Milano – Per chi bazzica da tempo su Netflix, “Love is blind” è una vecchia conoscenza. Il dating show è uno dei contenuti “cult” della piattaforma e vanta numerose edizioni (da quella più longeva made in Usa alla versione giapponese, passando per quella brasiliana, Uk, svedese e molte altre ancora). Quest’anno – con somma gioia degli appassionati del genere – è arrivata anche l’edizione italiana, “L’amore è cieco”. A fare gli onori di casa Benedetta Parodi e Fabio Caressa, sposati da oltre 25 anni. Sono stati loro ad accogliere uomini e donne che hanno scelto di prendere parte a questo esperimento. Ma in cosa consiste? Uomini e donne (l’età media si aggira intorno ai 30 anni) si incontrano all’interno di alcune stanze (le cosiddette “capsule”) e si conoscono, senza mai vedersi: a separarli c’è una parete e la conoscenza (e l’eventuale feeling) nasce proprio attraverso la condivisione di emozioni, ricordi, progetti. Con il passare dei giorni si creano delle affinità e dei legami esclusivi (anche dei “triangoli”,a dirla tutta) fino al momento decisivo: la proposta di matrimonio, senza essersi mai visti. Una volta che entrambi hanno detto sì avviene l’incontro e da quel momento le coppie hanno a disposizione alcune settimane per conoscersi e capire se il legame sentito nelle capsule è davvero autentico. La puntata finale, online da lunedì 15 dicembre, è quella dei matrimoni, dove avviene la scelta decisiva: sposarsi o meno. In questa prima edizione, che ha avuto il suo fulcro a Milano, dove sono avvenute le convivenze delle coppie, non sono certo mancate le sorprese. Ecco come è andata ai protagonisti lombardi e cosa sapere in vista della puntata speciale del 19 dicembre, quella della reunion, dove i partecipanti racconteranno il loro percorso durante e dopo “L’amore è cieco”.  

 

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