di
Paolo Valentino
Sarah Dzafce, vincitrice della corona di più bella di Finlandia lo scorso settembre, è stata privata del titolo ed espulsa da Miss Universo dopo aver postato un video in cui tirava gli occhi con le dita, fingendo che fossero a mandorla. Il premier (conservatore) ha bollato il gesto come «scriteriato e stupido»: ma i partiti di estrema destra l’hanno difesa
Miss Finlandia l’ha fatta grossa. È diventato un caso politico – interno e internazionale – il gesto di Sarah Dzafce, la ventiduenne incoronata Miss Suomi a settembre, che è stata privata del titolo ed è stata anche espulsa in tempo reale dal concorso di Miss Universo, che si stava svolgendo in Thailandia.
Tutto è iniziato una settimana fa, quando la ragazza ha postato sui social una foto, nella quale tirava gli occhi con le dita, fingendo che fossero a mandorla. «Mangiare con un cinese», era la didascalia.
Il post non è stato preso bene nei Paesi asiatici, soprattutto in Cina, Giappone e Corea del Sud, dove si è levata un’onda di proteste indignate sui media e sulle piattaforme social, contro quello che è stato definito un esempio di razzismo. Anche la compagnia di bandiera Finnair ha preso le distanze da Dzafce, che è nata in Finlandia ed ha origini kosovare. Nel tentativo di limitare i danni, la direttrice dell’organizzazione di Miss Suomi, Sunneva Sjögren, ha subito annunciato la decisione di privare Dzafce del titolo, che è passato alla seconda classificata Tara Lethoten, scusandosi per l’accaduto e promettendo che in futuro l’educazione delle candidate verrà rafforzata.
Dzafce ha tentato dapprima di giustificarsi, spiegando che si stava semplicemente massaggiando gli occhi per tentare di lenire il mal di testa a accusando un amico di aver postato la foto senza il suo consenso, aggiungendo la didascalia. Poi, l’ormai ex Miss Finlandia si è scusata per la foto e per aver offeso e ferito tante persone. «Non era mia intenzione. Una delle cose più importanti per me è il rispetto per gli altri», ha scritto sul suo profilo Instagram, sul quale ha ricevuto molti messaggi, comprese diverse minacce.
Sembrava tutto finito lì, ma il meglio, o il peggio, doveva ancora venire. Fatta tornare in fretta e furia in patria dalla Thailandia, la reginetta è stata infatti redarguita anche dal primo ministro conservatore Petteri Orpo, che ha definito il suo gesto «scriteriato e stupido».
Ma questa presa di posizione ha indispettito i deputati del partito di estrema destra dei Veri Finlandesi (PS) che è parte della maggioranza di governo, in carica dal 2023.
Due di questi, Juho Eerola e Kaisa Garedew, hanno infatti pubblicato sui loro profili social foto di loro con gli occhi mandorla, simili a quella incriminata di Sarah Dzacfe, in segno di solidarietà con la ragazza. Eerola ha anche cambiato la foto del suo profilo Facebook, sostituendola con la scritta «Je suis Sarah», riferimento a Charlie Hebdo. Mentre Joakim Vigelius, che è vice presidente dei PS, è insorto contro la «campagna di odio» scatenata dai «guardiani della morale» che impedirebbero ogni libera espressione. Il premier ha preso le distanze dagli alleati, bollando le loro uscite come stupide e dannose per la patria.
Non è la prima volta che il tema del razzismo, vero o presunto, squassa la coalizione finlandese guidata da Orpo, che ha dovuto affrontare non solo le scivolate dei PS, ma anche il passato filonazista di alcuni loro esponenti. Nei mesi scorsi, il premier aveva addirittura costretto alcuni ministri e ministre a sottoporsi a un training «antirazzista».
17 dicembre 2025 ( modifica il 17 dicembre 2025 | 16:50)
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