scontri continuano sia nella foresta che a palazzo. Sandokan stesso viene ferito da Raska. Quando guarisce decide di nascondersi nella foresta e chiede a Dora di non seguirlo. Ma la ragazza, sempre più presa dal suo articolo, gli disobbedisce.
Una scena della serie: Kabir Bedi, Mandala Tayde e Romina Power
Come finisce Il ritorno di Sandokan
Raska, con l’aiuto di Guilford, elimina gli ultimi nemici e si fa nominare maharaja. Sandokan e Yanez continuano a resistere nella foresta, alleandosi a Kammamuri e alla sua banda. Sandokan però viene catturato e reso cieco dai veleni di Kadek, braccio destro di Raska. Intanto Dora cerca di convincere gli inglesi che non è stata la Tigre a uccidere il maharaja.
Ma il pirata, ormai cieco è prigioniero. Yanez, Kammamuri e i loro uomini assaltano il palazzo per liberarlo. Yanez è riuscito a liberare il figlio André. Insieme cercano di fermare Surama che sta cedendo il potere al cugino. Nello scontro, Sandokan, che grazie a un antidoto ha recuperato la vista, uccide Raska e Guilford.
Per Dora è arrivato il momento di tornare in Inghilterra. La ragazza però si è innamorata della Tigre. Ma la Tigre non può ricambiarla: lui sarà per sempre innamorato della sua Perla di Labuan. La saluta e scappa nella foresta. La ragazza torna in Inghilterra: scriverà la storia del pirata e lo farà diventare leggenda…
Kabir Bedi e Romina Power
Il giudizio molto critico di Sergio Sollima
Per dovere di cronaca chiudiamo con il giudizio che ne diede Sergio Sollima, regista della prima serie Rai. In realtà era stata proprio la Rai a contattarlo per girare un seguito, ma poi il progetto era saltato. Quando Canale 5 aveva deciso di realizzarlo, però aveva passato la regia a Enzo G. Castellari. Sollima disse: «I produttori hanno affannosamente cercato Philippe Leroy, ma lui ha rifiutato perché il prodotto non si annunciava all’altezza. Qui correttezza e buon gusto sono latitanti. (…) Il nuovo Sandokan? Non ha nulla a che fare con il vecchio sceneggiato. È solo un soggettino, un filmetto di categoria, come “il ritorno di Ercole”. Salgari non c’entra niente. E trovo di pessimo gusto che Guido e Maurizio De Angelis (gli Oliver Onions, ndr) abbiano riutilizzato le due canzoni più note».
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A voi decidere stasera chi aveva ragione…