Roma, 17 dicembre 2025 – La Cina ha in programma di costruire la più grande centrale idroelettrica del mondo in un’ansa stretta di un remoto fiume himalayano. Un progetto che già sta facendo discutere per i rischi ambientali, si legge sulla Cnn, ma che lo stesso leader cinese Xi Jinping sta spingendo con forza, come ha sottolineato in una delle sue rare visite nel Tibet: il progetto venga “portato avanti con forza, sistematicità ed efficacia”.

Una centrale da 168 miliardi di dollari

Un sistema idroelettrico da 168 miliardi di dollari genererà più elettricità di qualsiasi altro al mondo grazie alle acque del fiume Yarlung Tsangpo che scorre da un ghiacciaio dell’Himalaya attraverso l’altopiano tibetano, fino al confine meridionale. Una manna per quella Cina sempre più tecnologica, dai veicoli elettrici all’intelligenza artificiale, dispositivi ad alto consumo che richiederanno sempre più energia elettrica.

Il fiume Yarlung Tsangpo scorre da un ghiacciaio dell'Himalaya. La Grande Curva dove la Cina costruirà la centrale

Il fiume Yarlung Tsangpo scorre da un ghiacciaio dell’Himalaya. La Grande Curva dove la Cina costruirà la centrale

Un’impresa ingegneristica senza precedenti

Per gli esperti il sistema idroelettrico, costruito nel corso inferiore del fiume Yarlung Tsangpo in Tibet, sarà un’impresa ingegneristica senza precedenti, che sfutterà il naturale dislivello di 2.000 metri del fiume, costruendo gallerie nella montagna, in modo da sfruttare la spinta per produrre energia elettrica.

Il presidente della Cina, Xi Jinping, nell'ultima visita in Tibet

Il presidente della Cina, Xi Jinping, nell’ultima visita in Tibet

La Cina potrebbe abbandonare i combustibili fossili

Pechino sottolinea gli aspetti positivi come quello che aiuterebbe la Cina, il più grande utilizzatore di carbone al mondo, ad abbandonare l’energia derivata da combustibili fossili. Il ministero degli esteri cinese ha assicurato alla Cnn: Il progetto “mira ad accelerare lo sviluppo di energia pulita, migliorare le condizioni di vita locali e affrontare attivamente il cambiamento climatico”.

A rischio ambiente e milioni di persone in India e Bangladesh

Ma qualche spina c’è: la costruzione di un tale impianto potrebbe disturbare un ecosistema raro e incontaminato e le vite dei residenti indigeni. Inoltre almeno decine di milioni di persone dipendono dall’acqua che arriva a valle in India e Bangladesh, dove l’impatto sull’ecosistema, sulla pesca e l’agricoltura, non è stato valutato da Pechino.

Al confine con l’India, dove da anni ci sono tensioni 

Altro problema si avrebbe con l’India, con cui i rapporti di vicinato al confine sono sempre tesi. Ma Pechino lo sa, infatti l’ambiziosa iniziativa infrastrutturale, potrebbe giustificare anche un rafforzando del controllo lungo i confini contesi e nelle regioni in cui vivono le minoranze etniche. La diga potrebbe , secondo i giornali cinesi, un punto caldo con New Delhi per le solite dispute territoriali.

L’impianto nel complesso avrà 5 centrali elettriche

Esperti, sulla base delle informazioni divulgate da Pechino, stimano che il mega complesso in realtà sarà costituito da ben cinque centrali idroelettriche a cascata e un sistema di tunnel che devierà una parte del fiume, sfruttando il dislivello di circa 2.000 metri su 50 chilometri e quindi generare energia. La Cina, come detto, ha anche quella che diverrà la seconda diga per grandezza al mondo quella delle Tre Gole. Il progetto ai tempi fu molto discusso perché richiese lo sfollamento di oltre un milione di persone, e da allora, è entrata in funzione nel 2003, ci sono stati problemi con le forti inondazioni, che tra l’altro avrebbe dovuto controllare.

La diga delle Tre Gole, a oggi la più grande al mondo. Il progetto fu molto discusso perché richiese lo sfollamento di oltre un milione di persone

La diga delle Tre Gole, a oggi la più grande al mondo. Il progetto fu molto discusso perché richiese lo sfollamento di oltre un milione di persone

Il fiume più alto del mondo

Lo Yarlung Tsangpo, è definito il fiume più alto del mondo ed arriva direttamente dalle montagne dell’Himalaya. La centrale dovrebbe essere costruita in un tratto di fiume che è proprio al confine tra il Tibet e l’India, in un territorio rivendicato da Pechino. Nel punto scelto il corso d’acqua compie una spettacolare curva a ferro di cavallo, la Grande Curva, in un tragitto dove il fiume perdere circa 2.000 metri di altitudine in circa 50 chilometri. Un dislivello che se ben sfruttato potrebbe generare circa 300 miliardi di chilowattora di elettricità all’anno, circa il triplo della produzione della diga delle Tre Gole in Cina, attualmente la più potente al mondo.