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Viviana Mazza, nostra corrispondente a New York

Il discorso del presidente Usa alla nazione: «In 11 mesi già ottenuti grandi risultati. L’America è più forte che mai, un Paese leale verso i suoi cittadini. Adesso facciamo invidia a tutto il Mondo»

Con un tono di voce brusco e di sfida, Trump ha aperto il suo discorso televisivo mercoledì sera dicendo: «Buonasera, America. Undici mesi fa, ho ereditato un disastro e lo sto risolvendo». Un discorso tutto sull’economia, lungo 18 minuti, sullo sfondo delle decorazioni natalizie alla Casa Bianca. In piedi, nella Diplomatic Reception room: non la tipica scelta per i discorsi televisivi alla nazione. Il presidente ha elencato quelli che considera i successi del suo primo anno, come la sicurezza al confine e le operazioni anti-immigrazione illegale, ha accusato la precedente amministrazione di Biden per il carovita e ha predetto «un boom economico che il mondo non ha mai visto prima». È tornato a definire i «dazi» la sua parola preferita e ha promesso che – grazie alle entrate derivanti dai dazi – sono già partiti assegni (denominati Warrior Bonus, bonus per i guerrieri) diretti a tutti i militari, per il valore di 1.776 dollari (il 1776 è l’anno della dichiarazione di Indipendenza americana). 

Nel suo primo mandato Trump non aveva la tradizione di un discorso di fine anno. Ieri subito dopo il discorso in tv ha detto ai giornalisti presenti: «Mi ha detto Susie che dovevo parlare alla nazione» (Susie Wiles, capo dello staff della Casa Bianca, oggetto della recente intervista diventata un caso su Vanity Fair). Non è un caso che faccia questo discorso adesso: dopo che lo shutdown della pubblica amministrazione ha ritardato la pubblicazione dei dati sull’economia, stanno venendo fuori adesso i rapporti federali. Martedì quello sul lavoro ha mostrato la disoccupazione al 4.6%, il tasso più alto dal 2021, l’anno in cui Biden entrò in carica e l’economia stava emergendo dalla pandemia di Covid. La strategia di Trump continua ad essere quella di criticare il suo predecessore (proprio ieri alla Casa Bianca sono emerse sotto i ritratti dei suoi predecessori democratici e anche di George W. Bush scritte critiche nei loro confronti). Trump assicura che i segnali di miglioramento dell’economia sono già evidenti. Il problema per questa amministrazione e per i repubblicani che vanno verso le elezioni di midterm nel novembre 2026 è che gli americani stanno esprimendo preoccupazione sul costo della vita e i prezzi alti: i repubblicani chiedono che Trump si riconcentri sull’economia, cosa che sta facendo, anche con un altro viaggio (in North Carolina, venerdì) dopo quello della scorsa settimana in Pennsylvania. 



















































Trump ha citato moltissimi dati, e il suo staff ha inviato tabelle ai giornalisti per confermare le sue dichiarazioni, ma subito i fact-checker dei media americani hanno contestato diversi numeri. Trump ha dichiarato che l’inflazione era ai massimi storici durante la presidenza di Joe Biden (l’inflazione ha raggiunto la cifra record in quarant’anni nell’estate del 2022, circa il 9,1% ma era più alta negli anni Dieci, Settanta e Ottanta del Novecento). È vero che i prezzi della benzina stanno scendendo, come dice Trump, ma quelli di molti prodotti alimentari no. Trump ha affermato che grazie a lui il costo del tacchino del Ringraziamento è sceso del 33% rispetto all’anno scorso e quello delle uova è sceso dell’82% da marzo. È vero che i prezzi degli alimenti sono scesi significativamente negli ultimi cinque anni (erano cresciuti del 30% dal gennaio 2020) ma il costo del tacchino è aumentato del 40% rispetto all’anno scorso, quello delle uova è sceso del 43% (non dell’82%). E i costi di prodotti come il caffé o la carne sono in aumento. L’inflazione resta al 3%. Tre quarti degli americani nel 2025 hanno lamentato che il loro salario non è adeguato a compensare l’inflazione, secondo un sondaggio della tv Cbs pubblicato oggi. 

Trump ha anche accusato i democratici per l’imminente aumento del prezzo dell’assicurazione sanitaria, visto che il Congresso si appresta ad andare in vacanza senza aver approvato una estensione dei sussidi di «Obamacare» e ciò provocherà dal 1° gennaio una impennata dei costi per oltre 20 milioni americani. Ma Trump ha dato la colpa alla legge di Obama e ha dichiarato che lui vuole dare i soldi direttamente agli americani in modo che l’assicurazione abbia davvero ad un prezzo accessibile. «Gli unici a perderci saranno le compagnie di assicurazione che si sono arricchite e il partito democratico che è totalmente controllato da quelle stesse compagnie di assicurazione». Ha promesso che ridurrà i costi dei medicinali e ha annunciato il prossimo lancio di TrumpRX, un sito web che dovrebbe consentire la vendita diretta di alcuni farmaci dalle aziende al consumatore.
I riferimenti alla politica estera sono stati molto brevi, come quando Trump ha detto di aver portato la pace «per la prima volta in 3000 anni» in Medio Oriente e degli ostaggi liberati. 

L’immigrazione illegale è stata centrale nel suo discorso, come nella campagna elettorale (ha parlato di 25 milioni di migranti fermati dagli agenti di frontiera durante la presidenza Biden, ma sarebbero 11 milioni coloro che entrarono senza documenti validi, secondo Cbs). Trump ha assicurato che i costi degli alloggi e la disponibilità di posti di lavoro aumenteranno grazie alle «ri-migrazioni», ai rimpatri dei migranti nei loro Paesi. Ieri la Casa Bianca ha anche pubblicato un video-messaggio diretto «ai criminali immigrati illegalmente», con la canzone Jingle Bells e le immagini delle attività degli agenti anti-immigrazione, augurando un felice Natale «su un aereo gratis che vi porta fuori dal Paese».

18 dicembre 2025 ( modifica il 18 dicembre 2025 | 04:54)