Dai leader europei «maiali», ai successi al fronte: ecco cosa ha detto Putin nel discorso di ieri

Nel discorso al consiglio del ministero della Difesa russo, il presidente Vladimir Putin ha affrontato diversi argomenti, come riporta l’agenzia Ria Novosti. Dall’ingerenza dell’Occidente e della Nato nel conflitto in Ucraina, alla situazione geopolitica, dall’economia, alla capacità di difesa. Ma andiamo con ordine.

1- La situazione geopolitica e i «maiali europei».
Dopo una prima bozza del piano di pace proposta da Trump (che molti dicono tradotta dal russo), il piano è stato rivisto dall’Europa e dall’Ucraina in collaborazione con i rappresentati Usa. Un lavoro che Putin non ha gradito, al punto da attaccare l’Occidente nel discorso di oggi, usando queste parole: «”I maiali europei” si sono riuniti al lavoro dell’amministrazione Usa (di Biden, ndr) sperando di trarre profitto dal crollo della Russia». Secondo il presidente russo, l’Occidente credeva di poter distruggere Mosca con le sanzioni. E invece l’economia russa non ha subito ripercussioni.

«Alcune figure europee hanno dimenticato le responsabilità, concentrandosi su interessi personali. I leader europei aumentano il grado di isteria pensando a un possibile conflitto con la Russia. Questo mentre la Russia ha sempre cercato soluzioni diplomatiche alle situazioni difficili».

2- L’operazione militare speciale.
«L’Assistenza della Nato all’Ucraina continua costantemente – ha dichiarato -. La guerra è stata scatenata dall’Occidente nel 2022 e la Russia sta cercando di porre fine al conflitto». L’intento di Mosca è di «evitare l’espansione della Nato». Solo con il conflitto «la Russia ha riacquistato lo status di Paese sovrano, mentre l’Ucraina ha perso la sovranità ed è impantanata nella corruzione».

3- Il piano di pace di Trump.
«Mosca accoglie con favore i progressi compiuti nei contatti con l’amministrazione Usa di Trump. La Russia è favorevole alla costruzione di una cooperazione paritaria con gli Stati Uniti e l’Europa».

4- I successi al fronte.
​«Se Kiev si rifiuta di negoziare, la Russia otterrà la liberazione dell’Ucraina con mezzi militari», ha affermato. Così Putin ribadisce di voler andare avanti per raggiungere i suoi obiettivi. Aggiungendo che l’Armata si è rioganizzata meglio durante l’anno, che l’esercito russo ha preso il controllo di oltre 300 insediamenti in quest’anno.

Cresce anche il ritmo dell’avanzata di 1,5 -2 volte. «La liberazione di Krasny Liman apre la strada al blocco di Slaviansk, un importante centro logistico per Kiev». Inoltre, «La liberazione completa dell’agglomerato Krasnoarmeysk-Dimitrovskaya sarà la più grande sconfitta per le forze armate dell’Ucraina nel Donbass e il controllo di Kupyansk amplierà la striscia di sicurezza nella regione di Kharkiv».

Allo stesso tempo, «il numero di disertori ucraini è aumentato di centinaia di migliaia di soldati» e «i morti tra le truppe ucraine sono quasi 500 mila l’anno». «Il potenziale di combattimento di Kiev si è ridotto di un terzo – ha detto Putin-. e le perdire non possono essere compensate». Tutto questo mentre i successi di Mosca su larga scala sono evidenti. E qui il capo del Cremlino cita gli ucraini respinti nel Kursk, – territorio russo – una regione al confine con l’Ucraina che va tenuta sotto costante controllo e che è stata sminata, bonificando più di 150 mila ettari di terreno.​

Sul bombardamento aereo ha sottolienato: «L’efficacia della difesa russa nel respingere gli attacchi ucraini è del 97%». Grazie anche al fatto che indebolendo le capacità energetiche dell’Ucraina, l’industria militare di Zelensky «ha meno capacità di produrre armi in massa».

​5 -Lo sviluppo dell’industria bellica.
​«Le capacità del nostro esercito sono in costante evoluzione» ha detto Putin. Precisando: «Le imprese dell’industria della difesa producono i prodotti necessari per le truppe in volumi crescenti e il lavoro di rafforzamento dell’Armata non è mai stato interrotto negli ultimi anni».

E ancora: «La Russia continuerà a lavorare su Burevestnik e Poseidon, (missili e superdroni, ndr) unici nel loro genere per molto tempo a venire. Il nuovo sistema missilistico Oreshnik sarà messo in servizio entro la fine dell’anno».

Non manca il riferimento alle armi nucleari. «Migliorare le forze nucleari strategiche è una priorità, e esse sono un elemento chiave della deterrenza».